Cronaca
Negò documenti ai poliziotti: archiviato procedimento a carico di De Feudis
«Il rifiuto c’è stato ma l’autorità giudiziaria l’ha ritenuto legittimo»
Trani - sabato 1 febbraio 2014
12.57
Il 19 giugno scorso, agenti del Commissariato di P.S. di Trani – allora diretti dal Dott. Aurelio Montaruli – si presentarono all'interno dell'Ufficio Ragioneria del Comune di Trani per chiedere l'esibizione, ed eventuale acquisizione, di un atto amministrativo nell'ambito di altro procedimento penale. Al rifiuto opposto da Sergio De Feudis, impiegato comunale, proprio dell'Ufficio Ragioneria, gli agenti procedettero all'immediata denuncia del De Feudis per omissione di atti di ufficio, perché in qualità di pubblico ufficiale, avrebbe rifiutato un atto dell'ufficio da compiersi senza ritardo per ragioni di giustizia penale.
«Le successive indagini - spiega la difesa - hanno accertato, però, che il rifiuto di De Feudis è legittimo perché l'ordine dell'autorità giudiziaria disponeva l'esibizione dell'originale dell'atto amministrativo emesso dall'ente comunale: decisamente oltre la competenza del De Feudis, il quale, con la qualifica di semplice "istruttore contabile", non aveva la competenza di autorizzare il rilascio di originali di atti amministrativi custoditi nell'Ufficio Regionaria, atteso che la norma penale richiede che l'atto illegittimamente omesso (l'esibizione di documenti) rientri nella "competenza funzionale" del pubblico ufficiale. Tale esibizione la poteva disporre solo il dirigente della ripartizione di riferimento o, in sua assenza, dal segretario generale».
Dalle indagini, è emerso che, al momento in cui i poliziotti si erano rivolti all'impiegato comunale, nessuno di questi era stato interpellato, sicché, se De Feudis avesse acconsentito all'ordine degli agenti operanti avrebbe potuto rischiare un procedimento disciplinare per aver compiuto atti non rientranti nelle sue specifiche mansioni. «I poliziotti, quindi, non avrebbero dovuto rivolgersi De Feudis, funzionalmente non competente ad eseguire quanto richiesto dalla polizia, tant'è, che come risulta dagli atti di indagine, successivamente, nella stessa mattina del 19 giugno 2013, ottenuta l'autorizzazione dal dirigente competente, De Feudis si è subito prodigato al rilascio di quanto richiesto dagli agenti di Polizia giudiziaria».
La posizione di De Feudis (difeso dall'avvocato Claudio Papagno) è stata archiviata, dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, in accoglimento della richiesta formulata dal Pubblico Ministero del 9 agosto 2013. Al vaglio della difesa, la possibilità di intraprendere azioni innanzi alla competente Autorità Giudiziaria, per il comportamento tenuto dagli agenti della P.S. la mattina del 19 giugno scorso.
«Le successive indagini - spiega la difesa - hanno accertato, però, che il rifiuto di De Feudis è legittimo perché l'ordine dell'autorità giudiziaria disponeva l'esibizione dell'originale dell'atto amministrativo emesso dall'ente comunale: decisamente oltre la competenza del De Feudis, il quale, con la qualifica di semplice "istruttore contabile", non aveva la competenza di autorizzare il rilascio di originali di atti amministrativi custoditi nell'Ufficio Regionaria, atteso che la norma penale richiede che l'atto illegittimamente omesso (l'esibizione di documenti) rientri nella "competenza funzionale" del pubblico ufficiale. Tale esibizione la poteva disporre solo il dirigente della ripartizione di riferimento o, in sua assenza, dal segretario generale».
Dalle indagini, è emerso che, al momento in cui i poliziotti si erano rivolti all'impiegato comunale, nessuno di questi era stato interpellato, sicché, se De Feudis avesse acconsentito all'ordine degli agenti operanti avrebbe potuto rischiare un procedimento disciplinare per aver compiuto atti non rientranti nelle sue specifiche mansioni. «I poliziotti, quindi, non avrebbero dovuto rivolgersi De Feudis, funzionalmente non competente ad eseguire quanto richiesto dalla polizia, tant'è, che come risulta dagli atti di indagine, successivamente, nella stessa mattina del 19 giugno 2013, ottenuta l'autorizzazione dal dirigente competente, De Feudis si è subito prodigato al rilascio di quanto richiesto dagli agenti di Polizia giudiziaria».
La posizione di De Feudis (difeso dall'avvocato Claudio Papagno) è stata archiviata, dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, in accoglimento della richiesta formulata dal Pubblico Ministero del 9 agosto 2013. Al vaglio della difesa, la possibilità di intraprendere azioni innanzi alla competente Autorità Giudiziaria, per il comportamento tenuto dagli agenti della P.S. la mattina del 19 giugno scorso.