Vita di città
Nuova sede del mercato settimanale
Da Confesercenti un sì con riserva
Trani - martedì 21 giugno 2005
Nei giorni scorsi al Comune di Trani si è tenuta una riunione convocata dall'amministrazione comunale per discutere della nuova sede del mercato settimanale. Una delle proposte riguardava l'area compresa grosso modo tra la stazione ferroviaria e via Superga, a cui la Confesercenti del Nord Barese ha espresso il proprio consenso. "Al contempo", si legge in una nota firmata da Mario Landriscina e Michele Simone, rispettivamente segretario e presidente dell'associazione, "esprimiamo la nostra contrarietà a uno spostamento a brevissimo, da effettuarsi in quell'area, che non preveda l'inserimento del mercato settimanale, alimentare e non, in un organico progetto di urbanizzazione e valorizzazione socio-economica di quei terreni, che oggi risultano totalmente inappetibili, soprattutto da un punto di vista economico, perché sono inseriti in un contesto di scarsi insediamenti residenziali e inesistenti attività commerciali. Per non parlare dell'enorme difficoltà dei pedoni a raggiungere quell'area, possibile solo attraverso il passaggio a livello di via Corato e il sottopasso esistente nei pressi dell'Hotel Trani".
Durante la riunione l'amministrazione ha anche prospettato l'idea di far pagare agli operatori il costo del fitto delle aree, "una fantasiosa proposta da scartare a priori", spiegano i vertici di Confesercenti, "semplicemente perché è d'obbligo per un'amministrazione comunale individuare e attrezzare le aree pubbliche per gli insediamenti mercatali, per le quali gli operatori sono obbligati (come già fanno da anni in cambio di nessun servizio) a sopportare l'imposizione Tosap".
L'associazione dei commercianti ha infine chiesto la "costituzione di una commissione tecnica composta da rappresentanti, tecnici e politici, dell'amministrazione, dai proprietari dei terreni e dai rappresentanti delle associazioni di categoria, per "discutere e condividere un progetto organico di valorizzazione urbana dell'intera area, sfruttando anche le possibilità di accesso a fondi pubblici, già esistenti o di imminente emanazione, nonché le modalità e i tempi di esecuzione". "L'esempio positivo di altre città pugliesi", concludono Landriscina e Simone, "che si sono cimentate con progetti consortili pubblico-privato, ci deve spronare a perseguire l'innovativa strada dei progetti finanziati che agevolerebbe la risoluzione di un atavico problema cittadino. Nel frattempo è comunque necessario adoperarsi affinché, al di là del trasferimento, si ponga fine all'anarchia in cui svolge l'attuale mercato, che con piccoli provvedimenti può essere meglio regolamentato".
Durante la riunione l'amministrazione ha anche prospettato l'idea di far pagare agli operatori il costo del fitto delle aree, "una fantasiosa proposta da scartare a priori", spiegano i vertici di Confesercenti, "semplicemente perché è d'obbligo per un'amministrazione comunale individuare e attrezzare le aree pubbliche per gli insediamenti mercatali, per le quali gli operatori sono obbligati (come già fanno da anni in cambio di nessun servizio) a sopportare l'imposizione Tosap".
L'associazione dei commercianti ha infine chiesto la "costituzione di una commissione tecnica composta da rappresentanti, tecnici e politici, dell'amministrazione, dai proprietari dei terreni e dai rappresentanti delle associazioni di categoria, per "discutere e condividere un progetto organico di valorizzazione urbana dell'intera area, sfruttando anche le possibilità di accesso a fondi pubblici, già esistenti o di imminente emanazione, nonché le modalità e i tempi di esecuzione". "L'esempio positivo di altre città pugliesi", concludono Landriscina e Simone, "che si sono cimentate con progetti consortili pubblico-privato, ci deve spronare a perseguire l'innovativa strada dei progetti finanziati che agevolerebbe la risoluzione di un atavico problema cittadino. Nel frattempo è comunque necessario adoperarsi affinché, al di là del trasferimento, si ponga fine all'anarchia in cui svolge l'attuale mercato, che con piccoli provvedimenti può essere meglio regolamentato".