Sanità
Ospedale di Bisceglie: positivi anche gli ultimi due pazienti ricoverati nell’unità operativa di Medicina
Monitoraggio continuo nelle Rsa della Bat. Arrivano gli aiuti dalla Asl
Trani - giovedì 16 aprile 2020
6.24
Ospedale "Vittorio Emanuele" II di Bisceglie. Nella giornata di ieri sono risultati positivi gli ultimi due pazienti ricoverati presso l'unità operativa di Medicina: il blocco dei ricoveri era già stato disposto perché i posti letto potessero essere qualificati come Covid a dimissione totale dei pazienti presenti. I pazienti risultati positivi sono stati spostati, i luoghi sono stati sanificati ed è in corso l'analisi epidemiolgica dei contatti diretti per disporre i necessari periodi di quarantena.
Residenze assistenziali territoriali. Nella Rsa "San Giuseppe" da lunedì 13 ad oggi sono deceduti 4 pazienti di cui 3 positivi Covid. Sulla base delle attività di verifica eseguite nei giorni scorsi e considerate le difficoltà in merito alla scarsa disponiblità di personale, alla esigenze di medicinali e dispositivi di sicurezza è stato siglato un protocollo di intesa e sono stati garantiti già 4 turni infermieristici mentre sono 4 gli infermieri della Asl che hanno già dato disponibilità per lavorare nella struttura. Al momento sono state messe a disposizione della struttura.
Il monitoraggio della situazione è continuo: data la carenza di dispositivi di sicurezza sono state fornite n.50 mascherine FFP3 e n.20 visiere, n.100 mascherine chirurgiche, n.200 guanti sterili e medicinali necessari all'assistenza. Sono stati messi a disposizone anche scorte di sfigmomamometri.
Il Dipartimento di Prevenzione ha organizzato una task force con le igieniste Patrizia Albrizio ed Erika Lumento e con il tecnico della prevenzione Gennaro Cafagna che hanno già visitato 17 strutture sul territorio (tra Rsa Rssa e centri diurni) con l'obiettivo di verificare la corretta aderenza alle disposizioni per la prevenzione del contagio.
In particolare viene verificato il numero di ingressi, se c'è misurazione della temperatura all'ingresso, se è organizzata la presenza di esterni, come avvengono le pulizie e la santificazione dei luoghi, come è organizzata l'erogazione dei pasti, se ci sono dispositivi di sicurezza e se vengono utilizzati correttamente, se è stata fatta formazione al personale.
"Il monitoraggio nelle strutture in cui ci sono casi positivi è continuo – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – e i colleghi del dipartimento di prevenzione stanno lavorando anche sulle altre strutture per verificare che si siano organizzati nella maniera migliore possibile per garantire la sicurezza di pazienti e operatori".
Residenze assistenziali territoriali. Nella Rsa "San Giuseppe" da lunedì 13 ad oggi sono deceduti 4 pazienti di cui 3 positivi Covid. Sulla base delle attività di verifica eseguite nei giorni scorsi e considerate le difficoltà in merito alla scarsa disponiblità di personale, alla esigenze di medicinali e dispositivi di sicurezza è stato siglato un protocollo di intesa e sono stati garantiti già 4 turni infermieristici mentre sono 4 gli infermieri della Asl che hanno già dato disponibilità per lavorare nella struttura. Al momento sono state messe a disposizione della struttura.
Il monitoraggio della situazione è continuo: data la carenza di dispositivi di sicurezza sono state fornite n.50 mascherine FFP3 e n.20 visiere, n.100 mascherine chirurgiche, n.200 guanti sterili e medicinali necessari all'assistenza. Sono stati messi a disposizone anche scorte di sfigmomamometri.
Il Dipartimento di Prevenzione ha organizzato una task force con le igieniste Patrizia Albrizio ed Erika Lumento e con il tecnico della prevenzione Gennaro Cafagna che hanno già visitato 17 strutture sul territorio (tra Rsa Rssa e centri diurni) con l'obiettivo di verificare la corretta aderenza alle disposizioni per la prevenzione del contagio.
In particolare viene verificato il numero di ingressi, se c'è misurazione della temperatura all'ingresso, se è organizzata la presenza di esterni, come avvengono le pulizie e la santificazione dei luoghi, come è organizzata l'erogazione dei pasti, se ci sono dispositivi di sicurezza e se vengono utilizzati correttamente, se è stata fatta formazione al personale.
"Il monitoraggio nelle strutture in cui ci sono casi positivi è continuo – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – e i colleghi del dipartimento di prevenzione stanno lavorando anche sulle altre strutture per verificare che si siano organizzati nella maniera migliore possibile per garantire la sicurezza di pazienti e operatori".