Vita di città
Ospedale di Trani, chiude ortopedia e forse non è finita
Laurora (Pd) preoccupato: «Temo altri accorpamenti all'orizzonte»
Trani - mercoledì 7 luglio 2010
Sulla possibile chiusura del reparto ortopedia del nosocomio tranese, il segretario cittadino del Pd, Tommaso Laurora, ha diffuso una nota alla stampa:
«Esterniamo profonda preoccupazione per la decisione di accorpare il reparto di ortopedia dell'ospedale San Nicola Pellegrino di Trani con quello di Bisceglie, anche se sappiamo che la durata del provvedimento di accorpamento sarà la più breve possibile e tale decisione è dovuta a carenza di medici. Però non possiamo negare che siamo tra l´incudine dei tagli del governo nazionale, anche previsti con la manovra economica di questi giorni, ed il martello della politica di risanamento dei bilanci delle Regioni che impongono restrizioni sulla spesa sanitaria anche in Puglia; il timore è che di qui a breve si possa procedere ad accorpare diversi reparti.
Quando si parla di tagli alla sanità, alla fine si parla di tagli ai servizi, e quello sanitario è un servizio essenziale. Oggi ad essere accorpato è, tra l'altro, un reparto altamente funzionale,ristrutturato di recente, e premiato dalle statistiche per pazienti e qualità del servizio. Ecco perché non possiamo che ritenerlo temporaneo. Si deve aprire urgentemente il confronto sulla strada dell´ospedale unico, che ad oggi rappresenta l´unica possibilità di salvaguardare gli interessi di questa parte di territorio della Bat. Non è una questione di parte politica, si tratta di tutelare il nostro territorio e chiediamo a tutte le forze politiche, di qualunque schieramento, di farsi parte attiva verso quel progetto di ospedale unico, che ad oggi, già previsto nel piano della salute regionale, rappresenta una valida possibilità per mantenere il servizio sanitario ad un livello accettabile sul nostro territorio».
«Esterniamo profonda preoccupazione per la decisione di accorpare il reparto di ortopedia dell'ospedale San Nicola Pellegrino di Trani con quello di Bisceglie, anche se sappiamo che la durata del provvedimento di accorpamento sarà la più breve possibile e tale decisione è dovuta a carenza di medici. Però non possiamo negare che siamo tra l´incudine dei tagli del governo nazionale, anche previsti con la manovra economica di questi giorni, ed il martello della politica di risanamento dei bilanci delle Regioni che impongono restrizioni sulla spesa sanitaria anche in Puglia; il timore è che di qui a breve si possa procedere ad accorpare diversi reparti.
Quando si parla di tagli alla sanità, alla fine si parla di tagli ai servizi, e quello sanitario è un servizio essenziale. Oggi ad essere accorpato è, tra l'altro, un reparto altamente funzionale,ristrutturato di recente, e premiato dalle statistiche per pazienti e qualità del servizio. Ecco perché non possiamo che ritenerlo temporaneo. Si deve aprire urgentemente il confronto sulla strada dell´ospedale unico, che ad oggi rappresenta l´unica possibilità di salvaguardare gli interessi di questa parte di territorio della Bat. Non è una questione di parte politica, si tratta di tutelare il nostro territorio e chiediamo a tutte le forze politiche, di qualunque schieramento, di farsi parte attiva verso quel progetto di ospedale unico, che ad oggi, già previsto nel piano della salute regionale, rappresenta una valida possibilità per mantenere il servizio sanitario ad un livello accettabile sul nostro territorio».