Territorio
Nel 2010 Trani ha incassato 900mila euro dalle multe
San Sebastiano, il comandante dei vigili presenta i dati. In allegato il rapporto annuale della Polizia Locale
Trani - giovedì 20 gennaio 2011
10.00
Novecento mila euro incassati dalle multe nell'anno 2010. Si celebra la festa di San Sebastiano (patrono dei Corpi di polizia municipale) e, come tradizione, la polizia locale di Trani fornisce i dati sull'anno appena concluso. A Trani, nonostante la cronica assenza di vigili, il bilancio è ragguardevole: 900mila euro riscossi per sanzioni al codice della strada, 8500 punti tolti agli automobilisti tranesi indisciplinati. Sono queste le due cifre più significative del bilancio stilato dal comandante di polizia municipale, Antonio Modugno. Nel pdf allegato potete trovare tutti i numeri dell'attività del Comando di Trani nel 2010. Vanno sottolineate anche le 430 sanzioni nell'ambito delle attività di polizia amministrativa (51 contestate a proprietari di attività commerciali), il sequestro di complessivi 137 chili di prodotti ittici venduti abusivamente, i 161 verbali elevati per l'occupazione abusiva di suolo pubblico. Sul fronte delle deiezioni canine le cifre dicono questo: 117 controlli e 35 multe elevate.
Nel settore di polizia giudiziaria, la polizia locale di Trani ha effettuato tre decreti di espulsione ai danni di cittadini stranieri ed un arresto. Nel settore dell'edilizia gli interventi effettuati sono stati ben 1407, in 43 circostanze hanno portato a comunicazioni di reato per costruzioni abusive.
Nella sua relazione, Modugno ricorda lo sforzo compiuto per elaborare livelli accettabili di funzionalità ed efficienza tesi a recuperare e guadagnare la fiducia della collettività. «Parlo spesso con i miei collaboratori – dice Modugno - dell'effetto boomerang dei rapporti che noi stessi instauriamo con i cittadini, poiché proprio da tali personali relazioni affiorano valutazioni più generali sulla efficienza, autorevolezza e attendibilità dei Corpi di polizia locale. Quanto più siamo in grado di rispondere agli appelli del cittadino tanto più si consolida la fiducia verso la nostra Istituzione. Accrescere la qualità della risposta all'utenza significa, quindi, lavorare sulla fiducia e sull'affidabilità verso le Istituzioni, nonché, simmetricamente, ampliare la percezione di sicurezza nella comunità».
Gli obiettivi prioritari nel corso del 2010, vengono ricompresi da Modugno in tre punti fondamentali. In primis, l'attività interna, d'ufficio, ispirata a principi giuridici di efficienza, pubblicità, economicità e trasparenza, facendo leva sulla formazione settoriale del personale e potenziando, per quanto consentito, le risorse tecnologiche. «E' indubbio – spiega il comandante - che il miglioramento del servizio all'utenza corra oggi parallelo alle dotazioni tecnologiche. In materia di esercizi pubblici e di commercio, in collaborazione con gli assessori, tanto si è fatto e tanto si farà».
In relazione all'attività di polizia stradale, Modugno richiama alla promozione e diffusione presso le scuole di un'attività formativa sulla cultura della sicurezza stradale, della legalità e della convivenza civile. «Il ruolo della polizia locale e delle principali agenzie di socializzazione e formazione non possano sottrarsi alla sfida inderogabile della diffusione culturale della responsabilità e del rispetto, soprattutto fra i giovani».
Infine, l'attività esterna di controllo integrato del territorio. «In questo ambito – dice Modugno - è stata efficace l'attività di prevenzione e repressione delle occupazioni abusive di spazi pubblici soprattutto in materia di commercio ambulante e lavori edili. Abbiamo sanzionato anche numerose azioni che, pur non rientrando sotto la scure del codice penale, costituiscono offesa al decoro dell'ambiente e alla qualità della vita comunitaria: le affissioni pubblicitarie abusive, il volantinaggio, la condotta indecente dei proprietari di cani, gli schiamazzi, tutti quei piccoli e fastidiosi mali sociali che, se tollerati, diventano figli di mali peggiori. Sul fronte della salubrità dell'ambiente vorrei sensibilizzare un po' tutti a un più incisivo impegno a favore del miglioramento della qualità della vita, a cominciare da noi addetti al controllo. Il rispetto dell'ambiente è un problema che coinvolge tutti perché su di esso si può leggere il grado di civiltà raggiunto da una società. Trani ha una ricca e indiscussa storia di valori popolari, attrazioni ambientali, turistiche e tradizioni culturali, giuridiche e storiche che non possono essere immiserite dalla sciatteria di pochi impudenti».
Ultima riflessione, quella sulla sicurezza. «A Trani, come ad Andria, i fenomeni delinquenziali, non sempre sommersi, impongono considerazione e rigore, senza cadere in facili allarmismi, infruttifere strumentalizzazioni e superficiali panacee. Oggi, tuttavia, i cittadini oltre alla presenza dell'operatore di polizia sul territorio pretendono che gli Enti territorialmente più vicini interpretino i loro bisogni e offrano risposte concrete attraverso politiche di attenzione, di prevenzione e di intervento contro i tanti elementi di disturbo alla vivibilità e alla qualità della vita. In quest'ottica, durante lo scorso anno, è stata prevista la presenza di nostri agenti nelle principali piazze cittadine e nelle principali aree pedonali di aggregazione. Ulteriore compattezza e certezza va data ai collegamenti operativi e informativi tra le polizie locali, statali e private, a cui manifesto riconoscenza per l'instancabile e preziosa opera che si concretizza ancor più con l'insostituibile coordinamento dell'autorità giudiziaria, i cui rapporti, oggi basati sulle buone intenzioni dei singoli operatori addetti alla sicurezza, pretendono invece immediatezza di corollari normativi e chiari protocolli d'intesa tra sindaci e prefetti. Va detto però che la formazione della sicurezza e della legalità non vanno considerate come una tela di Penelope, che alcuni tessono con cura e onestà ed altri disfano con malanimo. Questa formazione, si tesse tra le scale condominiali, tra i banchi dei mercati e supermercati, tra i viali dei giardini, nelle attività commerciali, le panchine della villa, gli oratori, le associazioni e i circoli, le sedi dei partiti, i mezzi di informazione, che così diventano partnership delle istituzioni e di tutti gli attori di polizia. E' un fatto morale sostenerla e parteciparvi: vale come gesto di riconoscenza verso i nostri padri e di eredità verso i nostri figli».
Nel settore di polizia giudiziaria, la polizia locale di Trani ha effettuato tre decreti di espulsione ai danni di cittadini stranieri ed un arresto. Nel settore dell'edilizia gli interventi effettuati sono stati ben 1407, in 43 circostanze hanno portato a comunicazioni di reato per costruzioni abusive.
Nella sua relazione, Modugno ricorda lo sforzo compiuto per elaborare livelli accettabili di funzionalità ed efficienza tesi a recuperare e guadagnare la fiducia della collettività. «Parlo spesso con i miei collaboratori – dice Modugno - dell'effetto boomerang dei rapporti che noi stessi instauriamo con i cittadini, poiché proprio da tali personali relazioni affiorano valutazioni più generali sulla efficienza, autorevolezza e attendibilità dei Corpi di polizia locale. Quanto più siamo in grado di rispondere agli appelli del cittadino tanto più si consolida la fiducia verso la nostra Istituzione. Accrescere la qualità della risposta all'utenza significa, quindi, lavorare sulla fiducia e sull'affidabilità verso le Istituzioni, nonché, simmetricamente, ampliare la percezione di sicurezza nella comunità».
Gli obiettivi prioritari nel corso del 2010, vengono ricompresi da Modugno in tre punti fondamentali. In primis, l'attività interna, d'ufficio, ispirata a principi giuridici di efficienza, pubblicità, economicità e trasparenza, facendo leva sulla formazione settoriale del personale e potenziando, per quanto consentito, le risorse tecnologiche. «E' indubbio – spiega il comandante - che il miglioramento del servizio all'utenza corra oggi parallelo alle dotazioni tecnologiche. In materia di esercizi pubblici e di commercio, in collaborazione con gli assessori, tanto si è fatto e tanto si farà».
In relazione all'attività di polizia stradale, Modugno richiama alla promozione e diffusione presso le scuole di un'attività formativa sulla cultura della sicurezza stradale, della legalità e della convivenza civile. «Il ruolo della polizia locale e delle principali agenzie di socializzazione e formazione non possano sottrarsi alla sfida inderogabile della diffusione culturale della responsabilità e del rispetto, soprattutto fra i giovani».
Infine, l'attività esterna di controllo integrato del territorio. «In questo ambito – dice Modugno - è stata efficace l'attività di prevenzione e repressione delle occupazioni abusive di spazi pubblici soprattutto in materia di commercio ambulante e lavori edili. Abbiamo sanzionato anche numerose azioni che, pur non rientrando sotto la scure del codice penale, costituiscono offesa al decoro dell'ambiente e alla qualità della vita comunitaria: le affissioni pubblicitarie abusive, il volantinaggio, la condotta indecente dei proprietari di cani, gli schiamazzi, tutti quei piccoli e fastidiosi mali sociali che, se tollerati, diventano figli di mali peggiori. Sul fronte della salubrità dell'ambiente vorrei sensibilizzare un po' tutti a un più incisivo impegno a favore del miglioramento della qualità della vita, a cominciare da noi addetti al controllo. Il rispetto dell'ambiente è un problema che coinvolge tutti perché su di esso si può leggere il grado di civiltà raggiunto da una società. Trani ha una ricca e indiscussa storia di valori popolari, attrazioni ambientali, turistiche e tradizioni culturali, giuridiche e storiche che non possono essere immiserite dalla sciatteria di pochi impudenti».
Ultima riflessione, quella sulla sicurezza. «A Trani, come ad Andria, i fenomeni delinquenziali, non sempre sommersi, impongono considerazione e rigore, senza cadere in facili allarmismi, infruttifere strumentalizzazioni e superficiali panacee. Oggi, tuttavia, i cittadini oltre alla presenza dell'operatore di polizia sul territorio pretendono che gli Enti territorialmente più vicini interpretino i loro bisogni e offrano risposte concrete attraverso politiche di attenzione, di prevenzione e di intervento contro i tanti elementi di disturbo alla vivibilità e alla qualità della vita. In quest'ottica, durante lo scorso anno, è stata prevista la presenza di nostri agenti nelle principali piazze cittadine e nelle principali aree pedonali di aggregazione. Ulteriore compattezza e certezza va data ai collegamenti operativi e informativi tra le polizie locali, statali e private, a cui manifesto riconoscenza per l'instancabile e preziosa opera che si concretizza ancor più con l'insostituibile coordinamento dell'autorità giudiziaria, i cui rapporti, oggi basati sulle buone intenzioni dei singoli operatori addetti alla sicurezza, pretendono invece immediatezza di corollari normativi e chiari protocolli d'intesa tra sindaci e prefetti. Va detto però che la formazione della sicurezza e della legalità non vanno considerate come una tela di Penelope, che alcuni tessono con cura e onestà ed altri disfano con malanimo. Questa formazione, si tesse tra le scale condominiali, tra i banchi dei mercati e supermercati, tra i viali dei giardini, nelle attività commerciali, le panchine della villa, gli oratori, le associazioni e i circoli, le sedi dei partiti, i mezzi di informazione, che così diventano partnership delle istituzioni e di tutti gli attori di polizia. E' un fatto morale sostenerla e parteciparvi: vale come gesto di riconoscenza verso i nostri padri e di eredità verso i nostri figli».