Vita di città
Molo di Sant’Antuono, «Passaggio out per chi non paga l’ingresso»
La denuncia dei Verdi: zona occupata per un concerto privato
Trani - lunedì 13 luglio 2009
«Il locale che si trova a destra dell'arco del Fortino organizza un concerto e vieta l'ingresso alla zona demaniale a chi non paga il biglietto di 15 euro. La situazione assurda si è ripetuta ieri sera, quando una folla di gente attonita si trovava davanti all'arco chiedendo perché non potesse accedere al molo di Sant'Antuono e al mare. Dopo questo nuovo episodio - è accaduto anche lo scorso anno - i Verdi hanno inoltrato una segnalazione al comando di Polizia municipale e alla Capitaneria di porto, chiedendo: "Era legittima e autorizzata la chiusura del passaggio verso il mare? Perché non è stato possibile lasciare un minimo di spazio per chi voleva attraversare lo spazio demaniale, come normalmente succede, per accedere al mare?".
Ma non è l'unico abuso che si è verificato in questi giorni. La serata di ieri - sottolinea il capogruppo di Gregorio - inoltre è stata arricchita da una un altro quadro vergognoso: uno splendido spettacolo musicale di alto livello in onore dei festeggiamenti della Madonna del Carmine, con centinaia di persone che vi assistevano, "sfregiato" dalla presenza di macchine che tranquillamente passavano tra le gente che affollava piazza Tiepolo. Oltre alla musica si poteva godere del gas di scarico delle macchine.
Mentre comunque rimane l'assurdità dell'occupazione e l'inutilizzazione, sempre nell'area portuale, degli archi degli Statuti Marittimi, restaurati a spese dei cittadini e ora completamente utilizzati dai privati. Oppure delle autovetture parcheggiate davanti ai pilomat. Cosa succede in caso di necessità di passaggio per una emergenza? Non si può pretendere di fare impresa con questi metodi: abbiamo rispetto di chi lavora e di chi investe, ma questi ultimi devono rispettare i cittadini di Trano che pagano le tasse e che, non potendo permettersi di andare in vacanza, vogliono, quanto meno, godersi in pace la loro città. Ma se tutto questo non bastasse rimane il problema della mancanza di parcheggi pubblici per chi va al mare nella zona Sud.
Nei giorni scorsi avevamo segnalato, come puntualmente accade ogni estate da circa sei anni, la vergognosa situazione che si crea sulla statale Trani-Bisceglie in corrispondenza della cosiddetta seconda spiaggia, dove a causa dell'insufficienza del parcheggio, le autovetture dei bagnanti sono costrette a parcheggiare sui due lati della strada. L'intervento dei vigili urbani di questi giorni ha frenato tale pratica, ma non ha risolto il problema poiché i bagnanti non sanno dove parcheggiare le autovetture a causa della mancata apertura, a oggi 13 luglio, dell'annunciato parcheggio". A tale proposito - aggiunge - chiediamo che il parcheggio, quando sarà e se sarà finalmente aperto (speriamo prima della fine dell'estate) - sia assolutamente gratuito, in modo da incoraggiare gli utenti a lasciarvi l'auto. Le risorse necessarie potrebbero essere reperite con i 300mila euro stanziati per la mitica Estate tranese, considerato che - conclude Laurora - per i tranesi andare al mare è un vero evento.
Domenica 13 luglio sono andati in scena ancora una volta quattro tipici spettacoli dell'Estate tranese: improvvisazione, superficialità, confusione e anarchia. In breve: incapacità di amministrare. Di quanto successo al molo di Sant'Antuono abbiamo riferito alle autorità competenti, cioè vigili urbani e autorità marittima. In mancanza di risposte ci rivolgeremo, purtroppo, all'autorità giudiziaria affinché verifichi il rispetto della legalità».
Ma non è l'unico abuso che si è verificato in questi giorni. La serata di ieri - sottolinea il capogruppo di Gregorio - inoltre è stata arricchita da una un altro quadro vergognoso: uno splendido spettacolo musicale di alto livello in onore dei festeggiamenti della Madonna del Carmine, con centinaia di persone che vi assistevano, "sfregiato" dalla presenza di macchine che tranquillamente passavano tra le gente che affollava piazza Tiepolo. Oltre alla musica si poteva godere del gas di scarico delle macchine.
Mentre comunque rimane l'assurdità dell'occupazione e l'inutilizzazione, sempre nell'area portuale, degli archi degli Statuti Marittimi, restaurati a spese dei cittadini e ora completamente utilizzati dai privati. Oppure delle autovetture parcheggiate davanti ai pilomat. Cosa succede in caso di necessità di passaggio per una emergenza? Non si può pretendere di fare impresa con questi metodi: abbiamo rispetto di chi lavora e di chi investe, ma questi ultimi devono rispettare i cittadini di Trano che pagano le tasse e che, non potendo permettersi di andare in vacanza, vogliono, quanto meno, godersi in pace la loro città. Ma se tutto questo non bastasse rimane il problema della mancanza di parcheggi pubblici per chi va al mare nella zona Sud.
Nei giorni scorsi avevamo segnalato, come puntualmente accade ogni estate da circa sei anni, la vergognosa situazione che si crea sulla statale Trani-Bisceglie in corrispondenza della cosiddetta seconda spiaggia, dove a causa dell'insufficienza del parcheggio, le autovetture dei bagnanti sono costrette a parcheggiare sui due lati della strada. L'intervento dei vigili urbani di questi giorni ha frenato tale pratica, ma non ha risolto il problema poiché i bagnanti non sanno dove parcheggiare le autovetture a causa della mancata apertura, a oggi 13 luglio, dell'annunciato parcheggio". A tale proposito - aggiunge - chiediamo che il parcheggio, quando sarà e se sarà finalmente aperto (speriamo prima della fine dell'estate) - sia assolutamente gratuito, in modo da incoraggiare gli utenti a lasciarvi l'auto. Le risorse necessarie potrebbero essere reperite con i 300mila euro stanziati per la mitica Estate tranese, considerato che - conclude Laurora - per i tranesi andare al mare è un vero evento.
Domenica 13 luglio sono andati in scena ancora una volta quattro tipici spettacoli dell'Estate tranese: improvvisazione, superficialità, confusione e anarchia. In breve: incapacità di amministrare. Di quanto successo al molo di Sant'Antuono abbiamo riferito alle autorità competenti, cioè vigili urbani e autorità marittima. In mancanza di risposte ci rivolgeremo, purtroppo, all'autorità giudiziaria affinché verifichi il rispetto della legalità».