
Enti locali
Piano del personale, altra denuncia dalla Csa-Flp
Contestate le 5 delibere approvate dalla giunta: «Illegittime». Chiesta l’immediata revoca in autotutela dei provvedimenti
Trani - giovedì 30 maggio 2013
12.34
Piano triennale del fabbisogno del personale: è ancora guerra tra il sindacato Csa-Flp e l'amministrazione. Il sindacato presente un altro esposto denuncia chiedendo la revoca in autotutela delle 5 delibere di giunta approvate negli ultimi mesi e propedeutiche all'assunzione di nuovo personale al Comune.
Michele Giuliano (segretario territoriale della Csa-Flp) ha contestato nuovamente i provvedimenti adottati dall'esecutivo: «Oltre all'incapacità di programmazione dell'Ente – scrive Giuliano - emergono in tutta evidenza gravi profili di illegittimità dei provvedimenti adottati». Oltre ad elencare alcune violazioni, Giuliano evidenzia che il costo per le 10 assunzioni previste ammonterebbe a 660.200 euro quando il Comune, con un'altra operazione avrebbe potuto spendere di meno: «Se si reperissero le risorse all'interno dell'Ente facendo progredire il personale del Comune di Trani già professionalizzato si realizzerebbe una concreta economia pari a complessivi 118.400 euro, economia, questa, riutilizzabile mediante assunzioni che mirino al soddisfacimento delle esigenze organizzative senza ledere le legittime aspettative dei dipendenti di ruolo».
«Tenuto in debito conto il principio di discrezionalità della pubblica amministrazione – sottolinea Giuliano - emerge in maniera del tutto evidente la disapplicazione dei principi di buon andamento della stessa e di economicità dell'attività amministrativa, tutti deliberatamente elusi. Ancor più grave è prendere atto che nessuna organizzazione sindacale, ad eccezione della nostra, pare essere interessata a tutelare le legittime aspettative dei dipendenti comunali ed a richiedere il rispetto dei principi e delle norme di legge a tutt'oggi vigenti».
Michele Giuliano (segretario territoriale della Csa-Flp) ha contestato nuovamente i provvedimenti adottati dall'esecutivo: «Oltre all'incapacità di programmazione dell'Ente – scrive Giuliano - emergono in tutta evidenza gravi profili di illegittimità dei provvedimenti adottati». Oltre ad elencare alcune violazioni, Giuliano evidenzia che il costo per le 10 assunzioni previste ammonterebbe a 660.200 euro quando il Comune, con un'altra operazione avrebbe potuto spendere di meno: «Se si reperissero le risorse all'interno dell'Ente facendo progredire il personale del Comune di Trani già professionalizzato si realizzerebbe una concreta economia pari a complessivi 118.400 euro, economia, questa, riutilizzabile mediante assunzioni che mirino al soddisfacimento delle esigenze organizzative senza ledere le legittime aspettative dei dipendenti di ruolo».
«Tenuto in debito conto il principio di discrezionalità della pubblica amministrazione – sottolinea Giuliano - emerge in maniera del tutto evidente la disapplicazione dei principi di buon andamento della stessa e di economicità dell'attività amministrativa, tutti deliberatamente elusi. Ancor più grave è prendere atto che nessuna organizzazione sindacale, ad eccezione della nostra, pare essere interessata a tutelare le legittime aspettative dei dipendenti comunali ed a richiedere il rispetto dei principi e delle norme di legge a tutt'oggi vigenti».