Politica
Monastero di Colonna, Di Leo (Lega): "Oltre il danno la beffa"
Il Comune di Trani dovrà risarcire 53mila euro alla società aggiudicataria della gestione dal 2016
Trani - venerdì 22 settembre 2023
11.08
«Un vero affare! Non solo il Monastero di Colonna è chiuso da tempo immemore, tanto che molti nostri giovani non lo conoscono, ma dobbiamo sborsare pure 53.000,00 euro per i danni alla società che si aggiudicò a suo tempo la gara per la gestione, partita nel lontano 2016»: lo afferma il consigliere della Lega, Gianni Di Leo che fa il punto della situazione sull'immobile recentemente aperto al pubblico.
«In verità l'appalto - prosegue - fu anche regolato da un contratto in data 27/2/2019 (quattro anni e mezzo fa) e vennero pure erogati 39.000,00 euro per le operazioni di avvio della attività museale. Non si comprende, tuttavia, dalla lettura del testo della determinazione dirigenziale n. 1458 del 20/9/2023 (per chi volesse consultarla) se i 53.000,00 siano comprensivi dei 39.000,00 euro gia erogati, perché (come sempre accade) gli allegati parte integrante, cioè il parere ufficio legale e l'atto di transazione, non sono stati astutamente posti in pubblicazione, alla faccia della mitica trasparenza dei nostri attuali governanti, i quali quando stanno alla opposizione predicano il Palazzo Comunale come Palazzo di vetro e quando amministrano lo fanno in stile bunker. La sostanza del fatto non cambia, nonostante gli atti occultati alla pubblica visione. Il danno economico per le casse comunali è evidente, come lo è il vuoto culturale e storico che la chiusura del Monastero di Colonna ha comportato per la città e per i nostri visitatori.
Ma è evidente anche la beffa, perché tutti noi paghiamo per aver tenuto un immobile chiuso. Ci sarà materia per trattare la vicenda in Consiglio Comunale per approvare (...loro) il debito fuori bilancio, ma anche presso la Corte dei Conti.
Ovviamente vigileremo per capire quale stratagemma verrà poi inventato per affidare "ex novo" la gestione dell'immobile, affinché non sparisca la destinazione a museo archeologico per il quale fu restaurato. Non solo lido. Intelligenti pauca».
«In verità l'appalto - prosegue - fu anche regolato da un contratto in data 27/2/2019 (quattro anni e mezzo fa) e vennero pure erogati 39.000,00 euro per le operazioni di avvio della attività museale. Non si comprende, tuttavia, dalla lettura del testo della determinazione dirigenziale n. 1458 del 20/9/2023 (per chi volesse consultarla) se i 53.000,00 siano comprensivi dei 39.000,00 euro gia erogati, perché (come sempre accade) gli allegati parte integrante, cioè il parere ufficio legale e l'atto di transazione, non sono stati astutamente posti in pubblicazione, alla faccia della mitica trasparenza dei nostri attuali governanti, i quali quando stanno alla opposizione predicano il Palazzo Comunale come Palazzo di vetro e quando amministrano lo fanno in stile bunker. La sostanza del fatto non cambia, nonostante gli atti occultati alla pubblica visione. Il danno economico per le casse comunali è evidente, come lo è il vuoto culturale e storico che la chiusura del Monastero di Colonna ha comportato per la città e per i nostri visitatori.
Ma è evidente anche la beffa, perché tutti noi paghiamo per aver tenuto un immobile chiuso. Ci sarà materia per trattare la vicenda in Consiglio Comunale per approvare (...loro) il debito fuori bilancio, ma anche presso la Corte dei Conti.
Ovviamente vigileremo per capire quale stratagemma verrà poi inventato per affidare "ex novo" la gestione dell'immobile, affinché non sparisca la destinazione a museo archeologico per il quale fu restaurato. Non solo lido. Intelligenti pauca».