Cronaca
Molestie e rapine ai danni di un transessuale, assolto Patrizio Romano Lomolino
È di nuovo un uomo libero il 38enne indagato per l'omicio di Aldomiro Gomes
Trani - martedì 6 novembre 2018
Il 38enne tranese Patrizio Romano Lomolino è di nuovo un uomo libero. La seconda sezione della Corte d'Appello di Bari ha riformato la sentenza di condanna con cui il 16 novembre 2017 il Tribunale di Trani gli aveva inflitto 9 anni di reclusione per le molestie e le rapine ai danni di un 30enne transessuale biscegliese che si prostituiva. Lomolino è stato assolto con formula piena.
Il 38enne aveva già scontato la condanna definitiva a 10 anni di reclusione per la rapina alle Poste Italiane di Largo Petrarca, a Trani, che il primo marzo 2007 provocò il grave ferimento di una guardia giuratacoratina. Lomolino è, invece, indagato a piede libero per l' omicidio di AldomiroGomes, il 57enne viados brasiliano che lavorava e si prostituiva a Trani, trovato morto da un contadino la mattina del 19 febbraio 2007 in Contrada Schinosa nei pressi della propria utilitaria.
Lomolino era in carcere proprio per i presunti delitti commessi ai danni del trans biscegliese. Le ordinanze di custodia cautelare per l'omicidio "Tatiana", che si basavano su dichiarazioni di collaboratori di giustizia tra cui quelle di Vito Corda, erano state annullate dal Tribunale del Riesame.
Il 38enne aveva già scontato la condanna definitiva a 10 anni di reclusione per la rapina alle Poste Italiane di Largo Petrarca, a Trani, che il primo marzo 2007 provocò il grave ferimento di una guardia giuratacoratina. Lomolino è, invece, indagato a piede libero per l' omicidio di AldomiroGomes, il 57enne viados brasiliano che lavorava e si prostituiva a Trani, trovato morto da un contadino la mattina del 19 febbraio 2007 in Contrada Schinosa nei pressi della propria utilitaria.
Lomolino era in carcere proprio per i presunti delitti commessi ai danni del trans biscegliese. Le ordinanze di custodia cautelare per l'omicidio "Tatiana", che si basavano su dichiarazioni di collaboratori di giustizia tra cui quelle di Vito Corda, erano state annullate dal Tribunale del Riesame.