Cronaca
Monastero, l'ira degli espositori
Tensione e caos, vano l'intervento della polizia locale. Si preannuncia una maxi richiesta di risarcimento danni
Trani - venerdì 21 ottobre 2011
18.15
Nonostante l'ordinanza di inagibilità del Monastero (firmata dal comandante della polizia locale Antonio Modugno) gli espositori della mostra dell'antiquariato organizzata dalla Metropolis Events hanno fatto quadrato ed hanno proseguito l'attività espositiva nel chiostro.
Nel pomeriggio, dopo la notifica del provvedimento di cessazione immediata dell'attività, gli espositori si sono riuniti decidendo di non abbandonare i locali del Monastero, allestiti con mobili e pezzi d'antiquariato. Poco dopo le 16 gli espositori hanno affrontato tre agenti di polizia locale che erano intervenuti per verificare se l'ordinanza del comandate fosse stata o meno rispettata. Gli espositori (provenienti da svariate regioni d'Italia) hanno fatto sentire le loro ragioni.
Duro il commento di Antonio Catalano, della Metropolis Events che ha preannunciato l'intenzione di chiedere al Comune di Trani un maxi risarcimento di 1 milione di euro. «Ci avevano dato l'ok per organizzare la mostra sin dal mese di giugno - ha detto ai cronisti - ma nell'ultimo periodo i dirigenti hanno cominciato a chiederci una serie infinita di autorizzazioni che abbiamo regolarmente presentato. Adesso si sono inventati questa storia dell'inagibilità. In mattinata ho cercato di avere un incontro con i dirigenti del Comune di Trani ma senza fortuna. Sono tutte cose molto strane. La nostra intenzione è quella di restare aperti, lo dobbiamo a chi si è sobbarcato centinaia e centinaia di chilometri pur di essere presente a Tran per esporre».
Poco dopo le 18 al Monastero si è presentato anche il presidente della cooperativa che gestisce la struttura. Vano il suo tentativo di convincere gli organizzatori ad abbandonare i locali del chiostro.
Nel pomeriggio, dopo la notifica del provvedimento di cessazione immediata dell'attività, gli espositori si sono riuniti decidendo di non abbandonare i locali del Monastero, allestiti con mobili e pezzi d'antiquariato. Poco dopo le 16 gli espositori hanno affrontato tre agenti di polizia locale che erano intervenuti per verificare se l'ordinanza del comandate fosse stata o meno rispettata. Gli espositori (provenienti da svariate regioni d'Italia) hanno fatto sentire le loro ragioni.
Duro il commento di Antonio Catalano, della Metropolis Events che ha preannunciato l'intenzione di chiedere al Comune di Trani un maxi risarcimento di 1 milione di euro. «Ci avevano dato l'ok per organizzare la mostra sin dal mese di giugno - ha detto ai cronisti - ma nell'ultimo periodo i dirigenti hanno cominciato a chiederci una serie infinita di autorizzazioni che abbiamo regolarmente presentato. Adesso si sono inventati questa storia dell'inagibilità. In mattinata ho cercato di avere un incontro con i dirigenti del Comune di Trani ma senza fortuna. Sono tutte cose molto strane. La nostra intenzione è quella di restare aperti, lo dobbiamo a chi si è sobbarcato centinaia e centinaia di chilometri pur di essere presente a Tran per esporre».
Poco dopo le 18 al Monastero si è presentato anche il presidente della cooperativa che gestisce la struttura. Vano il suo tentativo di convincere gli organizzatori ad abbandonare i locali del chiostro.