Politica
Ospedale, Avantario (Pd): «Onco-ematologia rimane a Trani»
Il consigliere di maggioranza guarda oltre: «Narracci acquisti una nuova risonanza magnetica anche per noi»
Trani - lunedì 18 gennaio 2016
10.50
Scongiurato l'ennesimo depauperamento dei servizi sanitari tranesi, il consigliere comunale del Partito Democratico Carlo Avantario plaude all'operato della propria parte politica: «L'unità operativa semplice a valenza dipartimentale di onco-ematologia di Trani non si trasferisce, per il momento, all'ospedale di Barletta. Viene annullata la disposizione di servizio che prevedeva, appunto, tale trasferimento e addirittura si assegna un altro medico a questa struttura, per il buon funzionamento della stessa unità operativa. Insomma finalmente una buona notizia per Trani. Un risultato frutto dell'impegno di più persone, in primis dell'assessore regionale Domenico Santorsola, del sindaco di Trani Amedeo Bottaro, che ha promosso l'istituzione di un tavolo tecnico (del quale faccio parte come coordinatore insieme all'assessore alle politiche sociali Felice Di Lernia), che continuerà ad operare, a dare il proprio contributo, ad esprimere il proprio punto di vista sul Piano di riordino ospedaliero, ormai prossimo ad essere varato».
«Un risultato - continua Avantario - che è stato possibile concretizzare grazie alla sensibilità del direttore generale della Asl Bat, il dottor Ottavio Narracci, che abbiamo incontrato. Insomma siamo ovviamente contenti, ma non possiamo essere soddisfatti se, a quanto sembra, la permanenza della onco-ematologia sembra essere legata al varo del piano di riordino ospedaliero. Non ci arrendiamo al fatto che la chiusura potrebbe essere solo procrastinata, anzi, continuiamo il nostro impegno, come membri del tavolo tecnico (che ritengo debba essere allargato alla opposizione), che ora si trasferisce a livello regionale dal presidente Emiliano, al quale chiederemo di essere ascoltati e al quale presenteremo una proposta più articolata prodotta dal tavolo tecnico stesso».
«Nel frattempo, - prosegue il consigliere, già sindaco di Trani - continuiamo il dialogo con il direttore generale, al quale voglio ribadire una richiesta, da me già avanzata da tempo, per il nostro ospedale ormai " territoriale", che va rafforzato nei servizi già presenti e implementato con nuovi servizi, appunto, assecondando la sua vocazione al servizio della Bat: mi risulta che sia in itinere il bando per acquisire 2 risonanze magnetiche nucleari (RMN) nuove per l'Ospedale di Andria e per l'ospedale di Barletta dai costi sostenibili. Mi rivolgo quindi proprio al direttore Narracci: perché non acquistare, con un'estensione di gara, una terza risonanza magnetica, da destinare a Trani? Tale estensione innescherebbe un presumibile ribasso d'asta, previsto in questi casi, rendendo tale operazione ancor più conveniente. Qualcuno potrebbe pensare che tale richiesta sia motivata da atteggiamenti puramente campanilistici, ma i motivi di questa proposta sono più elevati: il diritto del cittadino di avere libero accesso, in tempi brevi, a tutte le cure e alle prestazioni diagnostiche richieste, senza essere costretto a "mendicare un favore", o a ricorrere a strutture private, o peggio ancora, a rinunciare ad alcune prestazioni. Caro direttore, le competenze a Trani ci sono, la struttura c'è, le liste di attesa lunghe non mancano. Ci pensi».
«Un risultato - continua Avantario - che è stato possibile concretizzare grazie alla sensibilità del direttore generale della Asl Bat, il dottor Ottavio Narracci, che abbiamo incontrato. Insomma siamo ovviamente contenti, ma non possiamo essere soddisfatti se, a quanto sembra, la permanenza della onco-ematologia sembra essere legata al varo del piano di riordino ospedaliero. Non ci arrendiamo al fatto che la chiusura potrebbe essere solo procrastinata, anzi, continuiamo il nostro impegno, come membri del tavolo tecnico (che ritengo debba essere allargato alla opposizione), che ora si trasferisce a livello regionale dal presidente Emiliano, al quale chiederemo di essere ascoltati e al quale presenteremo una proposta più articolata prodotta dal tavolo tecnico stesso».
«Nel frattempo, - prosegue il consigliere, già sindaco di Trani - continuiamo il dialogo con il direttore generale, al quale voglio ribadire una richiesta, da me già avanzata da tempo, per il nostro ospedale ormai " territoriale", che va rafforzato nei servizi già presenti e implementato con nuovi servizi, appunto, assecondando la sua vocazione al servizio della Bat: mi risulta che sia in itinere il bando per acquisire 2 risonanze magnetiche nucleari (RMN) nuove per l'Ospedale di Andria e per l'ospedale di Barletta dai costi sostenibili. Mi rivolgo quindi proprio al direttore Narracci: perché non acquistare, con un'estensione di gara, una terza risonanza magnetica, da destinare a Trani? Tale estensione innescherebbe un presumibile ribasso d'asta, previsto in questi casi, rendendo tale operazione ancor più conveniente. Qualcuno potrebbe pensare che tale richiesta sia motivata da atteggiamenti puramente campanilistici, ma i motivi di questa proposta sono più elevati: il diritto del cittadino di avere libero accesso, in tempi brevi, a tutte le cure e alle prestazioni diagnostiche richieste, senza essere costretto a "mendicare un favore", o a ricorrere a strutture private, o peggio ancora, a rinunciare ad alcune prestazioni. Caro direttore, le competenze a Trani ci sono, la struttura c'è, le liste di attesa lunghe non mancano. Ci pensi».