Territorio
Olio extravergine di qualità sulle nostre tavole
L’Europa vara un nuovo regolamento per tutelarlo. «Una svolta epocale per le nostre aziende agricole»
Trani - sabato 5 febbraio 2011
«Il nostro olio extravergine pugliese sarà finalmente tutelato grazie al nuovo regolamento della Unione europea che entrerà in vigore l'1 aprile prossimo». Lo comunicano con soddisfazione i deputati europei Sergio Silvestris e Raffaele Baldassarre (PdL). «Il provvedimento - spiegano i due parlamentari - mediante un nuovo sistema di controlli permetterà di scovare, all'interno di ogni miscela, la presenza di etil e metil ester, consentendo di accertare che l'olio etichettato come extravergine d'oliva non contenga altri olii lampanti, deodorati attraverso trattamenti chimici. Sono quindi finiti i tempi della commercializzazione di olii deodorati spacciati per extravergine d'oliva».
«Finora - proseguono Silvestris e Baldassarre - il mercato oleario italiano ha subito la concorrenza sleale per l'immissione in commercio di olii vergini di scarsa qualità, provenienti sia da Paesi europei come Spagna e Grecia, sia da altri Paesi extraUE. Si trattava di olii vergini, con un costo di produzione sensibilmente più basso, che mediante trattamenti chimici e sistematiche contraffazioni giungevano sulle nostre tavole con la classificazione fraudolenta di extravergine. Così il quantitativo di olio disponibile sul mercato cresceva in modo illegale, e di conseguenza diminuiva il valore del vero extravergine. Questa truffa colossale e sistematica ha inevitabilmente distorto il mercato, facendo perdere valore al prodotto di qualità, e impoverendo produttori e frantoiani costretti a svendere l'extravergine a prezzi irrisori».
Di qui la soddisfazione dei due parlamentari del Popolo della Libertà: «Il provvedimento rappresenta una svolta epocale per le nostre aziende agricole. Si pensi, infatti, che la Puglia produce ogni anno due milioni e mezzo di quintali di extravergine di qualità, quasi la metà della produzione nazionale. Una grande risorsa, sia in termini di volume d'affari che di occupazione, che potrebbe costituire la più grande ricchezza della nostra terra. L'azione svolta in sede europea, anche attraverso nostre iniziative parlamentari, ha portato all'adozione di questo nuovo regolamento sui controlli, che finalmente mette la parola fine alle frodi. In questo modo, le produzioni lecite e di qualità troveranno una giusta remunerazione e una dignitosa collocazione sul mercato nazionale ed estero. Dall'Europa giunge così un giusto risarcimento a tutte quelle aziende agricole e della trasformazione che da decenni, pur tra mille difficoltà, continuano a garantire un prodotto che per caratteristiche organolettiche e nutrizionali ci viene invidiato da tutto il mondo. Il nostro olio, apprezzato dai consumatori attenti alla qualità, è da oggi più tutelato per giungere direttamente e senza sofisticazioni sulle tavole di tutto il mondo».
«Finora - proseguono Silvestris e Baldassarre - il mercato oleario italiano ha subito la concorrenza sleale per l'immissione in commercio di olii vergini di scarsa qualità, provenienti sia da Paesi europei come Spagna e Grecia, sia da altri Paesi extraUE. Si trattava di olii vergini, con un costo di produzione sensibilmente più basso, che mediante trattamenti chimici e sistematiche contraffazioni giungevano sulle nostre tavole con la classificazione fraudolenta di extravergine. Così il quantitativo di olio disponibile sul mercato cresceva in modo illegale, e di conseguenza diminuiva il valore del vero extravergine. Questa truffa colossale e sistematica ha inevitabilmente distorto il mercato, facendo perdere valore al prodotto di qualità, e impoverendo produttori e frantoiani costretti a svendere l'extravergine a prezzi irrisori».
Di qui la soddisfazione dei due parlamentari del Popolo della Libertà: «Il provvedimento rappresenta una svolta epocale per le nostre aziende agricole. Si pensi, infatti, che la Puglia produce ogni anno due milioni e mezzo di quintali di extravergine di qualità, quasi la metà della produzione nazionale. Una grande risorsa, sia in termini di volume d'affari che di occupazione, che potrebbe costituire la più grande ricchezza della nostra terra. L'azione svolta in sede europea, anche attraverso nostre iniziative parlamentari, ha portato all'adozione di questo nuovo regolamento sui controlli, che finalmente mette la parola fine alle frodi. In questo modo, le produzioni lecite e di qualità troveranno una giusta remunerazione e una dignitosa collocazione sul mercato nazionale ed estero. Dall'Europa giunge così un giusto risarcimento a tutte quelle aziende agricole e della trasformazione che da decenni, pur tra mille difficoltà, continuano a garantire un prodotto che per caratteristiche organolettiche e nutrizionali ci viene invidiato da tutto il mondo. Il nostro olio, apprezzato dai consumatori attenti alla qualità, è da oggi più tutelato per giungere direttamente e senza sofisticazioni sulle tavole di tutto il mondo».