Enti locali
Operazione Elgasud, il consulente legale del Comune da ragione a Ferrante
Arriva il parere: si andrà in Consiglio comunale. Le motivazioni
Trani - mercoledì 13 gennaio 2010
La cessione a Elgasud del ramo di utenze domestiche di Amet dovrà essere discussa in Consiglio Comunale. Dopo tante indiscrezioni, è giunto a Palazzo di Città il parere pro veritate che il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, aveva richiesto all'avvocato Franco Gagliardi Lagala per chiarire sia fosse o meno necessario un passaggio in aula.
La risposta del legale, già anticipata da diversi organi d'informazione, conferma, dunque, le tesi del capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante, che aveva diffidato il primo cittadino dall'assumere una decisione così delicata con una semplice deliberazione del CdA di Amet.
Nelle quattro pagine di parere, Gagliardi La Gala si allinea alle tesi formulate da Ferrante: «Ritengo sommessamente ma fermamente – scrive il legale – che la competenza ad assumere pertinenti e specifici indirizzi nei confronti dei programmi di sviluppo aziendale debba essere incardinata nell'alveo del Consiglio comunale».
Gagliardi La Gala ne spiega le ragioni: «Il Consiglio comunale vede segnatamente coagulata la centralità dei propri poteri nell'esplicazione delle funzioni di indirizzo e di controllo. La relativa norma si rinviene nel coacervo delle disposizioni dettate dall'articolo 42 del Testo unico approvato nel 2000 che demanda tali funzioni non solo nei confronti dell'operato dello stesso Ente Comune, ma anche nei confronti delle sue aziende. L'esplicazione di tali funzioni si ritraduce in deliberati che devono poi essere ritrasfusi ed osservati dalle aziende. Si aggiunga che l'intento aziendale di Amet è di tale valenza da incidere sulla sua struttura, sicché per la stessa legittimazione giuridica dell'intera operazione, l'opportunità di un preventivo atto di indirizzo diviene necessità. Non costituisce presupposto idoneo a scardinare l'acquisizione preventiva di un atto di indirizzo consiliare il fatto che l'autorità garante della concorrenza e del mercato, nella seduta del 2 dicembre 2009, ha formalmente avallato l'operazione di concentrazione prefigurata da Amet, riconoscendo che essa non da luogo a costituzione o rafforzamento di posizione dominante, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza».
«Vorrà dire che andremo in Consiglio sebbene in altri Comuni d'Italia abbiano agito diversamente». Questo il sintetico e sereno commento del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini. Di ben altro tenore le dichiarazioni del capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante, raggiunto telefonicamente da Traniweb. «Facendo l'opposizione in modo corretto, documentato e circostanziato – dice - alla lunga i risultati arrivano. Mi rincuora sapere che anche il consulente incaricato dal sindaco sia dell'avviso che la cessione del ramo di azienda di Amet all'Elgasud debba passare dal vaglio del Consiglio comunale. E' una vittoria non del sottoscritto, ma della legalità e del rispetto delle regole. Purtroppo un consigliere comunale per avere ragione anche in un caso solare come questo, deve far ricorso ad una diffida formale nei confronti del sindaco. Se non avessi compiuto questo atto si sarebbe proceduto alla cessione del ramo di azienda con l'assenso del solo sindaco. Mi chiedo perché si cerca sempre di trovare una facile scappatoia per andare avanti. Eppure, in questo caso, bastava sfogliare il testo unico degli Enti locali per capire dove stava la verità. Evidentemente qualcuno non è abituato a confrontarsi con le normative e le sentenze, oppure si voleva deliberamente espropriare il Consiglio Comunale di una propria competenza».
Ora la palla passa ai consiglieri comunali. «I componenti della maggioranza – conclude Ferrante - si assumeranno le responsabilità, siano esse giuridiche, finanziarie o politiche in merito al futuro dell'azienda nei prossimi anni».
Il Pd ha annunciato la convocazione di una conferenza stampa sull'argomento per giovedì 14 gennaio alle 16.30 al Vin Caffè.
La risposta del legale, già anticipata da diversi organi d'informazione, conferma, dunque, le tesi del capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante, che aveva diffidato il primo cittadino dall'assumere una decisione così delicata con una semplice deliberazione del CdA di Amet.
Nelle quattro pagine di parere, Gagliardi La Gala si allinea alle tesi formulate da Ferrante: «Ritengo sommessamente ma fermamente – scrive il legale – che la competenza ad assumere pertinenti e specifici indirizzi nei confronti dei programmi di sviluppo aziendale debba essere incardinata nell'alveo del Consiglio comunale».
Gagliardi La Gala ne spiega le ragioni: «Il Consiglio comunale vede segnatamente coagulata la centralità dei propri poteri nell'esplicazione delle funzioni di indirizzo e di controllo. La relativa norma si rinviene nel coacervo delle disposizioni dettate dall'articolo 42 del Testo unico approvato nel 2000 che demanda tali funzioni non solo nei confronti dell'operato dello stesso Ente Comune, ma anche nei confronti delle sue aziende. L'esplicazione di tali funzioni si ritraduce in deliberati che devono poi essere ritrasfusi ed osservati dalle aziende. Si aggiunga che l'intento aziendale di Amet è di tale valenza da incidere sulla sua struttura, sicché per la stessa legittimazione giuridica dell'intera operazione, l'opportunità di un preventivo atto di indirizzo diviene necessità. Non costituisce presupposto idoneo a scardinare l'acquisizione preventiva di un atto di indirizzo consiliare il fatto che l'autorità garante della concorrenza e del mercato, nella seduta del 2 dicembre 2009, ha formalmente avallato l'operazione di concentrazione prefigurata da Amet, riconoscendo che essa non da luogo a costituzione o rafforzamento di posizione dominante, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza».
«Vorrà dire che andremo in Consiglio sebbene in altri Comuni d'Italia abbiano agito diversamente». Questo il sintetico e sereno commento del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini. Di ben altro tenore le dichiarazioni del capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante, raggiunto telefonicamente da Traniweb. «Facendo l'opposizione in modo corretto, documentato e circostanziato – dice - alla lunga i risultati arrivano. Mi rincuora sapere che anche il consulente incaricato dal sindaco sia dell'avviso che la cessione del ramo di azienda di Amet all'Elgasud debba passare dal vaglio del Consiglio comunale. E' una vittoria non del sottoscritto, ma della legalità e del rispetto delle regole. Purtroppo un consigliere comunale per avere ragione anche in un caso solare come questo, deve far ricorso ad una diffida formale nei confronti del sindaco. Se non avessi compiuto questo atto si sarebbe proceduto alla cessione del ramo di azienda con l'assenso del solo sindaco. Mi chiedo perché si cerca sempre di trovare una facile scappatoia per andare avanti. Eppure, in questo caso, bastava sfogliare il testo unico degli Enti locali per capire dove stava la verità. Evidentemente qualcuno non è abituato a confrontarsi con le normative e le sentenze, oppure si voleva deliberamente espropriare il Consiglio Comunale di una propria competenza».
Ora la palla passa ai consiglieri comunali. «I componenti della maggioranza – conclude Ferrante - si assumeranno le responsabilità, siano esse giuridiche, finanziarie o politiche in merito al futuro dell'azienda nei prossimi anni».
Il Pd ha annunciato la convocazione di una conferenza stampa sull'argomento per giovedì 14 gennaio alle 16.30 al Vin Caffè.