Politica
Nuovo intervento del sen. Roberto Visibelli sul porto di Trani
Un distributore di carburante "incollato" ad uno dei monumenti più caratteristici della città
Trani - venerdì 31 marzo 2006
Il consigliere di Forza Trani, dott. Roberto Visibelli, interviene sullo stato del porto di Trani:
«Il porto di Trani è notoriamente conosciuto come uno dei luoghi più affascinanti della nostra Città, richiamo fatale per migliaia di turisti. La sua conformazione geografica, ed i monumenti ivi insistenti, lo rendono un'attrazione unica nel suo genere. La nostra Città punta moltissimo sul suo porto quale centro polarizzatore dei numerosi visitatori. E' bene, dunque, rispettarlo e prevedere una dislocazione diversa per quelle strutture che sono caratterizzate da elementi di rilevante sensibilità dal punto di vista del rischio (es. incendi) al fine di garantire al meglio la sicurezza dell'area portuale.
Formulo tale doverosa ed indispensabile premessa perché, nell'analizzare l'ubicazione delle varie strutture portuali, ho potuto rilevare una situazione che ha dell'incredibile, non solo per quanto riguarda aspetti giuridico–amministrativi, ma anche per quanto attiene la sicurezza di una delle strutture architettoniche più affascinanti della nostra Città, il fortino di Sant'Antuono, e sia per ciò che concerne la pubblica e privata incolumità in una zona frequentata da numerosissimi operatori marittimi: mi riferisco all'area nei pressi del Fortino, ove sono state interrate (con autorizzazione e sotto controllo della Soprintendenza, mi auguro!) le cisterne (che contengono materiale infiammabile) del distributore di carburanti presente sul molo medesimo.
Relativamente all'aspetto giuridico–amministrativo è da sottolineare che tale zona, mi apparebbe essere in concessione, non solo della ditta di distribuzione dei carburanti, che ha posizionato le cisterne suddette, ma, incredibili dictu, anche del Comune, che ha provveduto a costruire delle fioriere, ed altro, per decorare l'area. In due pagano per uno spazio!!!
Detto questo, ed attendendo una soluzione, quanto più celere possibile, per tale imbarazzante situazione, credo sia il caso di porsi (e di risolvere) il problema della presenza di una struttura di distribuzione di carburanti "incollata" ad uno dei monumenti più caratteristici della Città, ed adiacente allo scalo d'alaggio del porto, luogo notoriamente frequentato da centinaia di diportisti e lavoratori, che si trovano a dover espletare le manovre di alaggio e varo nei pressi di una zona, se non propriamente insicura e pericolosa, quantomeno potenzialmente tale.
Probabilmente la collocazione e il funzionamento dell'impianto rispondono alle normative in materia di sicurezza, ma sono certo che i pericoli e gli incidenti sono sempre in agguato e credo che il trasferimento del suddetto impianto renderebbe più sicura l'intera area, densamente frequentata, oltre che risolverebbe la situazione delle due concessioni del medesimo suolo demaniale. C'è da rilevare, inoltre, che la possibilità di eseguire le operazioni di rifornimento è garantito nell'arco delle 24 ore, e che quindi tali operazioni avvengono anche in ore in cui minore è la visibilità, con le possibili conseguenze che si possono facilmente immaginare (nella zona in parola, l'illuminazione non dovrebbe mai essere inferiore a 10 lux a 1 metro, giusto quanto previsto dall'art. 1 del Regolamento per il servizio di bunkeraggio nei porti di Barletta e Trani dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta).
Attendendo risposte esaurienti e costruttive, anche in merito a quanto esposto con la mia precedente del 10 c.m., distintamente saluto, augurandomi che non si segua l'andazzo di attendere il verificarsi di un funesto accadimento prima di agire concretamente: prevenire è meglio che curare.»
Dott. Roberto Visibelli
Consigliere Comunale di Forza Trani
«Il porto di Trani è notoriamente conosciuto come uno dei luoghi più affascinanti della nostra Città, richiamo fatale per migliaia di turisti. La sua conformazione geografica, ed i monumenti ivi insistenti, lo rendono un'attrazione unica nel suo genere. La nostra Città punta moltissimo sul suo porto quale centro polarizzatore dei numerosi visitatori. E' bene, dunque, rispettarlo e prevedere una dislocazione diversa per quelle strutture che sono caratterizzate da elementi di rilevante sensibilità dal punto di vista del rischio (es. incendi) al fine di garantire al meglio la sicurezza dell'area portuale.
Formulo tale doverosa ed indispensabile premessa perché, nell'analizzare l'ubicazione delle varie strutture portuali, ho potuto rilevare una situazione che ha dell'incredibile, non solo per quanto riguarda aspetti giuridico–amministrativi, ma anche per quanto attiene la sicurezza di una delle strutture architettoniche più affascinanti della nostra Città, il fortino di Sant'Antuono, e sia per ciò che concerne la pubblica e privata incolumità in una zona frequentata da numerosissimi operatori marittimi: mi riferisco all'area nei pressi del Fortino, ove sono state interrate (con autorizzazione e sotto controllo della Soprintendenza, mi auguro!) le cisterne (che contengono materiale infiammabile) del distributore di carburanti presente sul molo medesimo.
Relativamente all'aspetto giuridico–amministrativo è da sottolineare che tale zona, mi apparebbe essere in concessione, non solo della ditta di distribuzione dei carburanti, che ha posizionato le cisterne suddette, ma, incredibili dictu, anche del Comune, che ha provveduto a costruire delle fioriere, ed altro, per decorare l'area. In due pagano per uno spazio!!!
Detto questo, ed attendendo una soluzione, quanto più celere possibile, per tale imbarazzante situazione, credo sia il caso di porsi (e di risolvere) il problema della presenza di una struttura di distribuzione di carburanti "incollata" ad uno dei monumenti più caratteristici della Città, ed adiacente allo scalo d'alaggio del porto, luogo notoriamente frequentato da centinaia di diportisti e lavoratori, che si trovano a dover espletare le manovre di alaggio e varo nei pressi di una zona, se non propriamente insicura e pericolosa, quantomeno potenzialmente tale.
Probabilmente la collocazione e il funzionamento dell'impianto rispondono alle normative in materia di sicurezza, ma sono certo che i pericoli e gli incidenti sono sempre in agguato e credo che il trasferimento del suddetto impianto renderebbe più sicura l'intera area, densamente frequentata, oltre che risolverebbe la situazione delle due concessioni del medesimo suolo demaniale. C'è da rilevare, inoltre, che la possibilità di eseguire le operazioni di rifornimento è garantito nell'arco delle 24 ore, e che quindi tali operazioni avvengono anche in ore in cui minore è la visibilità, con le possibili conseguenze che si possono facilmente immaginare (nella zona in parola, l'illuminazione non dovrebbe mai essere inferiore a 10 lux a 1 metro, giusto quanto previsto dall'art. 1 del Regolamento per il servizio di bunkeraggio nei porti di Barletta e Trani dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta).
Attendendo risposte esaurienti e costruttive, anche in merito a quanto esposto con la mia precedente del 10 c.m., distintamente saluto, augurandomi che non si segua l'andazzo di attendere il verificarsi di un funesto accadimento prima di agire concretamente: prevenire è meglio che curare.»
Dott. Roberto Visibelli
Consigliere Comunale di Forza Trani