Territorio
Ospedale, conferenza dei sindaci il 10 febbraio
Ci sarà l'assessore regionale alla sanità. Il comitato delle associazioni andriesi è dalla nostra parte
BAT - mercoledì 8 febbraio 2012
12.42
E' stata convocata per il prossimo 10 febbraio (alle 11) la conferenza dei sindaci alla quale parteciperà l'assessore alla sanità della Regione Puglia, Ettore Attolini. La conferenza si riunirà presso la direzione della Asl Bat, ad Andria.
La conferenza dei sindaci è stata richiesta con forza dal sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, dopo il Consiglio comunale straordinario sul futuro dell'ospedale di Trani, riunitosi il 29 gennaio scorso nel salone del San Nicola Pellegrino. Tarantini conta di conoscere la posizione ufficiale in materia di politica sanitaria della Regione Puglia.
Al tavolo, il primo cittadino tranese ribadirà quanto emerso dal Consiglio comunale di Trani, portando con sé il documento approvato all'unanimità dall'assemblea nel quale si invitava la Regione e la direzione della Asl Bat a considerare i due plessi di Trani e Bisceglie come una unica realtà territoriale ospedaliera come è stato in questi anni, portando tutti i reparti chirurgici a Trani e quelli medici a Bisceglie. Nel documento vi è anche un'indicazione precisa circa l'ubicazione del secondo ospedale da realizzare nella Provincia: deve sorgere all'incrocio delle provinciali Trani-Corato e Andria-Bisceglie.
Nella battaglia per l'ospedale, Trani trova come alleato il coordinamento delle libere associazioni civiche andriesi: «Abbiamo seguito con enorme interesse la mobilitazione dei cittadini tranesi in occasione dell'assise pubblica - scrivono dal movimento - e crediamo che questa mobilitazione debba trasformarsi in azione civica permanente, al di sopra delle parti, della politica e dei suoi rappresentanti. Da parte nostra crediamo che questo sia anche il momento di dare un forte segnale alla nostra comunità, sostenendo le ragioni legittime degli amici tranesi e soprattutto isolando azioni sottobanco che mirano ad esaltare visibilità personalistiche che minano quella coesione sociale che con tanto sacrificio soprattutto il mondo associazionistico locale ha tentato negli anni di costruire, isolando posizioni populistiche che pure continuano ad essere espresse da personalità politiche che dovrebbero impiegare meglio il loro tempo, cercando consenso per il buon governo delle città e non già per le loro posizioni disgreganti e inneggianti alla conflittualità ad ogni costo. I sindaci, quindi, siano uniti a difendere l'ospedale di Trani ma anche a rigettare ipotesi di trasferimento della sede della Asl Bat da Andria. Il nuovo assessore regionale alla Sanità, quindi, sappia che operazioni ambigue, condizionate e politicizzate, in tal senso, non possono trovare spazio nella nostra Comunità formata non solo da politici piccoli piccoli abituati ad agire dall'alto del lor poter di casta, sfruttando fino all'ultimo il potere provvisorio, senza storia e senza interessi collettivi nella società in cui vivono ma anche da gente comune che ogni giorno sopporta ingiustizie e soprusi e che è stanca di assistere da spettatori passivi ai balletti, ai teatrini, alle commedie e alle tragedie comandate da taluni, singoli o organizzati».
La conferenza dei sindaci è stata richiesta con forza dal sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, dopo il Consiglio comunale straordinario sul futuro dell'ospedale di Trani, riunitosi il 29 gennaio scorso nel salone del San Nicola Pellegrino. Tarantini conta di conoscere la posizione ufficiale in materia di politica sanitaria della Regione Puglia.
Al tavolo, il primo cittadino tranese ribadirà quanto emerso dal Consiglio comunale di Trani, portando con sé il documento approvato all'unanimità dall'assemblea nel quale si invitava la Regione e la direzione della Asl Bat a considerare i due plessi di Trani e Bisceglie come una unica realtà territoriale ospedaliera come è stato in questi anni, portando tutti i reparti chirurgici a Trani e quelli medici a Bisceglie. Nel documento vi è anche un'indicazione precisa circa l'ubicazione del secondo ospedale da realizzare nella Provincia: deve sorgere all'incrocio delle provinciali Trani-Corato e Andria-Bisceglie.
Nella battaglia per l'ospedale, Trani trova come alleato il coordinamento delle libere associazioni civiche andriesi: «Abbiamo seguito con enorme interesse la mobilitazione dei cittadini tranesi in occasione dell'assise pubblica - scrivono dal movimento - e crediamo che questa mobilitazione debba trasformarsi in azione civica permanente, al di sopra delle parti, della politica e dei suoi rappresentanti. Da parte nostra crediamo che questo sia anche il momento di dare un forte segnale alla nostra comunità, sostenendo le ragioni legittime degli amici tranesi e soprattutto isolando azioni sottobanco che mirano ad esaltare visibilità personalistiche che minano quella coesione sociale che con tanto sacrificio soprattutto il mondo associazionistico locale ha tentato negli anni di costruire, isolando posizioni populistiche che pure continuano ad essere espresse da personalità politiche che dovrebbero impiegare meglio il loro tempo, cercando consenso per il buon governo delle città e non già per le loro posizioni disgreganti e inneggianti alla conflittualità ad ogni costo. I sindaci, quindi, siano uniti a difendere l'ospedale di Trani ma anche a rigettare ipotesi di trasferimento della sede della Asl Bat da Andria. Il nuovo assessore regionale alla Sanità, quindi, sappia che operazioni ambigue, condizionate e politicizzate, in tal senso, non possono trovare spazio nella nostra Comunità formata non solo da politici piccoli piccoli abituati ad agire dall'alto del lor poter di casta, sfruttando fino all'ultimo il potere provvisorio, senza storia e senza interessi collettivi nella società in cui vivono ma anche da gente comune che ogni giorno sopporta ingiustizie e soprusi e che è stanca di assistere da spettatori passivi ai balletti, ai teatrini, alle commedie e alle tragedie comandate da taluni, singoli o organizzati».