Cronaca
Operazione FlyFish: 124 verifiche fra Trani e Barletta
Sotto controllo l'intera filiera della pesca marittima
Trani - martedì 10 marzo 2009
Dal pesce topo al bianchetto dell'indopacifico, questi alcuni dei prodotti ittici esteri oggetto della maxi operazione di polizia giudiziaria denominata "Fly Fish", conclusa oggi dal personale delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera su tutti i punti di importazione nazionale del pescato e nei grossi centri di distribuzione. Controllati aeroporti, magazzini di stoccaggio e scali portuali.
Un impegno, questa prima operazione del 2009, cha ha visto in cinque giorni coinvolti 2.222 uomini e donne dei 291 comandi territoriali costieri. Nei 7789 controlli effettuati, sono stati sequestrati oltre 63 mila chilogrammi di prodotto ittico, tra cui circa 7000 chilogrammi di novellame (prodotto ittico sottomisura e di cui ne è, pertanto, vietata la commercializzazione), proveniente dall'area indopacifica, destinato al mercato italiano, ove può essere facilmente spacciato per il più pregiato novellame di sardina nonchè 1200 chilogrammi di pesce topo, rara specie dell'atlantico settentrionale, proveniente dai mari del nord, venduto come "cuoricini di merluzzo", specie ancora priva di "denominazione commerciale" che ne consente la distribuzione sul mercato.
Tenendo ben presente il principio "tolleranza zero", i militari del Corpo hanno operato nell'ambito dell'attività di controllo dell'intera filiera della pesca marittima, in difesa dei consumatori e degli onesti lavoratori del settore. Nel Circondario marittimo di Barletta gli uomini impiegati dal Comandante Giuseppe Stola sono stati 19, per complessivi 124 verifiche a punti di sbarco, nei mercati e presso i grossisti a Trani e Barletta. Le violazioni accertate per mancanza di etichettatura, più numerose in passato, sono state solo 2, con un sensibile miglioramento generale delle condizioni igieniche nelle quali il prodotto ittico viene venduto.
Due sono state pure le violazioni per il mancato rispetto delle taglie minime, per cui sono stati sequestrati 160 chilogrammi di vongole, seppie e calamari sotto misura. Le contravvenzioni elevate ammontano ad oltre 3000 euro, mentre i responsabili delle violazioni penali sono stati segnalati alla procura di Trani e due sono stati i sequestri penali.
Nel corso dell'operazione, cui hanno partecipato anche 2 ispettori del Servizio Veterinario Area B dell'ASL BAT, sono stati effettuati anche campionamenti di pesce venduto per la verifica della concentrazione dei prodotti conservanti presenti ed in particolare dei solfiti, ammessi dalla legge e per la verità anche indicati sulle etichette dai commercianti. Il Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo, Giuseppe Stola, ha evidenziato che l'operazione conferma come ormai i controlli della Guardia Costiera in materia sono diventati costanti ed hanno cominciato a produrre Un importante effetto deterrente.
Un impegno, questa prima operazione del 2009, cha ha visto in cinque giorni coinvolti 2.222 uomini e donne dei 291 comandi territoriali costieri. Nei 7789 controlli effettuati, sono stati sequestrati oltre 63 mila chilogrammi di prodotto ittico, tra cui circa 7000 chilogrammi di novellame (prodotto ittico sottomisura e di cui ne è, pertanto, vietata la commercializzazione), proveniente dall'area indopacifica, destinato al mercato italiano, ove può essere facilmente spacciato per il più pregiato novellame di sardina nonchè 1200 chilogrammi di pesce topo, rara specie dell'atlantico settentrionale, proveniente dai mari del nord, venduto come "cuoricini di merluzzo", specie ancora priva di "denominazione commerciale" che ne consente la distribuzione sul mercato.
Tenendo ben presente il principio "tolleranza zero", i militari del Corpo hanno operato nell'ambito dell'attività di controllo dell'intera filiera della pesca marittima, in difesa dei consumatori e degli onesti lavoratori del settore. Nel Circondario marittimo di Barletta gli uomini impiegati dal Comandante Giuseppe Stola sono stati 19, per complessivi 124 verifiche a punti di sbarco, nei mercati e presso i grossisti a Trani e Barletta. Le violazioni accertate per mancanza di etichettatura, più numerose in passato, sono state solo 2, con un sensibile miglioramento generale delle condizioni igieniche nelle quali il prodotto ittico viene venduto.
Due sono state pure le violazioni per il mancato rispetto delle taglie minime, per cui sono stati sequestrati 160 chilogrammi di vongole, seppie e calamari sotto misura. Le contravvenzioni elevate ammontano ad oltre 3000 euro, mentre i responsabili delle violazioni penali sono stati segnalati alla procura di Trani e due sono stati i sequestri penali.
Nel corso dell'operazione, cui hanno partecipato anche 2 ispettori del Servizio Veterinario Area B dell'ASL BAT, sono stati effettuati anche campionamenti di pesce venduto per la verifica della concentrazione dei prodotti conservanti presenti ed in particolare dei solfiti, ammessi dalla legge e per la verità anche indicati sulle etichette dai commercianti. Il Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo, Giuseppe Stola, ha evidenziato che l'operazione conferma come ormai i controlli della Guardia Costiera in materia sono diventati costanti ed hanno cominciato a produrre Un importante effetto deterrente.