Politica
Partito Democratico, Boccia: «Bottaro simbolo del civismo, Spina del trasformismo»
Il commissario De Santis ha ratificato solo un tesseramento su due online
Trani - lunedì 1 febbraio 2016
20.35
«Un autentico esponente del civismo come il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, fortemente voluto dal Pd attraverso le primarie, riflette da mesi e mesi sull'adesione al Partito Democratico, con un sano travaglio interiore, tipico delle persone perbene. Dall'altra parte, sullo stesso territorio, c'è il presidente della Provincia Bat, Spina, eletto con i voti della destra, che da sempre gravita in partiti di centrodestra, avendo aderito anche a diversi partiti della stessa coalizione, che ha deciso di iscriversi al Pd non perché ne condivide l'idea di società e i valori morali, ma perché, ad un certo punto della sua vita politica lo ritiene più conveniente». Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, a conclusione della tre giorni di dibattiti (a Barletta, Trani e Trinitapoli) sulla legge di stabilità, nell'ambito dell'iniziativa del Gruppo Pd sulle "100 cose buone che fanno crescere l'Italia", ha commentato anche le procedure di tesseramento presso la sede del Pd di Bisceglie.
«Il Pd è una comunità politica con dei valori, dei principi sani e un'idea di società chiara, che mette al centro sempre la persona e considera il mercato sempre riformabile, un mezzo per redistribuire risorse, ricchezza e opportunità. Il Pd non ha nulla a che fare con i contratti scritti e controfirmati per siglare accordi politici, così come quelli mostrati alla stampa dagli esponenti di centrodestra nei giorni scorsi, che hanno visto coinvolto il presidente della provincia, Spina».
«Certo, cambiare idea è segno di intelligenza ma se davvero il presidente della Bat è stato improvvisamente folgorato dai nostri valori, si dimetta prima dell'istituzione che rappresenta con i voti di centrodestra e rispetti, come tutti, i tempi e le regole democratiche del nostro statuto. Nel frattempo, sarebbe più opportuno che si impegni nel rimettere in sesto il comune di Bisceglie, città con il triste record di debiti fuori bilancio di tutta la Puglia».
«Il commisario De Santis, che ringrazio per il lavoro svolto in queste ore, ha chiuso il tesseramento ratificando un tesserato on line su 2. Un richiedente su due non si è presentato; capiremo nei prossimi giorni se - ironizza Boccia - sono stati dei benefattori verso il Pd, regalandoci i 15 euro della tessera sottoscritta online ma non ritirata o se, cosa molto più plausibile, non hanno voluto metterci la faccia, presentandosi personalmente al circolo del Partito Democratico. Adesso saranno gli organi di garanzia del Pd, a dirci quante e quali anomalie si sono verificate e perché va rispettato lo Statuto».
«Il Pd è una comunità politica con dei valori, dei principi sani e un'idea di società chiara, che mette al centro sempre la persona e considera il mercato sempre riformabile, un mezzo per redistribuire risorse, ricchezza e opportunità. Il Pd non ha nulla a che fare con i contratti scritti e controfirmati per siglare accordi politici, così come quelli mostrati alla stampa dagli esponenti di centrodestra nei giorni scorsi, che hanno visto coinvolto il presidente della provincia, Spina».
«Certo, cambiare idea è segno di intelligenza ma se davvero il presidente della Bat è stato improvvisamente folgorato dai nostri valori, si dimetta prima dell'istituzione che rappresenta con i voti di centrodestra e rispetti, come tutti, i tempi e le regole democratiche del nostro statuto. Nel frattempo, sarebbe più opportuno che si impegni nel rimettere in sesto il comune di Bisceglie, città con il triste record di debiti fuori bilancio di tutta la Puglia».
«Il commisario De Santis, che ringrazio per il lavoro svolto in queste ore, ha chiuso il tesseramento ratificando un tesserato on line su 2. Un richiedente su due non si è presentato; capiremo nei prossimi giorni se - ironizza Boccia - sono stati dei benefattori verso il Pd, regalandoci i 15 euro della tessera sottoscritta online ma non ritirata o se, cosa molto più plausibile, non hanno voluto metterci la faccia, presentandosi personalmente al circolo del Partito Democratico. Adesso saranno gli organi di garanzia del Pd, a dirci quante e quali anomalie si sono verificate e perché va rispettato lo Statuto».