Eventi e cultura
Non solo 8 marzo: il secondo appuntamento del club per l'Unesco di Trani con le scuole
"Parità di genere e nativi digitali. Com'è cambiata la comunicazione": un altro incontro che ha appassionato centinaia di studenti on line
Trani - venerdì 5 marzo 2021
9.53
Come non bastassero le forme di violenza e violazione della dignità femminile, oltre quelle pratiche abusive che si perpetuano, anche se in modi diversi da sempre e contro le quali il quinto obiettivo dell'agenda 2030 ha puntato il proprio obiettivo di azione, le nuove generazioni hanno inventato la violenza digitale. Il fenomeno è stato vivisezionato in ogni suo aspetto attraverso gli interventi - introdotti dalla presidente Laura Moscatelli- che hanno animato la seconda puntata di "Non solo 8 marzo" iniziativa on-line del club per l' UNESCO di Trani che ha per la seconda volta coinvolto più di 300 ragazzi dei licei classico e scientifico della Città .
Non è stata semplicemente una presenza istituzionale quella dell'assessore Nenna la quale, già avvocato penalista del centro antiviolenza Save, ha riportato la sua esperienza personale di discriminazione nel suo ruolo politico, fatta di pregiudizi e insulti e ha incitato e studentesse in collegamento a combattere in prima persona ognuno nel suo piccolo La battaglia per la parità di genere; una battaglia resa spesso ancora più difficile proprio dalle misure che dovrebbero favorirla, come la dibattuta introduzione delle cosiddette quote rosa.
O come la forzatura, introdotta da qualche anno con la declinazione al femminile dei nomi di professioni nate al maschile e rimaste indeclinabili nel linguaggio comune : questo stridere del sentir nominare sindaca o assessora o magistrata è la prova del nove di quanto la cultura della Parità abbia ancora da farsi strada poichè la discriminazione è quasi atavica nel linguaggio, insita in esso : "il linguaggio non è solo una manifestazione della supremazia maschile, ma incorpora tale visione del mondo, condizionandoci fin dall'infanzia, creando disparità"- ha sottolineato la psicoterapeuta Tania Sotero- "e Pari opportunità significa anche comunicare bene, rispettandosi nelle diversità".
"E non abbiate paura di denunciare"- ha incitato con forza l'avvocatessa Marinetta di Gravina, paladina della difesa delle donne e attiva da anni del centro antiviolenza di trani Save. Subire sta anche nella paura, nella vergogna, nel giudizio feroce di una comunità che condanna e rispetto a questo l'avvocatessa, vista la lunga esperienza, ha cercato di essere convincente con le ragazze nell'incoraggiare a non chiudersi ma a paralrne se non con i genitori con i propri docenti. E a trani il Centro Antiviolenza Save è un presidio nel quale aver fiducia. Perchè la battaglia è dura ma bisogna sapere di non essere sole.
Il prossimo appuntamento, sempre on line, previsto per l'8 marzo.
Non è stata semplicemente una presenza istituzionale quella dell'assessore Nenna la quale, già avvocato penalista del centro antiviolenza Save, ha riportato la sua esperienza personale di discriminazione nel suo ruolo politico, fatta di pregiudizi e insulti e ha incitato e studentesse in collegamento a combattere in prima persona ognuno nel suo piccolo La battaglia per la parità di genere; una battaglia resa spesso ancora più difficile proprio dalle misure che dovrebbero favorirla, come la dibattuta introduzione delle cosiddette quote rosa.
O come la forzatura, introdotta da qualche anno con la declinazione al femminile dei nomi di professioni nate al maschile e rimaste indeclinabili nel linguaggio comune : questo stridere del sentir nominare sindaca o assessora o magistrata è la prova del nove di quanto la cultura della Parità abbia ancora da farsi strada poichè la discriminazione è quasi atavica nel linguaggio, insita in esso : "il linguaggio non è solo una manifestazione della supremazia maschile, ma incorpora tale visione del mondo, condizionandoci fin dall'infanzia, creando disparità"- ha sottolineato la psicoterapeuta Tania Sotero- "e Pari opportunità significa anche comunicare bene, rispettandosi nelle diversità".
"E non abbiate paura di denunciare"- ha incitato con forza l'avvocatessa Marinetta di Gravina, paladina della difesa delle donne e attiva da anni del centro antiviolenza di trani Save. Subire sta anche nella paura, nella vergogna, nel giudizio feroce di una comunità che condanna e rispetto a questo l'avvocatessa, vista la lunga esperienza, ha cercato di essere convincente con le ragazze nell'incoraggiare a non chiudersi ma a paralrne se non con i genitori con i propri docenti. E a trani il Centro Antiviolenza Save è un presidio nel quale aver fiducia. Perchè la battaglia è dura ma bisogna sapere di non essere sole.
Il prossimo appuntamento, sempre on line, previsto per l'8 marzo.