Vita di città
Pontili della Darsena, una boccata d’ossigeno
Stanziati 6 mila euro per interventi di riparazione urgenti
Trani - sabato 5 dicembre 2009
I pontili della Darsena stanno pagando dazio all'usura del tempo. Traniweb si era occupata della vicenda nei mesi scorsi, portando all'attenzione i problemi infrastrutturali degli impianti sommersi (catenarie di fondo, catenarie di ormeggio, trappe di ormeggio). Per le riparazioni, il dirigente della sesta ripartizione (Antonio Modugno) aveva chiesto qualcosa come 500mila euro sulla scorta di un'ispezione subacquea degli impianti compiuta dalla ditta Oceanus Orca s.r.l. di Trani. Il dirigente della ripartizione finanziaria (all'epoca Rossella Titano) rispose, senza tanti giri di parole, che una cifra del genere non era nelle disponibilità dell'Ente.
L'ultima mareggiata di greco-levante (datata 24 ottobre) ha però provocato nuovi danni agli impianti, costringendo il direttore di banchina, Attilio Cervone, ad una nuova segnalazione al dirigente Modugno, in cui si rappresentava l'estrema pericolosità del pontile B, uno dei più vecchi, corroso in più punti e sollecitato dall'ormeggio delle imbarcazioni più grandi.
Un SOS di tal portata non poteva essere né ignorato e né disatteso: con determinazione dirigenziale del 12 novembre, sono stati stanziati circa seimila euro per le riparazioni più urgenti, un'inezia in confronto ai 500mila euro precedentemente richiesti, ma un tesoretto comunque importante, attesa l'esigua disponibilità di fondi, per far effettuare alla Nuova Oceanus gli interventi di riparazione della sezione del pontile maggiormente colpita.
Per un totale restyling dei pontili sarà invece necessario il ricorso all'accensione di un mutuo.
L'ultima mareggiata di greco-levante (datata 24 ottobre) ha però provocato nuovi danni agli impianti, costringendo il direttore di banchina, Attilio Cervone, ad una nuova segnalazione al dirigente Modugno, in cui si rappresentava l'estrema pericolosità del pontile B, uno dei più vecchi, corroso in più punti e sollecitato dall'ormeggio delle imbarcazioni più grandi.
Un SOS di tal portata non poteva essere né ignorato e né disatteso: con determinazione dirigenziale del 12 novembre, sono stati stanziati circa seimila euro per le riparazioni più urgenti, un'inezia in confronto ai 500mila euro precedentemente richiesti, ma un tesoretto comunque importante, attesa l'esigua disponibilità di fondi, per far effettuare alla Nuova Oceanus gli interventi di riparazione della sezione del pontile maggiormente colpita.
Per un totale restyling dei pontili sarà invece necessario il ricorso all'accensione di un mutuo.