Vita di città
Periferie alla sbando, via Duchessa d'Andria come una discarica
Rifiuti abbandonati lungo la strada, ma è sempre la stessa storia
Trani - lunedì 29 giugno 2015
7.30
Dopo la segnalazione della scorsa settimana su via Castriota Scanderberg, questa settimana ritorniamo a denunciare il degrado e la sporcizia frutto dell'inciviltà più riprovevole che regnano nelle periferie tranesi. Quest'oggi sottoponiamo all'attenzione pubblica, quanto avviene in via Duchessa d'Andria: una strada molto trafficata di giorno, molto meno di notte, un luogo quindi perfetto per sbarazzarsi indisturbati di tutti quei rifiuti che invece dovrebbero essere deposti all'isola ecologica.
L'abbiamo percorsa tutta, partendo dal lato della Polveriera, per intenderci. Abbiamo incontrato inizialmente pochi rifiuti ai bordi del marciapiede (il che non farebbero presagire una situazione anomala trattandosi di una via di Trani), per poi imbattersi, in prossimità dello svincolo che conduce per via Delle Tufare, in tutt'altra situazione: divani e poltrone abbandonate, insieme a molta altra roba. Quello che vi si trova è riduttivo spiegarlo a parole, tant'è che pare di aver sbagliato strada e di essersi ritrovati per caso all'ingresso di una discarica: brandelli di scarpe e indumenti sparsi, pneumatici, materassi, materiale edilizio di ogni genere, scarti alimentari, elettrodomestici dismessi.
Il paradosso è che i due bidoni (di cui uno pure rovesciato sul marciapiede) sono completamente vuoti: non ci si scomoda nemmeno ad aprirli e gettare questa roba al loro interno. Ci chiediamo come mai i tranesi si ostinino a recarsi volontariamente in questi luoghi nascosti (sicuramente non di passaggio) per gettare i propri rifiuti se comunque il servizio di rilascio degli stessi presso l'isola ecologica è totalmente gratuito? Indubbiamente la scarsa attenzione delle istituzione per le periferie rimane ancora una tra le piaghe della città; che i cittadini siano anni luce lontani dal senso civico e dal mettere in pratica un minimo di logica nello smaltimento dei rifiuti (anche solo per quelli definiti speciali) è, però, ancor più grave.
L'abbiamo percorsa tutta, partendo dal lato della Polveriera, per intenderci. Abbiamo incontrato inizialmente pochi rifiuti ai bordi del marciapiede (il che non farebbero presagire una situazione anomala trattandosi di una via di Trani), per poi imbattersi, in prossimità dello svincolo che conduce per via Delle Tufare, in tutt'altra situazione: divani e poltrone abbandonate, insieme a molta altra roba. Quello che vi si trova è riduttivo spiegarlo a parole, tant'è che pare di aver sbagliato strada e di essersi ritrovati per caso all'ingresso di una discarica: brandelli di scarpe e indumenti sparsi, pneumatici, materassi, materiale edilizio di ogni genere, scarti alimentari, elettrodomestici dismessi.
Il paradosso è che i due bidoni (di cui uno pure rovesciato sul marciapiede) sono completamente vuoti: non ci si scomoda nemmeno ad aprirli e gettare questa roba al loro interno. Ci chiediamo come mai i tranesi si ostinino a recarsi volontariamente in questi luoghi nascosti (sicuramente non di passaggio) per gettare i propri rifiuti se comunque il servizio di rilascio degli stessi presso l'isola ecologica è totalmente gratuito? Indubbiamente la scarsa attenzione delle istituzione per le periferie rimane ancora una tra le piaghe della città; che i cittadini siano anni luce lontani dal senso civico e dal mettere in pratica un minimo di logica nello smaltimento dei rifiuti (anche solo per quelli definiti speciali) è, però, ancor più grave.