Enti locali
Più polizia in città dopo l'omicidio? Ne pagheranno i cittadini
La Consap non condivide le scelte della Prefettura, richiede programmazione
Trani - giovedì 22 gennaio 2015
7.16
Sistema Trani, discarica sotto sequestro e omicidio Ferrante. Tre drammatici episodi che hanno catapultato la "perla dell'Adriatico" al centro della gogna mediatica nazionale. Una città che ormai da mesi rantola nel buio, sopraffatta dalla criminalità. Al centro del dibattito torna, così, il problema della sicurezza.
La protezione dei cittadini, in questo momento più che mai, dovrebbe rappresentare una priorità assoluta. Nella mattinata di ieri, la Prefettura ha analizzato tutti gli aspetti di questo problema controverso. Dal dibattito è emerso che l'unica via per garantire la sicurezza è intensificare la presenza di Forze dell'Ordine in città. Ma è davvero questa la soluzione giusta? A rispondere è il segretario provinciale della Consap, Uccio Persia: «Assolutamente no. Si tratta di una soluzione tampone. La presenza del Reparto protezione crimine offrirebbe solo momentaneamente una sensazione di protezione. Credo, invece, che per risolvere i problemi reali della città sia necessario programmare interventi di sicurezza a medio-lungo termine».
Sembrerebbe, inoltre, che questo tipo di soluzione non garantisca nessun tipo di beneficio ai cittadini. Tutt'altro, paradossalmente sarebbero proprio i cittadini a rimetterci. «La polizia – ha commentato Persia – intervenendo sul territorio aumenta i controlli. Anche i cittadini intenti a svolgere le proprie attività quotidiane si sentirebbero ostacolati da questo assalto di Forze dell'Ordine».
Il segretario provinciale Consap ha sottolineato che a Trani, come in tutta la Provincia, c'è carenza di mezzi ma soprattutto carenza di personale. Il personale in servizio, inoltre, ha più di quarant'anni. «Si tratta di fattori che non fanno altro che aggravare il problema della sicurezza. Nel corso degli anni, nessuna Amministrazione si è occupata delle forze di Polizia e, soprattutto, della sicurezza del cittadino».
La protezione dei cittadini, in questo momento più che mai, dovrebbe rappresentare una priorità assoluta. Nella mattinata di ieri, la Prefettura ha analizzato tutti gli aspetti di questo problema controverso. Dal dibattito è emerso che l'unica via per garantire la sicurezza è intensificare la presenza di Forze dell'Ordine in città. Ma è davvero questa la soluzione giusta? A rispondere è il segretario provinciale della Consap, Uccio Persia: «Assolutamente no. Si tratta di una soluzione tampone. La presenza del Reparto protezione crimine offrirebbe solo momentaneamente una sensazione di protezione. Credo, invece, che per risolvere i problemi reali della città sia necessario programmare interventi di sicurezza a medio-lungo termine».
Sembrerebbe, inoltre, che questo tipo di soluzione non garantisca nessun tipo di beneficio ai cittadini. Tutt'altro, paradossalmente sarebbero proprio i cittadini a rimetterci. «La polizia – ha commentato Persia – intervenendo sul territorio aumenta i controlli. Anche i cittadini intenti a svolgere le proprie attività quotidiane si sentirebbero ostacolati da questo assalto di Forze dell'Ordine».
Il segretario provinciale Consap ha sottolineato che a Trani, come in tutta la Provincia, c'è carenza di mezzi ma soprattutto carenza di personale. Il personale in servizio, inoltre, ha più di quarant'anni. «Si tratta di fattori che non fanno altro che aggravare il problema della sicurezza. Nel corso degli anni, nessuna Amministrazione si è occupata delle forze di Polizia e, soprattutto, della sicurezza del cittadino».