Attualità
Neve, scuola, social. Cervelli congelati
Monta la polemica e spesso c'è disinformazione. Un appello ai cittadini
Trani - mercoledì 28 febbraio 2018
6.55
I social dovrebbero servire per far girare al meglio, nel senso di diffondere, una notizia, un fatto, un annuncio, finanche un commento. Come nel caso della neve a Trani, un evento (quasi) eccezionale: scuola chiusa nel tale giorno. Punto e a capo. Così dovrebbe essere. O sarebbe dovuto essere. Invece ci siamo dovuti sorbire anche la polemica social, da parte dei conteggianti di peli da tastiera, sfociata anche nel fiumiciattolo della politica.
La neve porta un disagio in ogni caso. Punto. La questione è questa: bambini o anziani sono più a rischio d'incappare nella classica scivolata, compresi i genitori che accompagnano. Una nevicata, anche breve, se seguita e/o accompagnata da temperature pari o sotto lo zero, si trasforma in ghiaccio. Invece come al solito i Soloni vanno a fare il loro bel commento contro il sindaco di turno che chiude le scuole, contro i prof e gli alunni che non vogliono andare a lavorare o studiare. Un infantilismo di ritorno che perde di vista il problema reale: garantire la sicurezza.
Penso che ai docenti un giorno in più o in meno di ferie non cambi la vita, tra l'altro. Si scrive sui social, in molti casi, tanto per impiantare sterili polemiche: scrivere alle 9: "Il sindaco chiude oggi che non c'è neve e non chiude ieri quando la neve c'era" – salvo poi non sapere che la neve ieri è arrivata dopo le 11- è un modo per dimostrare solo che si vuole strumentalizzare pure la neve per fare polemica politica sterile. Insomma una forzatura. Attaccare pur di attaccare su qualcosa. Certe strategie, oltre che rafforzare l'obiettivo della polemica, il sindaco in questo caso, dimostrano poco interesse verso i beneficiari della misura riguardante la chiusura delle scuole. Se poi si aggiunge che in alcune scuole c'è l'aggravante di disagi agli impianti di riscaldamento, il quadro è completo.
Si parla, specie sui social, senza essere informati. Per questo, così come hanno già fatto altri colleghi, faccio un appello perché i cittadini prendano informazioni dagli addetti ai lavori, sia dai social, che da altri media. Non da improvvisati comunicatori o profeti d'accatto, santoni e paladini, spesso di parte tra l'altro, che giocano a fare i giornalisti o gli opinionisti. Attaccate in modo mirato il sindaco e non su questi temi sensibili per la popolazione e abbiate più rispetto per i cittadini.
La neve porta un disagio in ogni caso. Punto. La questione è questa: bambini o anziani sono più a rischio d'incappare nella classica scivolata, compresi i genitori che accompagnano. Una nevicata, anche breve, se seguita e/o accompagnata da temperature pari o sotto lo zero, si trasforma in ghiaccio. Invece come al solito i Soloni vanno a fare il loro bel commento contro il sindaco di turno che chiude le scuole, contro i prof e gli alunni che non vogliono andare a lavorare o studiare. Un infantilismo di ritorno che perde di vista il problema reale: garantire la sicurezza.
Penso che ai docenti un giorno in più o in meno di ferie non cambi la vita, tra l'altro. Si scrive sui social, in molti casi, tanto per impiantare sterili polemiche: scrivere alle 9: "Il sindaco chiude oggi che non c'è neve e non chiude ieri quando la neve c'era" – salvo poi non sapere che la neve ieri è arrivata dopo le 11- è un modo per dimostrare solo che si vuole strumentalizzare pure la neve per fare polemica politica sterile. Insomma una forzatura. Attaccare pur di attaccare su qualcosa. Certe strategie, oltre che rafforzare l'obiettivo della polemica, il sindaco in questo caso, dimostrano poco interesse verso i beneficiari della misura riguardante la chiusura delle scuole. Se poi si aggiunge che in alcune scuole c'è l'aggravante di disagi agli impianti di riscaldamento, il quadro è completo.
Si parla, specie sui social, senza essere informati. Per questo, così come hanno già fatto altri colleghi, faccio un appello perché i cittadini prendano informazioni dagli addetti ai lavori, sia dai social, che da altri media. Non da improvvisati comunicatori o profeti d'accatto, santoni e paladini, spesso di parte tra l'altro, che giocano a fare i giornalisti o gli opinionisti. Attaccate in modo mirato il sindaco e non su questi temi sensibili per la popolazione e abbiate più rispetto per i cittadini.