Attualità
Piazza Gradenigo: possibile spiraglio di luce per la “piazza che muore”?
Ferrante: “Prudenza con le scadenze ma si vorrebbe avere il destino scritto della piazza per settembre”
Trani - giovedì 15 agosto 2024
08.00
Con una presenza oramai di routine tra gli argomenti trattati, Piazza Gradenigo torna a prendersi la scena. Le condizioni della piazza, sulla quale ci siamo recati dall'inizio dell'anno con cadenza regolare, non sarebbero infatti mai cambiate, (parrebbero anzi addirittura peggiorate), suscitando non pochi disagi.
A dare nuove informazioni e chiarimenti in merito al destino della storica piazza è intervenuto, ai nostri microfoni, il vicesindaco Ferrante: "Per i primi giorni di settembre i tecnici dovrebbero depositare la progettazione definitiva per la piazza", ci dice il vicesindaco aprendo, (si spera), uno spiraglio al cambiamento.
"L'intervento di riqualificazione riguarderà la parte della Piazza più adiacente alla chiesa – (quella dissestata per intenderci) - ove si stanno facendo eseguire rilievi peritali per comprendere quali e quante piante salvare. Da qui si giungerà alla progettazione definitiva che arriverà alla giunta. Per poi giungere ad una gara di appalti" continua Ferrante.
Giunge una risposta anche all'interrogativo che riguarda l'altra parte della piazza, (quella che si affaccia direttamente sul Corso): "Sull'altra parte della Piazza c'è già la perizia di un agronomo del comune. Potrebbero essere effettuati interventi sugli alberi, qualcuno va abbattuto come detto dall'agronomo. Uniche criticità di questo lato della Piazza sono gli alloggi delle piante, ma procederemo alla chiusura degli occhielli".
Tuttavia prudenza sul dare termini e scadenze precise: "Le tempistiche possono essere influenzate da imprevisti, ritardi e varie. Ci preme risolvere le 1000 criticità che si trascinano da anni. Giustamente ai cittadini interessa vedere l'operaio al lavoro, ma purtroppo questo avviene a valle, a monte ci sono procedure e situazioni amministrative complesse".
Così il Vicesindaco, che poi conclude ritornando a parlare dei "propositi" per settembre: "Si vorrebbe avere almeno il destino scritto della piazza a settembre per poi fare la gara".
Nel frattempo nuove immagini, scattate proprio in questi giorni, testimoniano le condizioni della piazza. Immagini ancora una volta capaci di descrivere da sole la situazione riprovevole.
E se solo un mese fa un gruppo di turisti stranieri si stupiva delle condizioni del luogo, chiedendosi "is this Trani?!" con aria meravigliata, la cittadinanza pare arresasi alla condizione, vista oramai come qualcosa quasi normale e familiare.
Se si volesse usare un eufemismo, ci si potrebbe rivolgere alla piazza come la: "piazza che muore", stando alla comparsa, ogni volta, di nuove crepe e spaccature sul suolo.
Potenziale aggravante è che Piazza Gradenigo sia anche punto di arrivo per i turisti, oltre che luogo strettamente collegato con il centro storico. Ciò la rende un biglietto da visita equivalente al presentarsi ad un colloquio di lavoro in mutande, magari anche bucate.
Un pensiero deve andare poi, come espresso nel corso dell'intervista anche da Ferrante stesso, a tutti quei soggetti più "a rischio caduta" come anziani e bambini, "bisogna intervenire anche per prevenire altre cadute".
Un punto così centrale della città, ma prima di tutto una piazza abitata da cittadini, è necessario torni ad essere vivibile L'augurio è che, se pur incerte, le scadenze vengano rispettate il più possibile, per permettere ad una Piazza storica, di tornare ad essere punto forte del centro storico.
A dare nuove informazioni e chiarimenti in merito al destino della storica piazza è intervenuto, ai nostri microfoni, il vicesindaco Ferrante: "Per i primi giorni di settembre i tecnici dovrebbero depositare la progettazione definitiva per la piazza", ci dice il vicesindaco aprendo, (si spera), uno spiraglio al cambiamento.
"L'intervento di riqualificazione riguarderà la parte della Piazza più adiacente alla chiesa – (quella dissestata per intenderci) - ove si stanno facendo eseguire rilievi peritali per comprendere quali e quante piante salvare. Da qui si giungerà alla progettazione definitiva che arriverà alla giunta. Per poi giungere ad una gara di appalti" continua Ferrante.
Giunge una risposta anche all'interrogativo che riguarda l'altra parte della piazza, (quella che si affaccia direttamente sul Corso): "Sull'altra parte della Piazza c'è già la perizia di un agronomo del comune. Potrebbero essere effettuati interventi sugli alberi, qualcuno va abbattuto come detto dall'agronomo. Uniche criticità di questo lato della Piazza sono gli alloggi delle piante, ma procederemo alla chiusura degli occhielli".
Tuttavia prudenza sul dare termini e scadenze precise: "Le tempistiche possono essere influenzate da imprevisti, ritardi e varie. Ci preme risolvere le 1000 criticità che si trascinano da anni. Giustamente ai cittadini interessa vedere l'operaio al lavoro, ma purtroppo questo avviene a valle, a monte ci sono procedure e situazioni amministrative complesse".
Così il Vicesindaco, che poi conclude ritornando a parlare dei "propositi" per settembre: "Si vorrebbe avere almeno il destino scritto della piazza a settembre per poi fare la gara".
Nel frattempo nuove immagini, scattate proprio in questi giorni, testimoniano le condizioni della piazza. Immagini ancora una volta capaci di descrivere da sole la situazione riprovevole.
E se solo un mese fa un gruppo di turisti stranieri si stupiva delle condizioni del luogo, chiedendosi "is this Trani?!" con aria meravigliata, la cittadinanza pare arresasi alla condizione, vista oramai come qualcosa quasi normale e familiare.
Se si volesse usare un eufemismo, ci si potrebbe rivolgere alla piazza come la: "piazza che muore", stando alla comparsa, ogni volta, di nuove crepe e spaccature sul suolo.
Potenziale aggravante è che Piazza Gradenigo sia anche punto di arrivo per i turisti, oltre che luogo strettamente collegato con il centro storico. Ciò la rende un biglietto da visita equivalente al presentarsi ad un colloquio di lavoro in mutande, magari anche bucate.
Un pensiero deve andare poi, come espresso nel corso dell'intervista anche da Ferrante stesso, a tutti quei soggetti più "a rischio caduta" come anziani e bambini, "bisogna intervenire anche per prevenire altre cadute".
Un punto così centrale della città, ma prima di tutto una piazza abitata da cittadini, è necessario torni ad essere vivibile L'augurio è che, se pur incerte, le scadenze vengano rispettate il più possibile, per permettere ad una Piazza storica, di tornare ad essere punto forte del centro storico.