Operazione "Marmi puliti", il dossier

L'operazione "Marmi puliti" è stata organizzata dai comandanti dei reparti della stazione navale di Bari (tenente Antonello Maggiore) e della Compagnia di Trani (capitano Sabino Scolletta) su direttive dei loro superiori e con la collaborazione dei loro uomini. In allegato è possibile avere esatta contezza del lavoro svolto, documentato anche da un ampio report fotografico.


REPORT OPERAZIONE MARMI PULITI (PDF - 11 MB)L'operazione, esaltando le specificità del corpo in materia economico-finanziaria applicata alla materia ambientale, ha permesso una mappatura capillare delle aziende del settore lapideo operanti sul territorio e nell'entroterra.

I militari si sono soffermati maggiormente nelle aree in cui le attività di indagine (orientate anche dall'utilizzo i elicotteri e sommozzatori) indicavano potenziali attività poste in essere dalle marmerie in violazione della normativa vigente in materia ambientale.



L'intera operazione si è svolta, a più riprese, nell'arco temporale di un mese, nel corso del quale sono stati eseguiti 15 blitz, impiegando ogni giorno 12 militari (per un totale di 180 giornate-uomo) e con l'ausilio di tutti i mezzi a disposizione (terrestri, navali ed aerei) oltre che di apparecchiature elettroniche specifiche.

Avvalendosi del sistema gps e di immagini aeree georeferenziate, i militari hanno potuto effettuare la puntuale perimetrazione dei siti interessati dalle attività illecite e ricavare ogni altro elemento utile alla definizione dei fenomeni illeciti. Questi dati hanno permesso di arricchire e completare la banca dati di monitoraggio dei siti inquinati gestita dalla Regione Puglia.



L'attività ispettiva ha permesso inoltre di raccogliere elementi utili degni di successivi approfondimenti sotto il profilo fiscale che consentiranno ai Finanzieri di dare corso ad ulteriori attività di servizio.