Enti locali

Nell’agenda di settembre anche il risanamento dei conti pubblici

Il 23 settembre avrà luogo la procedura negoziata per l’alienazione dei beni immobili comunali

Il problema dei conti pubblici da risanare torna d'attualità. Il 23 settembre (alle 10) presso l'Ufficio Appalti Staff avrà luogo la procedura negoziata per l'alienazione di sette beni immobili di proprietà comunale. La procedura negoziata fissa gli stessi importi, già posti a base d'asta delle precedenti gare disertate (14 giugno 2007, 31 ottobre 2007, 21 dicembre 2007 e 12 marzo 2008) e si terrà con il metodo ad offerte segrete in aumento rispetto al prezzo base a fianco di ciascun lotto indicato. L'aggiudicazione avrà luogo a favore di concorrente che avrà offerto il prezzo più elevato rispetto a quello a base d'asta per singolo lotto.
L'amministrazione ci riprova, dunque, rimettendo all'asta le diverse proprietà scelte nel corso di questi anni per far cassa: un terreno nella zona di Capirro, attualmente coltivato a mandorleto (370mila euro), un appartamento in via Papa Giovanni (216mila euro), la pizzeria di Colonna (1milione e 500mila euro), un terreno sulla Trani-Corato da trasformare in zona residenziale estensiva (648mila euro), un fondo rustico a Cerignola (10mila euro), due lotti di terreni edificabili facenti parte del complesso dei "Capannoni Ruggia" (valore complessivo di oltre 3 milioni di euro). Tutti i dettagli del bando sono presenti nell'apposita sezione sul sito Internet del Comune di Trani.

In attesa di conoscere l'esito della procedura negoziata, l'amministrazione, con un'apposita delibera di giunta, ha trovato una soluzione per pagare le parcelle degli avvocati e per risarcire i cittadini vittime di sinistri stradali addebitabili alle cattive condizioni del manto stradale. La giunta ha dato mandato al dirigente del settore contenzioso e legale di proporre agli interessati una transazione pari a metà dell'importo da liquidare, che il Comune pagherà a rate in più anni.

Gli unici debiti (legati al contenzioso legale) che non potranno essere sottoposti a transazione e ratealizzazione sono quelli già oggetto di sentenze esecutive (per un importo di 113mila euro). Questa decisione, presa dalla giunta, nasce dal fatto che, a disposizione del settore contenzioso e legale, per il 2008 vi sono appena 325mila euro per pagare i debiti (risalenti anche al 2003) che ammontano a oltre 1milione di euro.
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