Vita di città
Palazzo Carcano, stipulato il contratto di cessione all'Agenzia del demanio
Presto all'interno gli uffici giudiziari. Il sindaco: «Per la città è un momento storico»
Trani - martedì 30 gennaio 2018
Cessare onerose locazioni passive, rispettare e potenziare la vocazione di polo giudiziario del Comune di Trani migliorando l'organizzazione delle sedi della giustizia, a beneficio dell'utenza e dell'economia, valorizzare il patrimonio storico e architettonico del territorio tranese, a beneficio della vocazione culturale e artistica della città. È questo il traguardo raggiunto con la stipula del contratto di cessione gratuita in proprietà, da parte del Comune ed in favore dello Stato, di Palazzo Carcano, dove saranno definitivamente allocati gli uffici giudiziari presenti nel territorio del Comune di Trani. Il contratto è stato sottoscritto alla presenza del sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, del presidente del tribunale di Trani, Antonio De Luca, e del direttore della direzione regionale Puglia e Basilicata dell'Agenzia del Demanio, Vincenzo Capobianco.
Tempistica record (appena 6 mesi) per arrivare alla firma dell'atto che delinea al meglio l'organizzazione in città degli spazi destinati ad uffici giudiziari. Una necessità impellente, evidenziata a più riprese, nel corso degli ultimi anni, dalla Conferenza permanente degli uffici giudiziari del circondario di Trani, che aveva evidenziato la necessità di avere a disposizione spazi sufficienti a seguito della avvenuta soppressione delle sedi distaccate del tribunale di Trani, tutte trasferite a Trani. Analogo, accorato invito era stato rivolto dal presidente del tribunale di Trani che aveva individuato proprio nella piena fruibilità di palazzo Carcano una possibile soluzione risolutrice.
L'attuale Amministrazione comunale ha lavorato alacremente per concretizzare questa possibilità. Palazzo Carcano sarà oggetto di lavori di completamento e rifunzionalizzazione del bene: un intervento di circa 5 milioni di euro, due dei quali proverranno dal Ministero di Giustizia. Gli ulteriori fondi necessari saranno reperiti dall'Agenzia del Demanio.
«C'era la volontà, da parte di questa amministrazione, di non perdere il tribunale», ha dichiarato il primo cittadino, Amedeo Bottaro. «Mi hanno insegnato - ha continuato - che nella vita bisogna restare sempre un metro davanti a tutti e quindi, per far questo, abbiamo pensato di mettere definitivamente una bandierina sulla nostra città. In passato ci hanno tolto l'ospedale certamente non ci potevano togliere anche il tribunale che caratterizza in pieno la nostra città. Bisognava mettere il Ministero e lo Stato nelle condizioni di poter continuare a stare a Trani nel migliore dei modi. Come? Consentendo l'ampliamento di un edificio di particolare pregio come Palazzo Carcano, trasferendolo formalmente allo Stato. Questo consentirà di utilizzare le risorse per completare i lavori e restituirlo, così, alla città e far sì che all'interno si svolgano le attività giudiziarie, risolvendo l'atavico problema degli spazi. Per la città è un momento storico».
Tempistica record (appena 6 mesi) per arrivare alla firma dell'atto che delinea al meglio l'organizzazione in città degli spazi destinati ad uffici giudiziari. Una necessità impellente, evidenziata a più riprese, nel corso degli ultimi anni, dalla Conferenza permanente degli uffici giudiziari del circondario di Trani, che aveva evidenziato la necessità di avere a disposizione spazi sufficienti a seguito della avvenuta soppressione delle sedi distaccate del tribunale di Trani, tutte trasferite a Trani. Analogo, accorato invito era stato rivolto dal presidente del tribunale di Trani che aveva individuato proprio nella piena fruibilità di palazzo Carcano una possibile soluzione risolutrice.
L'attuale Amministrazione comunale ha lavorato alacremente per concretizzare questa possibilità. Palazzo Carcano sarà oggetto di lavori di completamento e rifunzionalizzazione del bene: un intervento di circa 5 milioni di euro, due dei quali proverranno dal Ministero di Giustizia. Gli ulteriori fondi necessari saranno reperiti dall'Agenzia del Demanio.
«C'era la volontà, da parte di questa amministrazione, di non perdere il tribunale», ha dichiarato il primo cittadino, Amedeo Bottaro. «Mi hanno insegnato - ha continuato - che nella vita bisogna restare sempre un metro davanti a tutti e quindi, per far questo, abbiamo pensato di mettere definitivamente una bandierina sulla nostra città. In passato ci hanno tolto l'ospedale certamente non ci potevano togliere anche il tribunale che caratterizza in pieno la nostra città. Bisognava mettere il Ministero e lo Stato nelle condizioni di poter continuare a stare a Trani nel migliore dei modi. Come? Consentendo l'ampliamento di un edificio di particolare pregio come Palazzo Carcano, trasferendolo formalmente allo Stato. Questo consentirà di utilizzare le risorse per completare i lavori e restituirlo, così, alla città e far sì che all'interno si svolgano le attività giudiziarie, risolvendo l'atavico problema degli spazi. Per la città è un momento storico».