Ambiente
Niente "alga tossica" nelle acque di Trani, continuano i controlli dell'Arpa
Le indagini andranno avanti ogni 15 giorni fino a settembre
Trani - giovedì 5 luglio 2018
Niente "alga tossica" nelle acque di Trani fino al 30 giugno scorso. È il risultato dell'indagine condotta dall'Arpa Puglia e reso noto attraverso un bollettino ufficiale nelle scorse ore. A emergere è l'assenza assoluta di "Ostreopsis": 0 cellule/litro sul fondo e 0 cellule/litro in colonna d'acqua.
Stessi risultati anche nelle altre città costiere limitrofe come Molfetta, Giovinazzo e Bisceglie, a conferma di quanto già emerso a seguito delle analisi realizzate nei primi quindici giorni di giugno 2018 quando, appunto, l'alga tossica risultò assente lungo tutta la litoranea del nord barese.
Il fenomeno, tuttavia, non è debellato e, come negli anni scorsi, potrebbe presentarsi nelle settimane clou dell'estate, le prossime. Infatti, le alte temperature e l'alta pressione atmosferica e il mare calmo per un periodo superiore ai 10-15 giorni sono i fattori ambientali che facilitano la proliferazione dell'alga le cui prime segnalazioni lungo le coste pugliesi risalgono al 2000.
I controlli dell'Arpa continueranno fino a settembre con frequenza quindicinale nei 20 siti scelti dal Gargano al tarantino per monitorare il fenomeno.
Stessi risultati anche nelle altre città costiere limitrofe come Molfetta, Giovinazzo e Bisceglie, a conferma di quanto già emerso a seguito delle analisi realizzate nei primi quindici giorni di giugno 2018 quando, appunto, l'alga tossica risultò assente lungo tutta la litoranea del nord barese.
Il fenomeno, tuttavia, non è debellato e, come negli anni scorsi, potrebbe presentarsi nelle settimane clou dell'estate, le prossime. Infatti, le alte temperature e l'alta pressione atmosferica e il mare calmo per un periodo superiore ai 10-15 giorni sono i fattori ambientali che facilitano la proliferazione dell'alga le cui prime segnalazioni lungo le coste pugliesi risalgono al 2000.
I controlli dell'Arpa continueranno fino a settembre con frequenza quindicinale nei 20 siti scelti dal Gargano al tarantino per monitorare il fenomeno.