Vita di città
Nonostante i divieti, il quartiere Stadio brucia sempre
Denuncia del comitato: «Ordinanza tardiva. Dove sono i controlli?»
Trani - mercoledì 23 giugno 2010
In attesa delle riqualificazioni urbanistiche (che passano anche attraverso l'approvazione dei pue), il comitato di quartiere Stadio denuncia lo stato di totale abbandono di molti fondi rustici e terreni incolti, diventati facile preda del fuoco. Nonostante l'ordinanza sindacale di prevenzione antincendio ed il richiamo ad un maggior controllo da parte delle Forze dell'ordine preposte, la situazione non è affatto migliorata. A denunciarlo è Vito Piazzolla, presidente del comitato Stadio: «Purtroppo da anni – dice - il comitato di quartiere si ritrova a dover amaramente rilevare che, in larghissima percentuale, le proprietà pubbliche e private non rispettino l'ordinanza. E, cosa ancor più grave, che il Comune, sia il primo inadempiente. Difatti è di alcuni giorni fa, l'incendio sviluppatosi sul terreno di proprietà del comune sito tra via Di Vagno, via Di Vittorio e via Monte D'Alba (estesosi poi sul terreno Mongelli) causando danni e non pochi problemi, senza dimenticare quello sviluppatosi lungo viale Delle Forze Armate su un terreno privato confinante con civili abitazioni, domato poi dall'intervento del Wwf. Ad oggi numerosi sono i terreni ed i cigli stradali invasi da sterpaglie e erbacce, che tra l'altro rappresentano sede naturale di topi e insetti di ogni genere, che proliferano indisturbati».
Piazzolla fa l'elenco: via Pugliese (adiacente alla piazzetta pubblica attrezzata), via Di Vittorio, via Di Vagno, via Cilea, via Monte D'Alba, via Torrente Antico, via Almirante, via Pertini, senza dimenticare il rudere che doveva essere trasformato in asilo. «Costatiamo con incredulità e stupore – chiude Piazzolla - come le esperienze regresse non siano di insegnamento alcuno, se si continua ad emettere ordinanze fuori tempo e con un semplice copia e incolla. Basterebbe farla prima e sopratutto pretenderne il rispetto. Il nostro è un appello a tutte le Istituzioni, che devono rappresentare per i cittadini il costante riferimento per il rispetto delle regole, attraverso le quali poter realizzare una civile convivenza. Allo scopo di evitare maggior pregiudizio, si chiede un immediato e risolutivo intervento da parte di tutti gli enti preposti».
Piazzolla fa l'elenco: via Pugliese (adiacente alla piazzetta pubblica attrezzata), via Di Vittorio, via Di Vagno, via Cilea, via Monte D'Alba, via Torrente Antico, via Almirante, via Pertini, senza dimenticare il rudere che doveva essere trasformato in asilo. «Costatiamo con incredulità e stupore – chiude Piazzolla - come le esperienze regresse non siano di insegnamento alcuno, se si continua ad emettere ordinanze fuori tempo e con un semplice copia e incolla. Basterebbe farla prima e sopratutto pretenderne il rispetto. Il nostro è un appello a tutte le Istituzioni, che devono rappresentare per i cittadini il costante riferimento per il rispetto delle regole, attraverso le quali poter realizzare una civile convivenza. Allo scopo di evitare maggior pregiudizio, si chiede un immediato e risolutivo intervento da parte di tutti gli enti preposti».