Politica
Ospedale di Trani: mancano i fondi, ginecologia non riapre.
Laurora ha incontrato l'assessore regionale alla sanità Tommaso Fiore
Trani - venerdì 10 luglio 2009
«Fornire qualsiasi scadenza sulla riapertura del reparto di ginecologia dell'ospedale San Nicola Pellegrino al momento è pura demagogia. Con me l'assessore Fiore è stato chiaro: non ci sono soldi e, quindi, al momento non si può fare nulla». Il vice presidente del gruppo regionale dell'Unione di Centro Carlo Laurora ha incontrato l'assessore alle politiche della salute Tommaso Fiore in merito alle vicende riguardanti la riattivazione del reparto di ginecologia e ostetricia e alla chiusura del reparto di ortopedia del nosocomio tranese.
Il confronto è stato fortemente voluto dal consigliere regionale e commissario tranese dell'UdC per chiarire il perché del ritardo nella riapertura del reparto di ostetricia nonostante la delibera di giunta regionale n. 292 del 13 marzo del 2007 e della "chiusura estiva" di quello di ortopedia.
«Il confronto con l'assessore - spiega Laurora subito dopo l'incontro - è stato esplicativo e schietto: ho inteso ottenere dal professor Fiore delucidazione relativamente alla situazione dei due importanti reparti dell'ospedale di Trani». Le motivazioni fornite dall'assessore Fiore, sulla chiusura di ortopedia e sulla mancata riattivazione di ostetricia e ginecologia, riguardano la carenza di disponibilità finanziarie.
L'invito che il vice capogruppo regionale UdC Carlo Laurora ha rivolto all'assessore Fiore è stato quello di dare seguito alla delibera del 2007 e di attingere dal fondo sanitario. «L'assessore ha ribadito a più riprese che la razionalizzazione della spesa resta una priorità e, in periodo di carenza di fondi, risulta complicato sbloccare tali situazioni: Trani, però, non può non garantire quella completezza di cure socio-sanitarie che spettano di diritto a una rilevante comunità della nuova provincia pugliese. Da parte dell'assessore ho comunque trovato una grande disponibilità: comprende l'importanza di riportare il San Nicola Pellegrino a uno standard di offerta sanitaria soddisfacente e, pertanto, mi ha assicurato il massimo impegno per superare le difficoltà economiche in cui versa attualmente la sanità regionale».
Laurora e Fiore hanno deciso di riaggiornarsi martedì 14 luglio. L'assessore ha preso qualche giorno di tempo per fare ulteriori verifiche con i funzionari degli uffici della sanità, al fine di poter essere più preciso sui tempi di riattivazione di ginecologia e per tentare di trovare una soluzione alla chiusura del reparto di ortopedia. «E' evidente che non intendo mollare la presa - conclude Laurora. C'è un atto a cui bisogna dar seguito e continuerò a battermi fin quando il reparto di ginecologia non sarà riaperto».
Il confronto è stato fortemente voluto dal consigliere regionale e commissario tranese dell'UdC per chiarire il perché del ritardo nella riapertura del reparto di ostetricia nonostante la delibera di giunta regionale n. 292 del 13 marzo del 2007 e della "chiusura estiva" di quello di ortopedia.
«Il confronto con l'assessore - spiega Laurora subito dopo l'incontro - è stato esplicativo e schietto: ho inteso ottenere dal professor Fiore delucidazione relativamente alla situazione dei due importanti reparti dell'ospedale di Trani». Le motivazioni fornite dall'assessore Fiore, sulla chiusura di ortopedia e sulla mancata riattivazione di ostetricia e ginecologia, riguardano la carenza di disponibilità finanziarie.
L'invito che il vice capogruppo regionale UdC Carlo Laurora ha rivolto all'assessore Fiore è stato quello di dare seguito alla delibera del 2007 e di attingere dal fondo sanitario. «L'assessore ha ribadito a più riprese che la razionalizzazione della spesa resta una priorità e, in periodo di carenza di fondi, risulta complicato sbloccare tali situazioni: Trani, però, non può non garantire quella completezza di cure socio-sanitarie che spettano di diritto a una rilevante comunità della nuova provincia pugliese. Da parte dell'assessore ho comunque trovato una grande disponibilità: comprende l'importanza di riportare il San Nicola Pellegrino a uno standard di offerta sanitaria soddisfacente e, pertanto, mi ha assicurato il massimo impegno per superare le difficoltà economiche in cui versa attualmente la sanità regionale».
Laurora e Fiore hanno deciso di riaggiornarsi martedì 14 luglio. L'assessore ha preso qualche giorno di tempo per fare ulteriori verifiche con i funzionari degli uffici della sanità, al fine di poter essere più preciso sui tempi di riattivazione di ginecologia e per tentare di trovare una soluzione alla chiusura del reparto di ortopedia. «E' evidente che non intendo mollare la presa - conclude Laurora. C'è un atto a cui bisogna dar seguito e continuerò a battermi fin quando il reparto di ginecologia non sarà riaperto».