Cronaca
Omicidio De Girolamo, la Procura potrebbe riaprire le indagini
Da rivalutare la posizione di Giuseppe Cosmai, già indagato e scagionato
Trani - sabato 11 aprile 2015
La Procura della Repubblica di Trani potrà tornare ad indagare sull'omicidio di Nunzio De Girolamo, l'imprenditore edile tranese ucciso il 13 maggio 2011. Infatti, la Corte d'Assise di Trani con la sentenza che ha assolto i fratelli Savino e Lorenzo Lops con l'equivalente della vecchia formula d'insufficienza di prove ha disposto la trasmissione degli atti all'ufficio inquirente "perché valuti l'opportunità – così si legge nel dispositivo – di riaprire le indagini nei confronti di Giuseppe Cosmai".
Quest'ultimo, biscegliese, fu già indagato per concorso nell'omicidio premeditato di De Girolamo. Poi, però, il pubblico ministero Michele Ruggiero ritenne che "gli elementi indiziari emersi a suo carico non risultavano conclusivamente sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio" e perciò chiese l'archiviazione al giudice per le indagini preliminari che sposò la richiesta del pm nonostante l'opposizione promossa dai familiari di De Girolamo assistiti dagli avvocati Luigi Mastromauro ed Antonio Florio. In ogni caso la Procura potrà impugnare la sentenza che assolve il 34enne Savino Lops dall'accusa di omicidio ed il fratello Lorenzo dalle accuse di ricettazione riciclaggio perché "il fatto non costituisce reato", entrambi difesi dall'avvocato Giangregorio De Pascalis. Prima, però, sarà necessario attendere il deposito delle motivazioni di primo grado da cui si capirà anche se la Corte d'Assise, come avvenuto in altri casi, censurerà l'adeguatezza delle indagini.
Quest'ultimo, biscegliese, fu già indagato per concorso nell'omicidio premeditato di De Girolamo. Poi, però, il pubblico ministero Michele Ruggiero ritenne che "gli elementi indiziari emersi a suo carico non risultavano conclusivamente sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio" e perciò chiese l'archiviazione al giudice per le indagini preliminari che sposò la richiesta del pm nonostante l'opposizione promossa dai familiari di De Girolamo assistiti dagli avvocati Luigi Mastromauro ed Antonio Florio. In ogni caso la Procura potrà impugnare la sentenza che assolve il 34enne Savino Lops dall'accusa di omicidio ed il fratello Lorenzo dalle accuse di ricettazione riciclaggio perché "il fatto non costituisce reato", entrambi difesi dall'avvocato Giangregorio De Pascalis. Prima, però, sarà necessario attendere il deposito delle motivazioni di primo grado da cui si capirà anche se la Corte d'Assise, come avvenuto in altri casi, censurerà l'adeguatezza delle indagini.