Politica
Partito Democratico, commissariato il tesseramento a Bisceglie
Dopo il caso della maggioranza di Spina passata con il partito di Emiliano
BAT - giovedì 28 gennaio 2016
8.07 Comunicato Stampa
Il caso del tesseramento di massa al Pd di Bisceglie ha prodotto la reazione indignata del deputato Francesco Boccia e soprattutto il commissariamento del tesseramento del circolo di Bisceglie. E' stato nominato commissario Domenico De Santis. «Questa decisione - spiegano dal Pd pugliese - è stata assunta sentendo il segretario regionale, provinciale e la segretaria cittadina. In questi ultimi giorni sarà garantito il regolare svolgimento del tesseramento presso il circolo nella massima trasparenza. Infatti l'iscrizione online è solo una parte del procedimento di formalizzazione del tesseramento, la sua completezza avviene presso il circolo territoriale - spiegano - attraverso il ritiro personale della cedola. Per quanto attiene la legittima richiesta di iscrizione di rappresentanti istituzionali, nelle prossime settimane, gli organi politici e di garanzia saranno chiamati a decidere sui casi specifici. Il Partito Democratico è un partito aperto, plurale, democratico e libero», ribadisce il partito. «Chiunque può iscriversi al Pd se risponde alle caratteristiche sancite dallo statuto nazionale e dal codice etico. Infatti da mesi stiamo incentivando le nuove adesioni di cittadini e da mesi i nostri circoli sono aperti nei weekend per consentire la partecipazione attiva al Pd».
Sulla questione nel pomeriggio era intervenuto anche il deputato Francesco Boccia, presidente della Camera e anche consigliere comunale di Bisceglie, respinge l'idea di un tesseramento di massa da parte di esponenti di centrodestra. «Affronteremo - aveva detto - il caso nel Partito Democratico, a tutti i livelli, e capiremo molto presto se questa sorta di corrida della tessere online è stata un'iniziativa soltanto del presidente, di centrodestra, della Provincia Bat, Francesco Spina, o se qualcuno, con gravi responsabilità, lo ha spinto ad arruolare iscritti in un modo che non appartiene alla storia della nostra comunità politica».
Boccia aveva poi sottolineato che «il Pd è un partito aperto al civismo e alle esperienze libere di chiunque creda nei valori del partito, avendone i requisiti morali e politici. Chiunque può iscriversi, diventando attivista ma rispettando le regole chiare sui requisiti previsti dallo statuto. Aspettiamo di capire dagli organi di garanzia del partito, ai vari livelli, cosa sia realmente accaduto - aveva aggiunto - per poter esprimere un giudizio definitivo. Su una cosa però voglio essere chiaro fin da subito: il Pd a Bisceglie era e resta fermamente all'opposizione di un'amministrazione inadeguata, con gravi responsabilità nella gestione amministrativa e con evidenti commistioni tra una parte dell'apparato amministrativo, che si è prestato anche a questa iscrizione di massa, parte della rappresentanza politica e parte del sistema economico legato alla stessa attività dell'amministrazione. Su questi ultimi aspetti sarà inevitabile richiedere, come forza di opposizione, un faro acceso alla magistratura ordinaria e contabile. Ovviamente, i temi politici li affronteremo - aveva concluso - nelle sedi del Pd, con le regole del Pd».
Sulla questione nel pomeriggio era intervenuto anche il deputato Francesco Boccia, presidente della Camera e anche consigliere comunale di Bisceglie, respinge l'idea di un tesseramento di massa da parte di esponenti di centrodestra. «Affronteremo - aveva detto - il caso nel Partito Democratico, a tutti i livelli, e capiremo molto presto se questa sorta di corrida della tessere online è stata un'iniziativa soltanto del presidente, di centrodestra, della Provincia Bat, Francesco Spina, o se qualcuno, con gravi responsabilità, lo ha spinto ad arruolare iscritti in un modo che non appartiene alla storia della nostra comunità politica».
Boccia aveva poi sottolineato che «il Pd è un partito aperto al civismo e alle esperienze libere di chiunque creda nei valori del partito, avendone i requisiti morali e politici. Chiunque può iscriversi, diventando attivista ma rispettando le regole chiare sui requisiti previsti dallo statuto. Aspettiamo di capire dagli organi di garanzia del partito, ai vari livelli, cosa sia realmente accaduto - aveva aggiunto - per poter esprimere un giudizio definitivo. Su una cosa però voglio essere chiaro fin da subito: il Pd a Bisceglie era e resta fermamente all'opposizione di un'amministrazione inadeguata, con gravi responsabilità nella gestione amministrativa e con evidenti commistioni tra una parte dell'apparato amministrativo, che si è prestato anche a questa iscrizione di massa, parte della rappresentanza politica e parte del sistema economico legato alla stessa attività dell'amministrazione. Su questi ultimi aspetti sarà inevitabile richiedere, come forza di opposizione, un faro acceso alla magistratura ordinaria e contabile. Ovviamente, i temi politici li affronteremo - aveva concluso - nelle sedi del Pd, con le regole del Pd».