Natale tranese, il cartellone costerà 38.000 euro

Piccoli anticipazioni pre-natalizie: nonostante la conferenza stampa di presentazione sia prevista per domani, lunedì 1 dicembre, dalla delibera di Giunta, siglata lo scorso 24 novembre, è già possibile trarre le prime indicazioni sulle iniziative previste per il Natale tranese. Quest'ultime sarebbero state prese da alcune interessanti proposte giunte all'amministrazione comunale, ad opera dell'associazione "Turenum - Pro-loco Trani", delle associazioni di categoria dei commercianti Confesercenti Bat e Confcommercio Trani, in collaborazione con la Cooperativa Xiao Yan. Il Comune, quindi, interverrà come partner istituzionale e metterà a disposizione le risorse tecniche ed economiche necessarie per la miglior riuscita delle manifestazioni.

In particolare, il protocollo d'intesa con le suddette prevede un onere economico di 38.000 euro a carico del bilancio comunale, il cui impegno di spesa dovrà però passare al vaglio del Consiglio Comunale, che dovrà votare un assestamento del bilancio 2014 per la realizzazione dell'iniziativa. In cosa consisteranno, quindi i progetti finanziati? Due saranno i rami: uno denominato "The Christmas Spirit - Vivi il Natale - 1° contest cittadino a tema natalizio" (ideato dall'associazione Turenum) e l'altro "Le strade del Natale - Progetto di animazione urbana - Edizione 2014/15" (promosso da Confcommercio, Confesercenti e Xiao Yan). Oltre al sostegno economico, il Comune metterà a disposizione i propri canali comunicativi, l'uso gratuito di palco, tavoli, sedie e tabelloni, il rilascio delle autorizzazioni per l'istallazione di addobbi luminosi e altri impianti e, tramite la Polizia Municipale, la predisposizione dei nulla osta per le attività e la gestione della viabilità urbana, oltre che la vigilanza, durante le manifestazioni.

Piccolo neo individuabile a priori, che non intacca la sicura bontà delle iniziative messe in atto dai proponenti: visto che il Comune e l'assessore preposto, Fabrizio Sotero, non scelgono in prima persona le programmazioni turistiche e culturali e considerata la ragguardevole spesa annua nel settore, che male ci sarebbe nella messa in atto di un bando e/o concorso di idee preposto alla ricerca della miglior proposta attuabile? Ci si accontenta di ciò che passa (per quanto buono possa essere) senza sondare appieno il mercato? Riflessioni che non sono nuove a queste pagine, essendo fondamentali, nella gestione della cosa pubblica, trasparenza e convenienza delle operazioni.