Cronaca
Omicidio Di Vito: eseguita l'autopsia, tra 90 giorni saranno depositate le conclusioni
Venerdì l'indagato Troia potrebbe recarsi con la polizia sul luogo del delitto alla ricerca dell'arma
Trani - giovedì 19 settembre 2019
È stata eseguita oggi pomeriggio l'autopsia sul cadavere di Giovanni Di Vito, il 28enne tranese morto ad Andria giovedì scorso dopo una violenta lite con il 50enne andriese Celestino Troia per una banale precedenza stradale. L'autopsia è stata eseguita dal dottor Biagio Solarino dell'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, il quale dovrà anche accertare se la vittima avesse assunto medicinali, droga o alcol. Questa è stata una richiesta dell'avvocato di Troia Vincenzo Scianandrone accolta dal pubblico ministero Alessio Marangelli. Le conclusioni dell'autopsia saranno depositate entro 90 giorni.
La vedova di Di Vito anche per conto del figlio minorenne, per altro con lei presente al momento dell'alterco, ha nominato consulente di parte il dottor Gioacchino Di Corato. Nessun consulente, invece, hanno nominato gli altri famigliari del 28enne tranese né l'indagato accusato di omicidio volontario aggravato. L'autopsia sarà importante anche ai fini di valutare la ricostruzione dei fatti resa da Troia che ha sempre sostenuto di non aver inferto alcun fendente e di aver tenuto tra le mani il coltellino per legittima difesa su cui si sarebbe avventato Di Vito dopo averlo raggiunto.
Venerdì mattina Troia potrebbe recarsi, accompagnato dalla polizia, sul luogo in cui ha raccontato aver buttato il coltellino, arma del delitto, in quanto sopralluoghi degli investigatori non lo hanno portato alla luce.
La vedova di Di Vito anche per conto del figlio minorenne, per altro con lei presente al momento dell'alterco, ha nominato consulente di parte il dottor Gioacchino Di Corato. Nessun consulente, invece, hanno nominato gli altri famigliari del 28enne tranese né l'indagato accusato di omicidio volontario aggravato. L'autopsia sarà importante anche ai fini di valutare la ricostruzione dei fatti resa da Troia che ha sempre sostenuto di non aver inferto alcun fendente e di aver tenuto tra le mani il coltellino per legittima difesa su cui si sarebbe avventato Di Vito dopo averlo raggiunto.
Venerdì mattina Troia potrebbe recarsi, accompagnato dalla polizia, sul luogo in cui ha raccontato aver buttato il coltellino, arma del delitto, in quanto sopralluoghi degli investigatori non lo hanno portato alla luce.