
Politica
"Per caso manco piazza della Repubblica è ricompresa nell'appalto?"
Interviene sulla manutenzione del verde pubblico Gianni Di Leo capogruppo della Lega in consiglio comunale.
Trani - mercoledì 19 marzo 2025
17.13
Sulla manutenzione del verde pubblico interviene, con un post pubblicato sul proprio profilo social, Gianni Di Leo, capogruppo della Lega in consiglio comunale: "Con determinazione dirigenziale n.1883 del 6/12/2022 venne affidato il servizio triennale di manutenzione del verde pubblico cittadino, per una cifra più che considerevole, ad un raggruppamento di imprese di Bitonto. Si tratta di un appalto che senza ombra di dubbio non ha dato risultati coerenti con le aspettative cittadine e con le somme stanziate, di cui peraltro non si è mai capito nulla in relazione al cronoprogramma degli interventi previsti, invero percepiti dalla cittadinanza come estemporanei e basati sulla improvvisazione. Solo nel 2024, dopo aver verificato un affidamento una tantum per la manutenzione del verde del Parco delle Tufare e della ex Pinetina di via Andria (...ahimè...) ad un'altra ditta di Bitonto, il dirigente dell'area urbanistica mi rende edotto che tali aree non erano state inserite nell'appalto. Un altro mistero gaudioso, un capolavoro di programmazione. In tale occasione chiesi come mai non fosse stato affidato (...sia pur una tantum..), in estensione di appalto, tale servizio al raggruppamento di Bitonto, utilizzando l'economia di scala derivante dall'affidamento milionario in atto. Non mi fu fornita risposta. Ora verifico che analoga metodologia si attua per piazza della Repubblica."
"Dopo il mitico intervento endoterapico ai lecci della storica piazza, abbandonati da anni al loro destino, effettuato da una ditta molto e specificatamente competente nella materia del verde pubblico, e cioè la nostra AMIU Spa , gli amministratori in carica misero in scena il solito battage propagandistico, inneggiando alla ritrovata vitalità dei nostri alberi. Evidentemente satolli per il risultato raggiunto e ritenendo di aver messo a tacere la sdegnata (ma secondo loro anche ingenua opinione pubblica), l'attuale amministrazione ha abbandonato la manutenzione del verde di piazza della Repubblica, che non si comprende se sia inserita nell'appalto milionario o meno. Di giardinieri in piazza della Repubblica non se ne è visto più nessuno, e quindi parte degli alberi sono cresciuti imitando le capigliature di Caparezza e Branduardi, mentre altri, comprese le palme, sono rinsecchiti nella indifferenza di chi è stato eletto per conservarli".
"Ed ecco che improvvisamente all'Albo Pretorio compare la determinazione dirigenziale n.299 del 13/3/2025 a firma del dirigente all'Ambiente ing. Ricchiuti, il quale si accorge che "...durante l'espletamento del servizio, sono emerse nuove esigenze di intervento straordinario legate alla crescita vegetativa dei lecci oltre il perimetro di Piazza della Repubblica e al disseccamento di lecci e palme". Volendo sorvolare sul concetto di "espletamento del servizio", di cui i lecci di Piazza della Repubblica sono oggettivamente ignari, evidentemente i tempi sono considerati maturi per un altro affidamento di manutenzione straordinaria. Mancano pochi mesi alle elezioni regionali....come potrebbe la piazza accogliere degnamente Antonio ed Elly, se non restituendole un minimo di dignità? E ancora una volta, invece di imporre con ordine di servizio all'appaltatore di effettuare quello per cui ha vinto l'appalto, si preferisce procedere ad un affidamento diretto di circa 28.000,00 euro ad altra ditta, solo che non è più di Bitonto, ma è di Bisceglie."
"Io non capisco se c'è o non c'è un appalto in corso, se le aree oggetto di appalto sono state consegnate con apposito verbale all'appaltatore e, in tal caso, cosa ci fa un'altra ditta sulle stesse aree? Non capisco perché non si utilizzi l'appaltatore per godere dell'economia di scala, non capisco perché usufruire solo di ditte forestiere. Non c'è uno straccio di motivazione per ricorrere ad affidamento diretto, piuttosto che all'appaltatore, non potendo bastare che la norma lo consente. Per caso manco piazza della Repubblica è ricompresa nell'appalto?"
Albo Pretorio, determina dirigenziale n.299 del 13/3/2025: https://trani.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/papca-p?p_p_id=jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet&p_p_lifecycle=2&p_p_state=pop_up&p_p_mode=view&p_p_resource_id=downloadAllegato&p_p_cacheability=cacheLevelPage&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_downloadSigned=false&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_id=4134786&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_action=mostraDettaglio&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_fromAction=recuperaDettaglio
"Dopo il mitico intervento endoterapico ai lecci della storica piazza, abbandonati da anni al loro destino, effettuato da una ditta molto e specificatamente competente nella materia del verde pubblico, e cioè la nostra AMIU Spa , gli amministratori in carica misero in scena il solito battage propagandistico, inneggiando alla ritrovata vitalità dei nostri alberi. Evidentemente satolli per il risultato raggiunto e ritenendo di aver messo a tacere la sdegnata (ma secondo loro anche ingenua opinione pubblica), l'attuale amministrazione ha abbandonato la manutenzione del verde di piazza della Repubblica, che non si comprende se sia inserita nell'appalto milionario o meno. Di giardinieri in piazza della Repubblica non se ne è visto più nessuno, e quindi parte degli alberi sono cresciuti imitando le capigliature di Caparezza e Branduardi, mentre altri, comprese le palme, sono rinsecchiti nella indifferenza di chi è stato eletto per conservarli".
"Ed ecco che improvvisamente all'Albo Pretorio compare la determinazione dirigenziale n.299 del 13/3/2025 a firma del dirigente all'Ambiente ing. Ricchiuti, il quale si accorge che "...durante l'espletamento del servizio, sono emerse nuove esigenze di intervento straordinario legate alla crescita vegetativa dei lecci oltre il perimetro di Piazza della Repubblica e al disseccamento di lecci e palme". Volendo sorvolare sul concetto di "espletamento del servizio", di cui i lecci di Piazza della Repubblica sono oggettivamente ignari, evidentemente i tempi sono considerati maturi per un altro affidamento di manutenzione straordinaria. Mancano pochi mesi alle elezioni regionali....come potrebbe la piazza accogliere degnamente Antonio ed Elly, se non restituendole un minimo di dignità? E ancora una volta, invece di imporre con ordine di servizio all'appaltatore di effettuare quello per cui ha vinto l'appalto, si preferisce procedere ad un affidamento diretto di circa 28.000,00 euro ad altra ditta, solo che non è più di Bitonto, ma è di Bisceglie."
"Io non capisco se c'è o non c'è un appalto in corso, se le aree oggetto di appalto sono state consegnate con apposito verbale all'appaltatore e, in tal caso, cosa ci fa un'altra ditta sulle stesse aree? Non capisco perché non si utilizzi l'appaltatore per godere dell'economia di scala, non capisco perché usufruire solo di ditte forestiere. Non c'è uno straccio di motivazione per ricorrere ad affidamento diretto, piuttosto che all'appaltatore, non potendo bastare che la norma lo consente. Per caso manco piazza della Repubblica è ricompresa nell'appalto?"
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