Vita di città
Pausa per La Locanda del Giullare, i gestori: «Difficoltà che ora non siamo più in grado di gestire»
Il ristorante in piazza Mazzini vede coinvolte persone con disabilità e fragilità sociale
Trani - sabato 20 agosto 2022
9.44
«Eccoci a darvi una notizia che non avremmo voluto darvi»: inizia così il post dei gestori de La Locanda del Giullare il ristorante gestito da persone con disabilità e fragilità sociale inaugurato lo scorso 22 aprile.
«La Locanda del Giullare è costretta ad una pausa. Nel nostro precedente post avevamo detto che non per nostra volontà questo piccolo sogno deve fermarsi. La nostra locanda non è semplicemente un luogo dove si fa ristorazione (anche se il mangiare ne è una parte essenziale!), ma fin da subito lo abbiamo inteso come un'esperienza di conoscenza, confronto, scambio con la bellezza della diversità e dell'imperfezione. Purtroppo coniugare il mondo della ristorazione con l'idea di un progetto di inclusione sociale non è semplice ma non impossibile! Da più parti abbiamo sentito, capito e compreso che la ristorazione è in difficoltà perchè non c'è più personale (e qui si potrebbero aprire molte riflessioni...) ma anche perchè vive di una serie di malesseri congeniti. Nonostante diverse manifestazioni di attenzione e vicinanza al nostro progetto da molti esperti del settore fin da subito abbiamo avuto difficoltà che ora non siamo più in grado di gestire! E allora abbiamo deciso che al momento la Locanda fa una pausa per ricostruire e ripartire meglio e più forti di prima con i suoi splendidi dipendenti, con le famiglie e con quanti, non solo in linea di principio, vorranno condividere con noi questo percorso!».
All'apertura il RistorArte contava 30 ragazzi, regolarmente assunti attraverso borse di lavoro, poi contratto a tempo determinato e infine indeterminato. Il progetto innovativo di inclusione e lavoro, ma anche culinario e artistico, era stato finanziato dalla Regione Puglia, con una cucina che propone un menù con ingredienti di prima scelta nel rispetto della filiera corta.
«La Locanda del Giullare è costretta ad una pausa. Nel nostro precedente post avevamo detto che non per nostra volontà questo piccolo sogno deve fermarsi. La nostra locanda non è semplicemente un luogo dove si fa ristorazione (anche se il mangiare ne è una parte essenziale!), ma fin da subito lo abbiamo inteso come un'esperienza di conoscenza, confronto, scambio con la bellezza della diversità e dell'imperfezione. Purtroppo coniugare il mondo della ristorazione con l'idea di un progetto di inclusione sociale non è semplice ma non impossibile! Da più parti abbiamo sentito, capito e compreso che la ristorazione è in difficoltà perchè non c'è più personale (e qui si potrebbero aprire molte riflessioni...) ma anche perchè vive di una serie di malesseri congeniti. Nonostante diverse manifestazioni di attenzione e vicinanza al nostro progetto da molti esperti del settore fin da subito abbiamo avuto difficoltà che ora non siamo più in grado di gestire! E allora abbiamo deciso che al momento la Locanda fa una pausa per ricostruire e ripartire meglio e più forti di prima con i suoi splendidi dipendenti, con le famiglie e con quanti, non solo in linea di principio, vorranno condividere con noi questo percorso!».
All'apertura il RistorArte contava 30 ragazzi, regolarmente assunti attraverso borse di lavoro, poi contratto a tempo determinato e infine indeterminato. Il progetto innovativo di inclusione e lavoro, ma anche culinario e artistico, era stato finanziato dalla Regione Puglia, con una cucina che propone un menù con ingredienti di prima scelta nel rispetto della filiera corta.