
Ambiente
Nuovo albero abbattuto in piazza Gradenigo, Legambiente Trani: «È ora di revisionare il Piano Urbanistico Generale in chiave di sostenibilità»
Una piazza piena di vita che rischia di diventare una "lastra di cemento", denuncia l'associazione
Trani - lunedì 24 febbraio 2025
10.00
«Mentre cittadini e volontari cercano di rinfoltire una zona naturalistica piantumando nuovi alberi, oggi un altro albero abbattuto, altri cittadini che piangono le vite della propria città»: è la denuncia di Legambiente Trani che porta all'attenzione pubblica l'abbattimento di un nuovo albero in piazza Gradenigo.
«Una piazza piena di vita, di persone che si incontrano, di parole e condivisione si appresta sempre più a divenire un guscio vuoto, una lastra di cemento, che sempre più caratterizza la nostra città. E d'altra parte, l'altro fronte della stessa piazza nella sua "riqualificazione" vede la previsione delle spese relative al verde solo e soltanto utilizzando i risparmi del ribasso di gara, così come espletato durante la presentazione del progetto.
Gli alberi, le piante, esseri viventi e che permettono anche alla cittadinanza una vita di qualità, ridotti a una "Cenerentola", al residuo, se mai ci sarà, di economie basate sulla cementificazione. Si aspetta con ansia un regolamento del verde pubblico e privato, che si muove lentamente tra uffici e commissioni, mentre nel frattempo, da un capo all'altro della città, pubblico e privato continuano a tagliare, chi alla luce del sole, chi a orari improbabili di un weekend invernale.
La salvezza della città - scrive Legambiente - non passa certo per il singolo albero pericolante o dichiarato tale, ma per una pianificazione organica, che vada oltre i tempi della singola elezione politica, per una visione che fermi la speculazione edilizia e la cementificazione e ridia priorità ai cittadini, ai luoghi di aggregazione e di incontro, a una mobilità sostenibile, al verde. E' ora di revisionare il Piano Urbanistico Generale in chiave di sostenibilità, di adottare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, di approvare il Regolamento del Verde Pubblico. Non abbiamo più tempo».
«Una piazza piena di vita, di persone che si incontrano, di parole e condivisione si appresta sempre più a divenire un guscio vuoto, una lastra di cemento, che sempre più caratterizza la nostra città. E d'altra parte, l'altro fronte della stessa piazza nella sua "riqualificazione" vede la previsione delle spese relative al verde solo e soltanto utilizzando i risparmi del ribasso di gara, così come espletato durante la presentazione del progetto.
Gli alberi, le piante, esseri viventi e che permettono anche alla cittadinanza una vita di qualità, ridotti a una "Cenerentola", al residuo, se mai ci sarà, di economie basate sulla cementificazione. Si aspetta con ansia un regolamento del verde pubblico e privato, che si muove lentamente tra uffici e commissioni, mentre nel frattempo, da un capo all'altro della città, pubblico e privato continuano a tagliare, chi alla luce del sole, chi a orari improbabili di un weekend invernale.
La salvezza della città - scrive Legambiente - non passa certo per il singolo albero pericolante o dichiarato tale, ma per una pianificazione organica, che vada oltre i tempi della singola elezione politica, per una visione che fermi la speculazione edilizia e la cementificazione e ridia priorità ai cittadini, ai luoghi di aggregazione e di incontro, a una mobilità sostenibile, al verde. E' ora di revisionare il Piano Urbanistico Generale in chiave di sostenibilità, di adottare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, di approvare il Regolamento del Verde Pubblico. Non abbiamo più tempo».