Vita di città
Ombre oscure su corso Cavour: un'illuminazione "da cambsent"
Sino all'alba la via che conduce dalla piazza alla Stazione di Trani viene considerata tetra e quindi pericolosa
Trani - lunedì 16 settembre 2024
6.04
È vero, si rischia di essere noiosi ma continuano ad arrivarci non semplicemente segnalazioni da parte dei cittadini per questa nuova illuminazione che è stata scelta per Trani, ma sempre più preoccupazione e disagio, anche paura.
Tra le tante prende un certo peso quella della situazione in Corso Cavour, a partire dalle 21:30 di sera, quando ormai tutti gli esercizi commerciali sono chiusi, nel tratto che va da Piazza della Repubblica alla stazione. È buio, come ci dice Francesco Pansitta, titolare del bar che apre alle 5:30 del mattino e, mentre prima si potevano riconoscere le persone anche a distanza, l'abbigliamento, l'aspetto, che prima dell'alba vanno a prendere il treno o camminano sui marciapiedi, adesso se ne intravedono soltanto sagome oscure e un po' inquietanti, come fossero fantasmi in una città abbandonata.
"Le persone che passano da me mi ringraziano, soprattutto ragazze giovani, perché hanno veramente paura di camminare nella penombra, oltretutto nel pieno centro della città: "...qualcuno mi dice che é un'illuminazione "da CÁMPÉSENDE" (da CIMITERO)". E infatti commenta un cittadino: "Pensare che anni addietro La" vecchia" Gazzetta del Mezzogiorno, nell' inserto del nord barese, nella prima pagina parlava dell'illuminazione di Trani come un vero fiore all'occhiello con quella tonalità di luce che risaltava i palazzi visti dal mare ....oggi sembra le lucine che mettono sulle tombe o campsant". C'è bisogno di far luce sul problema: sostenibile, sì, ma che illumini un po'.
Tra le tante prende un certo peso quella della situazione in Corso Cavour, a partire dalle 21:30 di sera, quando ormai tutti gli esercizi commerciali sono chiusi, nel tratto che va da Piazza della Repubblica alla stazione. È buio, come ci dice Francesco Pansitta, titolare del bar che apre alle 5:30 del mattino e, mentre prima si potevano riconoscere le persone anche a distanza, l'abbigliamento, l'aspetto, che prima dell'alba vanno a prendere il treno o camminano sui marciapiedi, adesso se ne intravedono soltanto sagome oscure e un po' inquietanti, come fossero fantasmi in una città abbandonata.
"Le persone che passano da me mi ringraziano, soprattutto ragazze giovani, perché hanno veramente paura di camminare nella penombra, oltretutto nel pieno centro della città: "...qualcuno mi dice che é un'illuminazione "da CÁMPÉSENDE" (da CIMITERO)". E infatti commenta un cittadino: "Pensare che anni addietro La" vecchia" Gazzetta del Mezzogiorno, nell' inserto del nord barese, nella prima pagina parlava dell'illuminazione di Trani come un vero fiore all'occhiello con quella tonalità di luce che risaltava i palazzi visti dal mare ....oggi sembra le lucine che mettono sulle tombe o campsant". C'è bisogno di far luce sul problema: sostenibile, sì, ma che illumini un po'.