Politica
Nichi Vendola non lascerà il governo della Puglia
E il centrodestra continua l’occupazione dell’aula del Consiglio regionale. Amoruso: «Questa è appropriazione di una Istituzione ad uso e consumo a fini personali e di parte»
Puglia - mercoledì 6 marzo 2013
12.43
«Se ne facciano tutti quanti una ragione. Resterò al timone della Puglia fin quando non riterrò conclusa la legislatura». Così il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha risposto alle sollecitazioni del centrodestra a scegliere tra Regione e Parlamento. «Non ho alcuna intenzione di abbandonare la Puglia, una Regione che siamo riusciti a trasformare radicalmente in questi anni regalandole indicatori economici importanti in un periodo buio».
Intanto a Bari prosegue l'occupazione dell'aula del Consiglio regionale da parte dei consiglieri di centrodestra che oggi hanno ricevuto la visita del coordinatore regionale del Popolo della Libertà, Francesco Amoruso. Amoruso ha rinnovato loro la totale solidarietà del partito. Al termine dell'incontro è stata rilasciata una dichiarazione: «La risposta del presidente Vendola, che ritiene di essere abilitato a disporre a proprio piacimento della legislatura regionale e quindi delle sorti della comunità pugliese, è una conferma della giustezza delle posizioni forti assunte dal partito in una situazione sempre più intollerabile di appropriazione di una Istituzione ad uso e consumo a fini personali e di parte. Tutto questo mentre l'insorgere di nuove gravi crisi occupazionali imporrebbe più che mai certezze politiche ed istituzionali all'insegna di una ritrovata efficienza degli organi di governo».
Intanto a Bari prosegue l'occupazione dell'aula del Consiglio regionale da parte dei consiglieri di centrodestra che oggi hanno ricevuto la visita del coordinatore regionale del Popolo della Libertà, Francesco Amoruso. Amoruso ha rinnovato loro la totale solidarietà del partito. Al termine dell'incontro è stata rilasciata una dichiarazione: «La risposta del presidente Vendola, che ritiene di essere abilitato a disporre a proprio piacimento della legislatura regionale e quindi delle sorti della comunità pugliese, è una conferma della giustezza delle posizioni forti assunte dal partito in una situazione sempre più intollerabile di appropriazione di una Istituzione ad uso e consumo a fini personali e di parte. Tutto questo mentre l'insorgere di nuove gravi crisi occupazionali imporrebbe più che mai certezze politiche ed istituzionali all'insegna di una ritrovata efficienza degli organi di governo».