Territorio
Ospedale di Trani, all'orizzonte ancora tagli e chiusure
Di Marzio convoca i capigruppo: «Parità di trattamento da parte della Asl». Riduzione di posti letto dovuti al piano degli accorpamenti
Trani - martedì 6 settembre 2011
Il presidente del Consiglio comunale di Trani, Giuseppe Di Marzio, ha convocato in via d'urgenza una conferenza dei capigruppo per esaminare la situazione sanitaria del territorio dopo le notizie riguardanti ulteriori riduzioni di posti letto dovuti al piano degli accorpamenti. Dalle notizie si evince che la Asl Bat starebbe predisponendo queste riduzioni per coprire i vuoti di organico medico e infermieristico, conseguenti alla interruzione dei contratti a tempo determinato previsti dal piano di rientro.
Gli accorpamenti, così come pensati, comporterebbero la chiusura di reparti presenti nell'ospedale di Trani, in funzione di un recupero di personale medico ed infermieristico da collocare in altri ospedali. Nella nota diffusa dal presidente del Consiglio comunale si ribadisce che «l'ospedale di trani non è un serbatoio da svuotare per favorire altre strutture ospedaliere». «Ci risulta - scrive Di Marzio - che a Trani siano già state accorpate chirurgia e ginecologia nonché urologia e ortopedia per fa fronte alle carenze di organico infermieristico. E' necessario che si tenga lo stesso atteggiamento anche nelle altre strutture ospedaliere della Asl».
Di Marzio ha tenuto a precisare che «ci si opporrà con ogni mezzo e con la massima determinazione a qualsiasi chiusura non prevista dall'attuale piano di rientro. Se si renderanno necessari accorpamenti fra Trani e Bisceglie e se l'assessore regionale Fiore dovesse confermare questa unificazione, gli accorpamenti in questione dovranno essere equilibrati in termini di posti letto e reparti chiusi fra le due strutture. In ogni caso si dovrà mantenere il personale risparmiato nell'ambito del presidio ospedaliero unificato di Trani-Bisceglie».
La conferenza dei capigruppo si è aggiornata a mercoledì prossimo per approvare un documento da inviare a tutte le autorità ed a tutti gli organi competenti.
Gli accorpamenti, così come pensati, comporterebbero la chiusura di reparti presenti nell'ospedale di Trani, in funzione di un recupero di personale medico ed infermieristico da collocare in altri ospedali. Nella nota diffusa dal presidente del Consiglio comunale si ribadisce che «l'ospedale di trani non è un serbatoio da svuotare per favorire altre strutture ospedaliere». «Ci risulta - scrive Di Marzio - che a Trani siano già state accorpate chirurgia e ginecologia nonché urologia e ortopedia per fa fronte alle carenze di organico infermieristico. E' necessario che si tenga lo stesso atteggiamento anche nelle altre strutture ospedaliere della Asl».
Di Marzio ha tenuto a precisare che «ci si opporrà con ogni mezzo e con la massima determinazione a qualsiasi chiusura non prevista dall'attuale piano di rientro. Se si renderanno necessari accorpamenti fra Trani e Bisceglie e se l'assessore regionale Fiore dovesse confermare questa unificazione, gli accorpamenti in questione dovranno essere equilibrati in termini di posti letto e reparti chiusi fra le due strutture. In ogni caso si dovrà mantenere il personale risparmiato nell'ambito del presidio ospedaliero unificato di Trani-Bisceglie».
La conferenza dei capigruppo si è aggiornata a mercoledì prossimo per approvare un documento da inviare a tutte le autorità ed a tutti gli organi competenti.