Vita di città
Piazza Gradenico, eccola tra degrado e opere invasive
Da anni l'area è abbandonata a se stessa
Trani - mercoledì 22 marzo 2017
9.40
Guardare piazza Gradenico, meglio nota come piazza Sant'Agostino, è un vero colpo al cuore. L'installazione dei riduttori del gas metano (ormai ingabbiati in un armadio metallico) è solo l'ultimo atto di uno scempio che non ha precedenti nelle piazze di Trani. Qualcuno, probabilmente, ricorderà quando nel 2006 si decise di trasformare la parte antistante la Chiesa di Sant'Agostino, addirittura, in un parcheggio. La pavimentazione era dissestata, sarebbe stato necessario un intervento pesante di ristrutturazione. Nelle more di questo intervento l'amministrazione comunale consentì durante la stagione estiva di far parcheggiare le auto sul piazzale. Furono anche tracciati gli stalli.
Per fortuna quell'idea rimase un caso isolato e le auto, dopo quell'estate, non sono più ritornate sul marciapiede. Anzi, per evitare che qualcosa del genere possa accadere abusivamente, sono stati anche installati dei paletti su uno dei due versanti che affacciano su via Bovio. Ma dall'esperienza parcheggio a oggi, nulla è cambiato. Il restyling della piazza è rimasto un'idea, anzi una chimera. E la pavimentazione rimane tutta dissestata e pericolosa per i numerosi frequentatori, soprattutto anziani, che amano sostare sulle panchine di entrambi i piazzali.
I grossi tubi gialli installati da 2I Rete Gas, che nulla hanno a che fare con la natura ottocentesca dell'area, sono dunque l'ultimo atto di un destino che nessuno, dal 2006 a oggi, ha voluto o potuto cambiare. Eppure la piazza meriterebbe un intervento decisivo di ristrutturazione. Ma per ora nessuno sembra pensarci. Il tutto, fino alla prossima bruttura urbanistica.
Per fortuna quell'idea rimase un caso isolato e le auto, dopo quell'estate, non sono più ritornate sul marciapiede. Anzi, per evitare che qualcosa del genere possa accadere abusivamente, sono stati anche installati dei paletti su uno dei due versanti che affacciano su via Bovio. Ma dall'esperienza parcheggio a oggi, nulla è cambiato. Il restyling della piazza è rimasto un'idea, anzi una chimera. E la pavimentazione rimane tutta dissestata e pericolosa per i numerosi frequentatori, soprattutto anziani, che amano sostare sulle panchine di entrambi i piazzali.
I grossi tubi gialli installati da 2I Rete Gas, che nulla hanno a che fare con la natura ottocentesca dell'area, sono dunque l'ultimo atto di un destino che nessuno, dal 2006 a oggi, ha voluto o potuto cambiare. Eppure la piazza meriterebbe un intervento decisivo di ristrutturazione. Ma per ora nessuno sembra pensarci. Il tutto, fino alla prossima bruttura urbanistica.