Territorio
Per l'allargamento della Trani-Andria servono più fondi
Bat, l'assessore Di Marzio ha fatto il punto della situazione. Palazzo Palmieri ha ospitato la seduta del Consiglio provinciale
Trani - martedì 18 ottobre 2011
Palazzo Palmieri ha ospitato la seduta del Consiglio provinciale di Barletta Andria Trani. Ad inaugurarla, un minuto di raccoglimento che l'assise ha voluto tributare in ricordo delle cinque vittime che hanno tragicamente perso la vita durante il crollo di una palazzina a Barletta, lo scorso 3 ottobre. Le note del silenzio sono state intonate da un militare del nono reggimento Fanteria di stanza a Trani presso la caserma Lolli Ghetti.
Nel corso della seduta il Consiglio provinciale, dopo lunga discussione in aula, ha rigettato con 12 voti contrari e 5 voti favorevoli (astenuto il consigliere Sabino Troia), l'ordine del giorno presentato dal consigliere provinciale Giuseppe Dipaola (La buona politica) relativo alla sede provinciale dell'Archivio di Stato, oggetto di querelle campanilistica e di un derby Trani-Barletta.
Si è invece discusso sui lavori della strada provinciale Trani-Andria, così come richiesto dal consigliere Pina Marmo (gruppo mistro) con un'interpellanza. Puntuale la risposta dell'assessore ai lavori pubblici ed alle infrastrutture della Bat, Giuseppe Di Marzio. Come si ricorderà, i lavori di ammodernamento ed allargamento del piano viabile e relative pertinenze lungo la strada provinciale erano stati aggiudicati il 3 novembre del 2010. La determina successivamente è stata oggetto di alcuni ricorsi amministrativi da parte delle ditte escluse. Sia il Tar della Puglia che il Consiglio di Stato hanno rigettato la sospensiva nei confronti di una ditta ricorrente, mentre nei confronti della seconda si è ancora in attesa della valutazione sul merito del Tar.
«In attesa della definizione di questi ricorsi – ha spiegato Di Marzio - il settore infrastrutture, viabilità e trasporti della Provincia, diretto da Giuseppe Merra, si è attivato per la verifica puntuale, sul piano della fattibilità tecnica, della compatibilità tra le lavorazioni previste dal cronoprogramma (che saranno eseguite dall'appaltatore) e quelle relative alla risoluzione delle interferenze con i servizi pubblici (che dovranno invece essere eseguite dagli Enti erogatori degli stessi servizi). Dagli accertamenti avvenuti in opportune conferenze con gli Enti gestori dei sottoservizi è emerso come, a fronte di un'iniziale previsione di spesa (progetto approvato dalla Provincia di Bari) di circa 154 mila euro a carico della Provincia di Barletta Andria Trani, l'onere a nostro carico fosse in realtà di 800 mila euro, comprendendo anche i costi per la bonifica degli ordigni bellici, l'espianto ed il reimpianto degli alberi di ulivo. A tali costi, si aggiungono anche le risorse che il competente servizio espropri andrà a rideterminare in ragione dell'effettivo valore dei beni assoggettati alla procedure espropriative per la realizzazione dell'opera».
A questo punto, la Provincia di Barletta Andria Trani ha deciso di intraprendere due percorsi utili a reperire le risorse finanziarie aggiuntive, come spiegato dallo stesso assessore: «Il primo riguarda un'istanza indirizzata all'assessorato alle infrastrutture strategiche ed alla mobilità della Regione Puglia, nonché al Ministero dello sviluppo economico, per l'autorizzazione all'utilizzo delle economie d'asta accertate per 6.382.604,42 euro. Il secondo percorso - ha concluso Di Marzio - consiste invece nell'attivazione, in collaborazione con il Comune di Trani, delle procedure per l'acquisizione dei suoli oggetti di esproprio, attraverso la perequazione urbanistica in sostituzione dei pagamenti corrispettivi».
Nel corso della seduta il Consiglio provinciale, dopo lunga discussione in aula, ha rigettato con 12 voti contrari e 5 voti favorevoli (astenuto il consigliere Sabino Troia), l'ordine del giorno presentato dal consigliere provinciale Giuseppe Dipaola (La buona politica) relativo alla sede provinciale dell'Archivio di Stato, oggetto di querelle campanilistica e di un derby Trani-Barletta.
Si è invece discusso sui lavori della strada provinciale Trani-Andria, così come richiesto dal consigliere Pina Marmo (gruppo mistro) con un'interpellanza. Puntuale la risposta dell'assessore ai lavori pubblici ed alle infrastrutture della Bat, Giuseppe Di Marzio. Come si ricorderà, i lavori di ammodernamento ed allargamento del piano viabile e relative pertinenze lungo la strada provinciale erano stati aggiudicati il 3 novembre del 2010. La determina successivamente è stata oggetto di alcuni ricorsi amministrativi da parte delle ditte escluse. Sia il Tar della Puglia che il Consiglio di Stato hanno rigettato la sospensiva nei confronti di una ditta ricorrente, mentre nei confronti della seconda si è ancora in attesa della valutazione sul merito del Tar.
«In attesa della definizione di questi ricorsi – ha spiegato Di Marzio - il settore infrastrutture, viabilità e trasporti della Provincia, diretto da Giuseppe Merra, si è attivato per la verifica puntuale, sul piano della fattibilità tecnica, della compatibilità tra le lavorazioni previste dal cronoprogramma (che saranno eseguite dall'appaltatore) e quelle relative alla risoluzione delle interferenze con i servizi pubblici (che dovranno invece essere eseguite dagli Enti erogatori degli stessi servizi). Dagli accertamenti avvenuti in opportune conferenze con gli Enti gestori dei sottoservizi è emerso come, a fronte di un'iniziale previsione di spesa (progetto approvato dalla Provincia di Bari) di circa 154 mila euro a carico della Provincia di Barletta Andria Trani, l'onere a nostro carico fosse in realtà di 800 mila euro, comprendendo anche i costi per la bonifica degli ordigni bellici, l'espianto ed il reimpianto degli alberi di ulivo. A tali costi, si aggiungono anche le risorse che il competente servizio espropri andrà a rideterminare in ragione dell'effettivo valore dei beni assoggettati alla procedure espropriative per la realizzazione dell'opera».
A questo punto, la Provincia di Barletta Andria Trani ha deciso di intraprendere due percorsi utili a reperire le risorse finanziarie aggiuntive, come spiegato dallo stesso assessore: «Il primo riguarda un'istanza indirizzata all'assessorato alle infrastrutture strategiche ed alla mobilità della Regione Puglia, nonché al Ministero dello sviluppo economico, per l'autorizzazione all'utilizzo delle economie d'asta accertate per 6.382.604,42 euro. Il secondo percorso - ha concluso Di Marzio - consiste invece nell'attivazione, in collaborazione con il Comune di Trani, delle procedure per l'acquisizione dei suoli oggetti di esproprio, attraverso la perequazione urbanistica in sostituzione dei pagamenti corrispettivi».