Enti locali
Ospedale di Trani, il confronto si sposta in tribunale
La giunta affida ad un legale il compito di impugnare al Tar il piano estivo della Asl. Il Pd sostiene la protesta
Trani - martedì 19 giugno 2012
11.17
La pazienza è terminata. La giunta comunale (riunitasi oggi nel salone dell'ospedale) ha approvato un provvedimento con cui si da mandato ad un legale di impugnare al Tar il piano di emergenza estiva della Asl Bat che di fatto azzera reparti e posti letto del San Nicola Pellegrino. L'incarico è stato affidato all'avvocato barese Luigi D'Ambrosio. Analoga strada potrebbe essere intrapresa dal Comune di Canosa.
Riserbato ha anche ipotizzato delle civili manifestazioni di protesta e dissenso, trovando sponda anche nelle dichiarazioni rilasciate attraverso un comunicato stampa dal commissario del Pd, Lorenzo Marchio Rossi. Rossi aveva invitato il sindaco a promuovere una mobilitazione generale a tutela del diritto alla salute dei cittadini tranesi. «Il piano estivo – scrive Marchio – è una chiusura mascherata dell'ospedale, così da creare le premesse di una futura e inappellabile chiusura. Di fatto si trasferiscono a Bisceglie il centro di Rianimazione e i posti letto di Cardiologia mentre a Barletta viene trasferita la Urologia e l'Ematologia. Ginecologia e Senologia Chirurgica chiudono. Chirurgia e Ortopedia non chiudono ufficialmente ma vengono a tal punto ridotte da essere inutili e quindi candidate alla chiusura. Già oggi i medici, chirurghi, ortopedici, ginecologi, anestesisti vengono spostati da Trani per far funzionare al meglio gli ospedali vicini a corto di personale. Eppure questo ospedale di recente è stato totalmente ristrutturato e quindi risulta praticamente a norma, cosa che non si può affermare per molti ospedali della nostra stessa Asl. Si tratta quindi di una violenza amministrativa e politica gratuita che offende la dignità della città. Rivendicando pari dignità don Bisceglie, siamo convinti che la Regione debba tornare alla vecchia organizzazione concepita e voluta proprio in sede regionale pochi anni fa di un presidio giuridicamente unificato e organizzato su due plessi complementari e con pari dignità, che garantirebbe la massima efficienza e funzionalità».
Di seguito l'intervista al sindaco Gigi Riserbato realizzata pochi minuti prima dell'inizio della giunta.
Riserbato ha anche ipotizzato delle civili manifestazioni di protesta e dissenso, trovando sponda anche nelle dichiarazioni rilasciate attraverso un comunicato stampa dal commissario del Pd, Lorenzo Marchio Rossi. Rossi aveva invitato il sindaco a promuovere una mobilitazione generale a tutela del diritto alla salute dei cittadini tranesi. «Il piano estivo – scrive Marchio – è una chiusura mascherata dell'ospedale, così da creare le premesse di una futura e inappellabile chiusura. Di fatto si trasferiscono a Bisceglie il centro di Rianimazione e i posti letto di Cardiologia mentre a Barletta viene trasferita la Urologia e l'Ematologia. Ginecologia e Senologia Chirurgica chiudono. Chirurgia e Ortopedia non chiudono ufficialmente ma vengono a tal punto ridotte da essere inutili e quindi candidate alla chiusura. Già oggi i medici, chirurghi, ortopedici, ginecologi, anestesisti vengono spostati da Trani per far funzionare al meglio gli ospedali vicini a corto di personale. Eppure questo ospedale di recente è stato totalmente ristrutturato e quindi risulta praticamente a norma, cosa che non si può affermare per molti ospedali della nostra stessa Asl. Si tratta quindi di una violenza amministrativa e politica gratuita che offende la dignità della città. Rivendicando pari dignità don Bisceglie, siamo convinti che la Regione debba tornare alla vecchia organizzazione concepita e voluta proprio in sede regionale pochi anni fa di un presidio giuridicamente unificato e organizzato su due plessi complementari e con pari dignità, che garantirebbe la massima efficienza e funzionalità».
Di seguito l'intervista al sindaco Gigi Riserbato realizzata pochi minuti prima dell'inizio della giunta.