Vita di città
Piazza Longobardi, da oggi è un cantiere
A giorni è previsto l’abbattimento della copertura. Addio mercato del pesce, diverrà un'elegante isola pedonale
Trani - martedì 8 febbraio 2011
Questione di abitudini, di memoria corta o probabilmente di scarsa informazione. Questa mattina c'era ancora gente che faceva capolino in piazza Longobardi nella convinzione di trovare il settimanale mercato alimentare. Gli avventori in realtà hanno trovato qualche pescatore abusivo e le lamiere del cantiere. Piazza Longobardi, così come l'abbiamo conosciuta noi, chiude i battenti per sempre.
Addio mercato del pesce, addio mercato alimentare. Piazza Longobardi diverrà un'elegante isola pedonale. Niente più puzza di pesce ed altri odori. La piazza avrà la stessa pavimentazione di via San Giorgio, a giorni sarà anche abbattuta la copertura. Al posto delle colonne in cemento spunteranno lecci.
Da sito caotico per scambi commerciali diventerà luogo di passeggio. Al centro della piazza verrà collocato un monumento in rame e acciaio satinato dedicato alla storia degli Statuti marittimi. Cinque pannelli che riprodurranno l'evento della promulgazione degli Ordinamenta Maris (anno 1063), per ricordare l'epoca in cui la città aveva esercitato, in materia di traffici marittimi, un'autonoma potestà normativa di cui si erano fatti interpreti i consoli della città, Angelo de Bramo, Simone de Brado e Nicola de Roggiero.
Addio mercato del pesce, addio mercato alimentare. Piazza Longobardi diverrà un'elegante isola pedonale. Niente più puzza di pesce ed altri odori. La piazza avrà la stessa pavimentazione di via San Giorgio, a giorni sarà anche abbattuta la copertura. Al posto delle colonne in cemento spunteranno lecci.
Da sito caotico per scambi commerciali diventerà luogo di passeggio. Al centro della piazza verrà collocato un monumento in rame e acciaio satinato dedicato alla storia degli Statuti marittimi. Cinque pannelli che riprodurranno l'evento della promulgazione degli Ordinamenta Maris (anno 1063), per ricordare l'epoca in cui la città aveva esercitato, in materia di traffici marittimi, un'autonoma potestà normativa di cui si erano fatti interpreti i consoli della città, Angelo de Bramo, Simone de Brado e Nicola de Roggiero.