Politica

Ospedale di Trani e cardiologia, liste di attesa per sei mesi

Il consigliere De Laurentis torna a parlare di nosocomio

«Ad oltre un mese, dalla mia ultima accorata lettera aperta, devo purtroppo tornare sulla questione ospedale, non solo di Trani ma anche di Bisceglie. Insieme ad altri osservatori delle vicende cittadine ci eravamo già occupati delle difficoltà che, da anni ormai, attraversano i nostri ospedali, presidi istituiti a tutela della salute pubblica ed in particolare cittadina. Presidi di prossimità che in quanto tali sono i primi ai quali ci si rivolge per le urgenze, ma anche i primi e forse gli unici ai quali si rivolgono i cittadini più disagiati, quelli che non possono permettersi viaggi della speranza e visite in cliniche private.
Nella precedente lettera, un po' con enfasi un po' con orgoglio, c'eravamo definiti partigiani mentre altri ci chiamano campanilisti. Siamo campanilisti perché pretendiamo di essere assistiti nella nostra città da una struttura efficiente ed organizzata? Siamo campanilisti perché chiediamo di poter effettuare in ospedale una visita cardiologica in tempi accettabili e non dopo sei mesi? Siamo campanilisti perché chiediamo che, come è sempre stato in passato, i nostri figli siano tranesi, di nascita?
Sin dal suo insediamento, la nuova direzione generale ha mostrato una nuova e particolare attenzione sugli ospedali di Trani e Bisceglie. Certo è difficile porre rimedio allo scempio che è stato fatto dal piano Fitto. Un piano che, è stato ritenuto, redatto da contabili e non da medici, preoccupati di risparmiare quanto più è possibile, dagli ospedali "indifesi", per finanziare quelli di città più importanti. Città, co-capoluogo nel nostro caso, ritenute più importanti, non per storia, tradizioni e specializzazioni ma, più importanti forse, solo perché assistite da politici influenti. Ormai non è più sufficiente sopperire alle carenze di organico e dotazioni tecniche, con l'encomiabile disponibilità e sacrificio, anche del tempo libero, di medici ed infermieri.
Da rammentare poi che da alcuni mesi è esplosa la questione cardiologia. Ci era stato assicurato che, tempo alcune settimane, avremmo avuto buone notizie. Ed in effetti, a Trani vi era stata l'assunzione di un cardiologo, se pur a tempo determinato, non che bastasse ma… era qualcosa. È di ieri la notizia che la dottoressa neo assunta si è già dimessa. Non sappiamo quali siano le motivazioni, quel che è certo è che il compito della Direzione si presenta sempre più arduo. E pensare che se qualcuno dei cinque, dico cinque, cardiologi accaparrati da Andria fosse stato inviato a Trani, prima del trasferimento di uno da Trani ad Andria, forse non ci troveremmo nella situazione attuale. Andria pare abbia ben 16 cardiologi e noi tre, di cui 1 a cavallo tra Trani e Bisceglie.
Se il quadro era già a tinte fosche oggi è tendente al nero. Qualcuno già ipotizza che se non si reperissero nuovi cardiologi i 5 posti letto potrebbero essere eliminati, anche perché con l'attuale dotazione non si è più in grado di garantire i turni. Stessa questione anche per l'ospedale di Bisceglie, dove però hanno la consolazione che prima o poi aprirà l'UTIC. Ormai la situazione impone delle decisioni importanti, crediamo che l'ospedale unico Trani-Bisceglie debba smettere di essere solo un'idea e diventare un progetto definitivo e fattivo. In tale modo si potrebbero avere tutte le strutture complesse in un unico plesso potendo utilizzare insieme il personale dei due ospedali, con ritorni di benefici sia in termini d'offerta che in termini di risparmio. In tale modo anche il nostro nosocomio potrà diventare un centro di eccellenza, non più soggetto, o meno soggetto, alle influenze ed interferenze dei "nostri vicini".
Continuate pure a chiamarci campanilisti o partigiani, ma queste sono proposte per il bene comune non solo di qualcuno, politico o primario di turno. P.S. L'estate è alle porte e come già ebbi modo di scrivere nel 2006, alla precedente direzione, ci auguriamo di non dover più riscrivere che "Il sole batte forte ma dei condizionatori neanche … l'ombra".»Dr. Domenico De Laurentis
Consigliere Comunale di Trani
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