Vita di città
Piazza Longobardi, festa per l'inaugurazione
E Tarantini promette l'apertura di un parco pubblico a villa Bini. «Un altro piccolo regalo alla città». Le foto della cerimonia
Trani - mercoledì 7 dicembre 2011
20.47
Le polemiche finiscono in secondo piano. Piazza Longobardi viene inaugurata fra sorrisi e assoluta convinzione di aver fatto «un altro piccolo regalo alla città». Gli amministratori locali ne sono assolutamente certi. Via il mercato del pesce dopo due secoli, via la copertura ed il tanfo, ecco la distesa di pietra e le cinque lastre con incisi gli Statuti marittimi. «Il mercato ittico qui non aveva più senso» commenta il sindaco Giuseppe Tarantini. «Il nostro centro storico acquista in bellezza con un altro spazio elegante e fruibile. Adesso aspettiamo il completamento dei lavori al basolato di via Statuti marittimi per aggiungere un altro prezioso tassello al nostro lavoro».
Poco prima dell'inizio della cerimonia d'inaugurazione, abbiamo raccolto le sensazioni della gente. Molti gradiscono «il senso di ordine e di pulizia» tipico delle prime volte, i pescatori masticano amaro per aver perso un luogo abituale di lavoro, quasi tutti segnalano l'assenza di bagni pubblici (cronica carenza della città) e della fontanina, presente sulla piazza prima dei lavori. «Non tornerà più» taglia corto l'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino: «Veniva usata per lavare le macchine o per riempire cisterne di mezzi poi destinati verso i campi. L'acqua è un bene prezioso e va razionalizzato, non sprecato».
Prima della chiusura, il sindaco annuncia un regalo di Natale per la città: «Presto inaugureremo il parco pubblico di villa Bini. E' il primo risultato tangibile dall'adozione del piano urbanistico generale e dall'approvazione dei piani urbanistici esecutivi».
Poco prima dell'inizio della cerimonia d'inaugurazione, abbiamo raccolto le sensazioni della gente. Molti gradiscono «il senso di ordine e di pulizia» tipico delle prime volte, i pescatori masticano amaro per aver perso un luogo abituale di lavoro, quasi tutti segnalano l'assenza di bagni pubblici (cronica carenza della città) e della fontanina, presente sulla piazza prima dei lavori. «Non tornerà più» taglia corto l'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino: «Veniva usata per lavare le macchine o per riempire cisterne di mezzi poi destinati verso i campi. L'acqua è un bene prezioso e va razionalizzato, non sprecato».
Prima della chiusura, il sindaco annuncia un regalo di Natale per la città: «Presto inaugureremo il parco pubblico di villa Bini. E' il primo risultato tangibile dall'adozione del piano urbanistico generale e dall'approvazione dei piani urbanistici esecutivi».