Eventi e cultura
Palazzo delle Arti Beltrani a Trani si illumina con i colori della bandiera ucraina per tutto il fine settimana
Il Centro culturale polifunzionale della città di Trani esprime vicinanza al popolo ucraino con questo gesto dal forte valore simbolico
Trani - sabato 26 febbraio 2022
11.14
"Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra."
Gianni Rodari (da Promemoria)
Sono i versi che campeggiano sulle pagine social ufficiali di Palazzo delle Arti Beltrani, Centro culturale polifunzionale della città di Trani (BT). Già da ieri sera e per tutto il fine settimana, l'elegante dimora storica in via Beltrani 51 sarà illuminata con i colori della bandiera ucraina, il giallo e blu, per testimoniare la vicinanza al popolo ucraino.
Scrigno di arte e custode di collezioni comunali e private, oltre che sede della Pinacoteca Ivo Scaringi, diventato negli anni polo strategico della vita culturale della città, il Palazzo si appresta ad inaugurare la mostra di Tarshito Il Sentiero del Viandante Innamorato (dal 26 febbraio al 25 aprile), promossa dai Poli biblio-museali di Puglia e dal Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia.
«Il nostro schieramento – spiegano – è semplicemente contro la guerra. E in guerra nessuno ha ragione. Un museo è tempio della cultura, custode della storia e presidio di Libertà con la elle maiuscola. L'arte rappresenta l'anima e lo spirito libero di chi la esprime».
La bandiera dell'Ucraina è stata adottata nel 1918, e viene interpretata come il cielo blu (simboleggiante la pace) sopra i campi di grano (simboleggianti la prosperità). I colori azzurro e giallo utilizzati dall'Ucraina dopo la riconquista dell'indipendenza hanno origine dalle insegne dei principati medioevali, utilizzati nel XIII secolo durante la lotta contro l'invasione mongola e dallo stemma dell'eroe nazionale Bogdan Chmel'nickj che pose fine al dominio polacco e lituano nel XVII secolo. Durante il dominio sovietico questa bandiera venne vietata, in quanto simbolo di nazionalismo.
«Il nostro gesto simbolico di illuminare con i colori della bandiera ucraina il Palazzo storico ha lo scopo di ricordare quanto sacra sia la Libertà e quanto folle e ingiusta sia la Guerra. Ciascuno, nel suo piccolo, può simbolicamente compiere un gesto, accendendo una candela, alzando per un minuto gli occhi al cielo, dipingendo un arcobaleno, scrivendo una poesia o una canzone. Ogni atto emblematico può aiutare a non dimenticare, ad essere presenti, a non restare indifferenti».
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra."
Gianni Rodari (da Promemoria)
Sono i versi che campeggiano sulle pagine social ufficiali di Palazzo delle Arti Beltrani, Centro culturale polifunzionale della città di Trani (BT). Già da ieri sera e per tutto il fine settimana, l'elegante dimora storica in via Beltrani 51 sarà illuminata con i colori della bandiera ucraina, il giallo e blu, per testimoniare la vicinanza al popolo ucraino.
Scrigno di arte e custode di collezioni comunali e private, oltre che sede della Pinacoteca Ivo Scaringi, diventato negli anni polo strategico della vita culturale della città, il Palazzo si appresta ad inaugurare la mostra di Tarshito Il Sentiero del Viandante Innamorato (dal 26 febbraio al 25 aprile), promossa dai Poli biblio-museali di Puglia e dal Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia.
«Il nostro schieramento – spiegano – è semplicemente contro la guerra. E in guerra nessuno ha ragione. Un museo è tempio della cultura, custode della storia e presidio di Libertà con la elle maiuscola. L'arte rappresenta l'anima e lo spirito libero di chi la esprime».
La bandiera dell'Ucraina è stata adottata nel 1918, e viene interpretata come il cielo blu (simboleggiante la pace) sopra i campi di grano (simboleggianti la prosperità). I colori azzurro e giallo utilizzati dall'Ucraina dopo la riconquista dell'indipendenza hanno origine dalle insegne dei principati medioevali, utilizzati nel XIII secolo durante la lotta contro l'invasione mongola e dallo stemma dell'eroe nazionale Bogdan Chmel'nickj che pose fine al dominio polacco e lituano nel XVII secolo. Durante il dominio sovietico questa bandiera venne vietata, in quanto simbolo di nazionalismo.
«Il nostro gesto simbolico di illuminare con i colori della bandiera ucraina il Palazzo storico ha lo scopo di ricordare quanto sacra sia la Libertà e quanto folle e ingiusta sia la Guerra. Ciascuno, nel suo piccolo, può simbolicamente compiere un gesto, accendendo una candela, alzando per un minuto gli occhi al cielo, dipingendo un arcobaleno, scrivendo una poesia o una canzone. Ogni atto emblematico può aiutare a non dimenticare, ad essere presenti, a non restare indifferenti».