Vita di città
Pianco urbanistico, il Tar accoglie il primo ricorso di un privato
Ferrante (Pd): «I nodi cominciano a venire al pettine»
Trani - giovedì 12 novembre 2009
«Stanno arrivando in commissione urbanistica le prime proposte di delibera di Consiglio comunale sui Pue, i piani esecutivi del Pug, eppure la delibera sul Pug è stata parzialmente annullata.
Più precisamente, la delibera di Consiglio comunale numero 109 del 2007 sulle osservazioni al Pug è stata parzialmente annullata mentre è stata annullata la delibera, sempre di Consiglio comunale, numero 10 del 2005 sulla definizione dei vincoli caducati.
Questo non lo dice il sottoscritto, ma una sentenza del Tar Puglia/sezione seconda del 22 ottobre 2009 che, al contempo, per effetto dell'obbligo conformativo derivante dall'annullamento, dice che l'amministrazione, intimata, dovrà provvedere a nuova pianificazione in variante dell'area. Questo è l'esito di uno solo dei ricorsi, anche contro il Pug, presentato da privati.
Ora, siccome di ricorsi contro il Pug ve ne sono decine e decine, non è che il tanto decantato Pug comincia a fare acqua? Lo chiediamo ai signori di Palazzo di Città che, in questi anni, hanno tessuto le lodi di uno strumento che, passato all'esame dei giudici amministrativi, comincia a mostrare i segni dell'approssimazione nella lunga trafila del Pug.
Oggi si sta dando attuazione al Pug attraverso i Pue, quando lo strumento principale, cioè il Pug stesso, riceve censure pesanti di carattere amministrativo con due annullamenti riferiti a situazioni particolari ed uno di portata generale sulle aree a vincolo caducato».
Fabrizio Ferrante
Capogruppo PD
Più precisamente, la delibera di Consiglio comunale numero 109 del 2007 sulle osservazioni al Pug è stata parzialmente annullata mentre è stata annullata la delibera, sempre di Consiglio comunale, numero 10 del 2005 sulla definizione dei vincoli caducati.
Questo non lo dice il sottoscritto, ma una sentenza del Tar Puglia/sezione seconda del 22 ottobre 2009 che, al contempo, per effetto dell'obbligo conformativo derivante dall'annullamento, dice che l'amministrazione, intimata, dovrà provvedere a nuova pianificazione in variante dell'area. Questo è l'esito di uno solo dei ricorsi, anche contro il Pug, presentato da privati.
Ora, siccome di ricorsi contro il Pug ve ne sono decine e decine, non è che il tanto decantato Pug comincia a fare acqua? Lo chiediamo ai signori di Palazzo di Città che, in questi anni, hanno tessuto le lodi di uno strumento che, passato all'esame dei giudici amministrativi, comincia a mostrare i segni dell'approssimazione nella lunga trafila del Pug.
Oggi si sta dando attuazione al Pug attraverso i Pue, quando lo strumento principale, cioè il Pug stesso, riceve censure pesanti di carattere amministrativo con due annullamenti riferiti a situazioni particolari ed uno di portata generale sulle aree a vincolo caducato».
Fabrizio Ferrante
Capogruppo PD