Sanità
Nuovo ospedale di Andria, Tomasicchio: «Non risolverà i problemi per i quali verrà costruito»
Il consigliere comunale: «Si chiude quello di Trani per aprirne un altro con altrettanti posti letto. Ha senso?»
Trani - mercoledì 20 marzo 2019
9.48
Dubbi e perplessità sull'apertura del nuovo ospedale ad Andria sono stati nuovamente espressi dal consigliere indipendente, Emanuele Tomasicchio nel corso di un nuovo video diffuso sui social network, riprendendo quello che aveva già detto alla cittadinanza nei giorni scorsi.
«Non sono in linea di principio contrario alla costruzione di un nuovo ospedale ad Andria, io sono sempre per il fare e non per il non fare. Il problema è che la costruzione di un nuovo ospedale, così come è stato progettato, non risolve assolutamente i problemi alla cui soluzione in realtà vorrebbe essere preordinato. La legge che ci devono essere 3-7 posti di letto per ogni 1000 abitanti per i malati acuti. Nella Bat siamo a meno della metà di questa media quindi avremo bisogno di almeno altri 200-300 posti letto. Se si chiude un ospedale di 320 come quello di Trani e se ne riapre un altro di altri 320 posti non risolvi assolutamente nulla. Come fa i conti questa politica regionale?» – si domanda Tomasicchio.
Ed inoltre: «Il sindaco ha votato insieme a noi, all'unanimità, una delibera che chiede l'apertura del pronto soccorso di Trani 24 ore su 24 sulla base di uno studio molto articolato fatto dai medici. Adesso il sindaco starebbe per firmare un ennesimo protocollo d'intesa con il solo direttore generale dell'Asl per lasciare tre ambulanze fuori dall'ex ospedale di Trani. Il sindaco da chi ha avuto questo mandato? Se il consiglio comunale ha detto una cosa, come si permette di fare esatto contrario?».
«Voi volete farmi credere - ha infine commentato - che sia più economicamente più conveniente chiudere un pronto soccorso e poi mettere tre ambulanze quindi assumere 45 persone? Per me, questa maniera ragionieristica di fare politica sanitaria, fa solamente ridere».
«Non sono in linea di principio contrario alla costruzione di un nuovo ospedale ad Andria, io sono sempre per il fare e non per il non fare. Il problema è che la costruzione di un nuovo ospedale, così come è stato progettato, non risolve assolutamente i problemi alla cui soluzione in realtà vorrebbe essere preordinato. La legge che ci devono essere 3-7 posti di letto per ogni 1000 abitanti per i malati acuti. Nella Bat siamo a meno della metà di questa media quindi avremo bisogno di almeno altri 200-300 posti letto. Se si chiude un ospedale di 320 come quello di Trani e se ne riapre un altro di altri 320 posti non risolvi assolutamente nulla. Come fa i conti questa politica regionale?» – si domanda Tomasicchio.
Ed inoltre: «Il sindaco ha votato insieme a noi, all'unanimità, una delibera che chiede l'apertura del pronto soccorso di Trani 24 ore su 24 sulla base di uno studio molto articolato fatto dai medici. Adesso il sindaco starebbe per firmare un ennesimo protocollo d'intesa con il solo direttore generale dell'Asl per lasciare tre ambulanze fuori dall'ex ospedale di Trani. Il sindaco da chi ha avuto questo mandato? Se il consiglio comunale ha detto una cosa, come si permette di fare esatto contrario?».
«Voi volete farmi credere - ha infine commentato - che sia più economicamente più conveniente chiudere un pronto soccorso e poi mettere tre ambulanze quindi assumere 45 persone? Per me, questa maniera ragionieristica di fare politica sanitaria, fa solamente ridere».