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Monitoraggio dell'aria a Trani, i dati Arpa non convincono la cittadinanza

Sono in tanti a lamentare odori nauseabondi sia di giorno che di notte

«Mi rivolgo alle mamme, a chi sostiene l'amministrazione Bottaro in particolare, è ammissibile far respirare ai propri figli aria che fa bruciare gola e occhi? Se da anni i cittadini in alcuni periodi lamentano bruciore di gola e occhi, aria irrespirabile di notte, anche in questi ultimi giorni, e dopo anni non siete riusciti a capire da cosa deriva, dovreste dimettervi! Io un'amministrazione che non riesce a garantirmi aria respirabile non la voglio! I dati e tutto il resto a me non interessano! Io ho il diritto di respirare senza che abbia problemi respiratori! Spero che finisca presto questo modo di gestire la città! Posso sorvolare su tutto, ma non posso perdonare il fatto di non essere riusciti a capire perché l'aria in alcuni periodi di notte crea problemi respiratori e non solo!». È solo uno dei numerosi commenti da parte di cittadini tranesi a seguito della notizia diffusa dal Comune di Trani sul monitoraggio della qualità dell'aria effettuato dall'Arpa svolto presso la scuola media Bovio (corso Imbriani) dal 7 novembre del 2023 al 9 aprile del 2024 e che ha prodotto, citiamo letteralmente, "risultati soddisfacenti". Un comunicato che non ha convinto, evidentemente, i cittadini che lamentano continui odori nauseabondi in diverse ore della giornata, sia di giorno che di notte. Odori che provengono anche dalle campagne dove sistematicamente si continua a bruciare chissà cosa tanto da causare sintomi come bruciore di gola e lacrimazione agli occhi. Nulla di nuovo rispetto a quanto è stato abbondantemente scritto anche in passato, su tale argomento la redazione di TraniViva sono anni che continua a tenere puntati i riflettori perché con la salute non si scherza. Del resto non si può neanche affermare che la colpa degli odori che raggiungono le abitazioni dei tranesi sia da amputare alla direzione dei venti, perché il fenomeno si presenta anche in giornate afose. E d'estate tenere le finestre chiuse (specie chi l'aria condizionata non ce l'ha) è un vero problema su cui non si può più fare finta di niente.

«Ma sono passati in via Barletta? Dalle 08 alle 12,00 ci vogliono le bombole d'ossigeno» - commenta un altro lettore. Nel dibattito è intervenuta anche Mariagrazia Cinquepalmi, da sempre sensibile alla materia. «Assenza totale di trasparenza, i dati dei rilievi vanno resi noti. In realtà i dati non sono stati resi noti, il monitoraggio dell'aria si riferisce solo al rilevatore posizionato nei stato pressi della scuola Bovio. I risultati del rilevatore della qualità dell'aria posizionato nei pressi della cava fumante in contrada Monachelle continuano a rimanere segreti. Continuate a prendere in giro l'intera città».

Lungi da noi entrare nel merito delle diatribe politiche ma una domanda sorge spontanea: possibile che non si riesce a risolvere o perlomeno capire da dove provengono questi odori? Se i cittadini continuano sistematicamente a lamentarsi perché ignorarli? Domande a cui si spera un giorno non troppo lontano si riesca a rispondere una volta per tutte!
  • Arpa Puglia
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