Cronaca
Piazza Longobardi teatro di una maxi rissa: sei fermi, danni alle auto di Polizia e Carabinieri
Futili motivi avrebbero innescato i disordini. Episodi di violenza che preoccupano i cittadini
Trani - mercoledì 2 ottobre 2024
07.00
Torna alla ribalta delle cronache tranesi Piazza Longobardi, che tra incendi a locali, chiusure, risse, ha fatto parlare molto di sé negli ultimi anni. Sabato sera due "bande" , tra andriesi e tranesi avrebbero cominciato a azzuffarsi per futili motivi con calci, pugni e una violenza tale da aver richiesto l'intervento di Polizia e Carabinieri. Pare che addirittura nel tentativo di sedare la rissa sarebbero state addirittura danneggiate le auto delle forze dell'ordine, che hanno condotto in caserma sei persone e che stanno indagando sull'accaduto.
L'episodio sta suscitando grande sconforto nei cittadini: il riscontro della frequenza di questi accadimenti incute preoccupazione e pone tanti interrogativi. "Queste cose a Trani non succedevano fino a pochi anni fa, che cosa sta accadendo?", si chiede un residente dal centro storico: "Si circolava tranquilli, anche di sera, è come davvero se l'atmosfera stesse cambiando, ci si sente poco protetti, ma soprattutto è come se abitassimo in una Trani che non è più la cittadina tranquilla di un tempo".
Le forze dell'ordine stanno assicurando un regime di controlli maggiori, ma anche una riflessione profonda sulla prevenzione di questo tipo di china sociale sarebbe auspicabile.
L'episodio sta suscitando grande sconforto nei cittadini: il riscontro della frequenza di questi accadimenti incute preoccupazione e pone tanti interrogativi. "Queste cose a Trani non succedevano fino a pochi anni fa, che cosa sta accadendo?", si chiede un residente dal centro storico: "Si circolava tranquilli, anche di sera, è come davvero se l'atmosfera stesse cambiando, ci si sente poco protetti, ma soprattutto è come se abitassimo in una Trani che non è più la cittadina tranquilla di un tempo".
Le forze dell'ordine stanno assicurando un regime di controlli maggiori, ma anche una riflessione profonda sulla prevenzione di questo tipo di china sociale sarebbe auspicabile.